Le battaglie decisive
La guerra sui mari
Fra il 1942 e il 1943, l’avanzata delle potenze dell’Asse si arrestò e la guerra subì una svolta decisiva nel Pacifico, dove la spinta offensiva
dei giapponesi fu fermata dagli americani nelle due battaglie del Mar dei Coralli, prime battaglie navali in cui le flotte si affrontarono senza vedersi, a decine di chilometri l’una dall’altra. nel febbraio ’43, le truppe da sbarco americane ebbero conquistato l’isola di Guadalcanal, i giapponesi rinunciarono alle azioni offensive, limitandosi a difendere le posizioni raggiunte all’inizio della guerra. fine del ’42, i rapporti di forza cambiarono anche nell’Atlantico, dove i tedeschi avevano condotto fino ad allora un’efficace guerra sottomarina. Gli alleati riuscirono a limitare notevolmente le perdite, grazie a una serie di innovazioni tecniche e grazie a una migliore organizzazione dei trasporti via mare.
svolta due grandi battaglie di terra combattute in Egitto e in Russia. Nell’estate del 1943, in Nord Africa, le truppe italo-tedesche comandate dal generale
Rommel, avanzando dalla Cirenaica lungo la costa mediterranea circa cento chilometri da Alessandria, minacciando la presenza britannica in Egitto. Fra luglio e ottobre, nei pressi El Alamein, i due eserciti si affrontarono in una serie di sanguinosi scontri. A fine ottobre il generale Montgomery, controffensiva disponendo di una notevole superiorità in uomini e mezzi. italo-tedeschi cominciavano una lunga ritirata
Ancora più decisivo lo scontro fra tedeschi e sovietici ebbe per centro la città industriale di Stalingrado sul Volga. agosto 1942, armate tedesche misero sotto assedio la città, avrebbe aperto agli invasori la strada del bacino del Don, e del Caucaso. In novembre, i sovietici contrattaccarono efficacemente sui fianchi dello schieramento nemico, e chiusero i tedeschi in una morsa. Hitler ordinò la resistenza all’inizio di febbraio, fu costretta ad arrendersi. La controffensiva sovietica travolse anche il corpo di spedizione italiano, schierato nella regione del Don. le truppe italiane furono costrette a una tragica ritirata nell’inverno russo, durante la quale persero circa la metà dei loro effettivi
novembre ’42, un contingente anglo-americano era sbarcato in Algeria e in Marocco, accerchiando le forze dell’Asse. Si apriva ora per gli alleati il problema dell’attacco alla “fortezza Europa”. strategia di Churchill, si scontrava con le richieste di Stalin. Prevalse punto di vista britannico. Nella conferenza che si tenne a Casablanca, in Marocco, nel gennaio 1943, per prima sarebbe stata attaccata l’Italia. gli anglo-americani si accordarono sul principio della resa incondizionata da imporre agli avversari: la guerra sarebbe continuata fino alla vittoria totale, senza patteggiamenti di sorta con la Germania o con i suoi alleati