consentì di formare, il 24 aprile, il primo governo di unità nazionale, presieduto da Badoglio e comprendente i rappresentanti dei partiti del Cln. Vittorio Emanuele III, senza abdicare, si facesse da parte, poteri al figlio Umberto. Nel giugno 1944, alleati liberato Roma, Umberto assunse la luogotenenza generale del Regno. Badoglio si dimise e lasciò il posto a un nuovo governo guidato da Ivanoe Bonomi. Le azioni militari dei partigiani divennero più ampie e frequenti: la più terribile, in questa fase, fu quella messa in atto a Marzabotto, nell’Appennino bolognese, dove, nel settembre ’44, furono uccisi 770 civili.
Questa attività valore simbolico molto superiore alla sua forza militare. L’efficacia limitata dalla difficoltà di coinvolgere una popolazione preoccupata soprattutto della propria sopravvivenza. autunno del ’44, l’offensiva sul fronte italiano si bloccò lungo la linea gotica. La Resistenza visse allora il momento più difficile. si aggiungevano i contrasti fra le diverse componenti politiche. Lo scontro più grave febbraio del 1945, quando a Porzus, diciassette membri della Brigata Osoppo furono catturati e fucilati da un reparto di partigiani comunisti perché ritenuti di ostacolo a una totale integrazione con le forze jugoslave agli ordini di Tito