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CAP. 12 Le principali proposte per l'unità d'Italia, Per Mazzini…

- - - - Mazzini partecipò a questo dibattito maturando l'idea che il fallimento dei moti carbonari fosse dovuto a una serie di lacune organizzative e ideologiche quali:
        
        l'eccessivo municipalismo
        
        ingenua fiducia negli aiuti stranieri e nei principi
        
        non aver compreso che l'unico modo per cambiare l'ordine delle cose in Italia in Europa consiste nella rivoluzione
        
        Nel 1831 Mazzini preparo la lettera a Carlo Alberto con la quale chiedeva ai Savoia di mettersi alla testa del moto unitario. La risposta del governo piemontese fu un aggravio delle misure di polizia prese nei sui confronti.
- - - - IL MOVIMENTO LIBERALE CATTOLICO VIENE NOMINATO NEOGUELFISMO
  - - - L'interesse del "primato" consiste nel programma unitario che Gioberti esplicitava. Egli proponeva la formazione di una confederazione italiana sotto la presidenza del Papa e una limitata trasformazione interna dei vari Stati, consistente nell'introduzione di riforme amministrative e nell'istituzione di consulte composte di personalità scelta dei governi tenendo conto dei vari interessi delle popolazioni
        
        La tesi di Gioberti non prevedeva il problema della liberazione dell'Italia dall'Austria e e perché non propose un vero e proprio sistema rappresentativo: Inoltre come era possibile pensare che un Papa come Gregorio 16º che aveva affermato che le ferrovie erano opera di diavolo E che si era mostrato sordo ad ogni richiesta di riforma interna giunta perfino dall'Austria potesse mettersi a capo di una confederazione di stati italiani ?
        
        Tuttavia il progetto giobertiano aveva il vantaggio di avvicinare al problema italiano quei moderati che avevano paura di sconvolgimenti rivoluzionari, prospettando loro la possibilità di giungere all'unità senza turbamenti insurrezionali e abbattimento dei troni.Gioberti dopo i moti del 1848 affermò che non aveva mai seriamente pensato di mettere a capo il Papa ma fece ciò per aprire una breccia nella reazione popolare avvicinando i cattolici al problema razionale e indebolendo la resistenza della Chiesa. Gioberti affermò che a capo della confederazione italiana doveva piuttosto esserci il re di Sardegna
        
        Le lacune della tesi furono sanate in ambito cattolico-liberale da Cesare Balbo il quale nelle"Speranze di Italia" del 1844 sosteneva che la presidenza della confederazione italiana doveva andare al re di Sardegna. Tale modifica era dettata all'aristocratico piemontese, oltre che dal realismo verso Casa Savoia, dalla necessità di ottenere l'indipendenza della Penisola dalla dominazione austriaca. Infatti solo il Piemonte aveva gli strumenti per conseguire pacificamente tale obiettivo. Secondo Balbo l'Austria si sarebbe espanso ad oriente approfittando del declino dell'impero ottomano così che sarebbe stato possibile chiedere la cessione del lombardo-Veneto in cambio di un appoggio e riconoscimento delle sue mire balcanica
- - - - Mazzini riprese la campagna rivoluzionaria nelle Legazioni pontificie e nelle Due Sicilia. Accanto a questi tentativi minori, si deve ricordare quello, non voluto da Mazzini, ma ispirato dagli ideali mazziniani, sbarcato in Calabria il capo di un piccolo gruppo di esuli, tentarono invano di sollevare le popolazioni locali contro il regime borbonico, ma furono traditi, catturati e fucilati a Vallone di Rovito il 25 luglio 1844.
        
        Nel 1834 a Berna, Mazzini aveva fondato la Giovane Europa dove contrapponeva alla tradizione rivoluzionaria francese, all' "epoca individuale", l'iniziativa dei popoli oppressi, aspiranti alla conquista dell'indipendenza nazionale