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Analisi piante - Coggle Diagram

- - - - CHIMICI
        Specifici termini di purezza titolazione in principio attivo(la cromatografia, la spettrofotometria e la spettrometria di massa) e assenza di contaminanti( ricerca di aflatossine(elisa, i mmunoprecipitazilne
      - MORFOLOGICI
        Identificazione tramite osservazione macroscopica e microscopica in modo da identificare caratteristiche peculiari della drova stessa
      - SAGGI
        
        SAGGIO PER GLI ELEMENTI ESTRANEI
        Nella droga non devono essere presenti elementi estranei, ovvero: parti della pianta non necessarie, che non costituiscono la droga tutto ciò che è presente sulla/nella droga ma che non deriva dalla pianta
        
        Il saggio generale per gli elementi estranei vede la disposizione di 100-500g di droga su di un sottile strato, e successiva analisi ad occhio nudo o con una lente. Si identificano e separano le parti estranee, per poi pesare e calcolare la percentuale. La F.U. ammette una quantità massima di elementi estranei pari al 2%m/m.
        
        • Ceneri totali, ceneri insolubili in HCl
        
        indice di rigonfiamento (volume occupato da 1g di droga dopo averla lasciata rigonfiare in un solvente acquoso per 4h),
        
        indice di amarezza (confrontato con l’amarezza standard si una soluzione di chinina cloridrato, pari a 200.000; minimo 6 persone
        
        SAGGIO PER LA PERDITA ALL’ESSICCAMENTO Misura la perdita di massa dopo essiccamento, espressa come %m/m
        
        SAGGIO PER I RESIDUI DI PESTICIDI A seconda della pianta, vengono effettuati dei saggi per rilevare l’eventuale presenza di pesticidi.
        
        SAGGIO PER LA CONTAMINAZIONE DA METALLI PESANTI Si possono adoperare diversi metodi, sfruttando reazioni con reagenti specifici; i risultati vengono poi paragonati a quelli ottenuti con una soluzione nota di Pb (1-10ppm). La determinazione quantitativa viene eseguita mediante Spettrometria di Assorbimento Atomico
- - - - MOLARITA (M)
        NUMERO DI MOLI DI SOLUTO IN 1L DI SOLUZIONE
      - NORMALITÀ (N)
        NUMERO DI EQUIVALENTI IN 1L DI SOLUZIONE
  - - - La soluzione standard è il reagente a concentrazione esattamente nota che viene usato per la titolazione quindi può essere preparata o per standard primario o sostanza madre
        
        Deve rispettare i seguenti requisiti:
        
        deve essere pura stabile
        
        non reagire con solvente
        
        non deve essere igroscopica
        
        deve essere facilmente reperibili in commercio possibilmente poco costosa
        
        deve reagire in maniera stechiometrico amente univoca e avere un peso equivalente sufficientemente alto
      - Lo scopo di ogni titolazione è l’aggiunta di una sola soluzione standard in quantità tale da essere chimicamente equivalente la sostanza che sto analizzando in questa condizione è raggiunta al punto di equivalenza
        
        Può essere determinato tramite un cambio di colore della soluzione torbidi mento conducibilità elettrica della soluzione indici di rifrazione
        
        Mercurio lettura del menisco sopra
        Acqua sotto
    - - Titolazioni di neutralizzazione
        
        L’indicatore è un acido o una base debole ad elevato peso molecolare la cui forma acida o basica di colore diverso a rispetto a quello della base dell’acido coniugato e sopraggiunte a piccole quantità ad una soluzione che posso avere colori diversi a seconda del pH della soluzione
      - Titolazioni in solventi non acquosi
        
        Ci permette di dosare anche sostanze poco solubili o poco acide in mezzo a uso
        
        Solventi: aprotici o inerti benzene disossano cicloesano
        anfiprotici o anofoteri etanolo metanolo ac.acetico
        
        La titolazione dell’olio Doliva ci serve a determinare l’acidità la quantità di acido lei Hijo presente all’interno di un olio questa acidità può essere si basa sul ponteggio organolettico sull’acidità libera questo parametro misura di acidi grassi liberi negli oli e che viene espressa convenzionalmente come grammi di acido oleico su 100 g d’olio non è Caratteristico dei singoli Oli essendo la sua variabilità piuttosto legata alla provenienza e al loro stato di conservazione ma è di notevole importanza per la relazione che nella stabilità all’attitudine dei grassi alla commestibilità
      - Titolazioni con formazione di precipitato (Argentometria)
      - Relazioni complesso metriche ioni e di TIA
      - Titolazioni Redox centimetria x paracetamolo
- - - - In una molecola in cui vi sono due centri di cariche costituisce un dipolo
        il dipolo è formato da una certa carica positiva e da una uguale carica negativa situata a una determinata distanza il valore di questa carica si chiama momento dipolare che dà un’indicazione della tendenza di un dipolo a orientarsi sotto l’azione di un campo elettrico permettendo di lingue molecole polari e da quelle non polari
        
        LEGAMI DIPOLAR FORZE DI VAN DER WAALS
        Le molecole non polari trovandosi in presenza di dipoli possono acquistare provvisoriamente una certa popolarità infatti i dipoli generando un campo elettrico possono dare origine a una polarizzazione indotta quindi anche molecole di natura non polari possono comportarsi come dipoli indotti le interazioni tra due dipoli indotti indicano che esiste una muta attrazione fra queste molecole tali attrazioni sono note come forze di Van der Walls.
- - - - Costituenti del reticolo cristallino: molecole polari. Descrizione e condizioni di formazione: sono formate da molecole contenenti legami polari distribuiti asimmetricamente nella molecola
        Forze di attrazione: elettrostatiche tra dipoli molecolari; talvolta legami a idrogeno
        temperature di fusione e di ebollizione : intermedie..
        Solubilità: più solubili nei liquidi polari che nei liquidi apolari. • Conducibilità elettrica: molto bassa.
        Caratteristiche fisiche:sostanze fluide o poco compatte.
      - Esempi: (H2O)n, (HF)n, CH3COOH
    - - Costituenti del reticolo cristallino: atomi in un reticolo di legami covalenti
        Descrizione e condizioni di formazione: si stabiliscono quando le covalenze degli elementi tendono a formare indefinitamente piuttosto che molecole singole.
        Forze di attrazione: legami covalenti. Esempi: SiO2, SiC.
        Temperature di fusione e di ebollizione: molto alte.
        Caratteristiche fisiche: sostanze molto dure.
        Solubilità: generalmente insolubili
        . Conducibilità elettrica: molto bassa.