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IL MONDO FEUDALE - Coggle Diagram
IL MONDO FEUDALE
La società feudale era basata su legami personali infatti il sovrano si faceva aiutare dai vassalli che a loro volta avevano degli aiutanti chiamati valvassori che erano aiutati dai valvassini.
Questo sistema è detto feudalesimo.
Gli aiutanti ricevevano dal loro superiore tre cose: la protezione, il beneficio e l'immunità
La società feudale era organizzata come una piramide in cui in cima c'era il sovrano, subito dopo i vassalli, i vassalli minori (valvassori e valvassini) e in fine sull'ultimo gradino c'erano i servi della gleba gli uomini liberi e gli schiavi.
il sovrano dava ai vassalli un feudo, dei poteri e protezione in cambio di parte delle tasse e del ricavato dal feudo. La stessa cosa succedeva tra i vassalli e i vassalli minori. I posti più alti della piramide davano protezione e terre da coltivare agli uomini liberi, ai servi della gleba e agli schiavi in cambio delle tasse e del ricavato dalle coltivazioni
All'epoca di Carlo magno il sovrano poteva riprendere il feudo quando voleva oppure alla morte del feudatario ma con il tempo i sovrani divennero più deboli e nell'877 Carlo il calvo emanò il "Capitolare di Quierzy" con cui i feudi maggiori divennero ereditari. Con la Constituto de fudis nel 1037 anche i feudi minori divennero ereditari quindi gli imperatori persero
Nella società feudale c'erano degli ordini molto rigidi che si credeva fossero scelti da Dio: se si nasceva figlio di un contadino si faceva il contadino etc. Questi ruoli non potevano mai essere cambiati tranne in casi molto rari
C'erano in tutto tre ordini:
- chi combatteva (il sovrano, i nobili e i cavalieri) che dovevano difendere il popolo e mantenere la pace
- chi pregava (gli uomini di chiesa) che si prendevano cura delle anime fedeli.
- chi lavorava (contadini e artigiani) che davano cibo e materiali al popolo.
il beneficio in principio consisteva nel dono di beni materiali da parte del superiore ma poi si capì che l'unica fonte di guadagno era la terra che prese il nome di feudo. Il vassallo fu quindi chiamato feudatario
L'immunità era la libertà del vassallo da alcuni obblighi e gli dava dei poteri chiamati diritti di banno che gli permettevano di amministrare totalmente il suo feudo e i suoi abitanti
Quando i feudi divennero ereditari l'eredità iniziò ad andare soltanto al figlio primogenito e gli altri che venivano detti cadetti avevano tre scelte:
- sperare in successi con la carriera militare
- darsi alla vita ecclesiastica
- diventare cavalieri
quest'ultima scelta non faceva ricavare molti bottini e per questo molti cavalieri si davano al saccheggio e all'aggressione dei citadini.
A un certo punto si formarono delle vere e proprie bande di predoni e per questo la chiesa intervenne dando un severo codice di regole:
- non potevano girare armati tra la gente in un periodo chiamato "tregue di Dio"
- potevano usare le armi soltanto per aiutare la chiesa e se avessero attaccato i cittadini indifesi avrebbero danneggiato il proprio onore
per rendere solenne il ruolo di protettori della chiesa fu creata una cerimonia di investitura in cui i cavalieri giuravano:
- di usare le armi soltanto per proteggere la chiesa e il Vangelo
- di essere leali
- di lottare contro la prepotenza verso i più deboli
I cavalieri con questa cerimonia ricavavano gloria e la promessa di vita eterna.
Gli uomini della chiesa non pregavano soltanto, infatti alcuni vescovi e alcuni abati governavano su un territorio. Al clero era affidato anche l'incarico di tramandare la cultura visto che erano tra i pochi a saper leggere e scrivere.
La vera ricchezza al tempo erano le terre infatti sulla scala sociale i feudatari erano al secondo gradino seguiti dai feudatari minori
Nella scala sociale dopo i feudatari c'erano i lavoratori: piccoli proprietari terrieri, artigiani, commercianti e contadini. Di solito gli artigiani e i commercianti vivevano in piccoli borghi o in piccoli villaggi che si trovavano attorno alla dimora del signore o fuori le mura delle grandi città
I contadini erano i più poveri, ma non tutti. C'erano i contadini liberi che avevano in affitto le terre del signore e le pagava con parti del raccolto o giornate di servizio gratuite chiamate corvées.
I servi della gleba non potevano abbandonare la loro terra e se lo facevano venivano puniti. Non erano proprietà del signore, avevano una famiglia e potevano tenere una parte del raccolto per poi venderla e comprare la libertà e un pezzo di terra.
I signori avevano il controllo totale sul feudo e nel X secolo acquistarono ancora più potere per poi abusarne. Mettevano tasse su tutto: se si voleva falciare il prato si doveva pagare, se ci si voleva sposare si pagava etc.. L'unico vantaggio per i cittadini del feudo era che non potevano subire attacchi nemici grazie ai soldati del sovrano e al suo castello
Al centro del feudo c'era la dimora del signore che spesso era un castello dove di trovavano i prodotti migliori dell'agricoltura, i mulini per macinare i cereali e i laboratori degli artigiani
Intorno alla dimora del padrone c'era il feudo che era diviso in curtes. Ogni curtis era divisa in due parti: la parte del padrone e la parte dei contadini. Nella curtis c'era un'altra parte dove i contadini potevano raccogliere frutti selvatici, legna e cacciare
La parte del padrone aveva le terre fertili e piane dove lavoravano i contadini liberi durante le giornate di corvées e i servi della gleba e tutto il raccolto era del padrone. In questa zona si trovavano anche i boschi dove andare a caccia
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Durante l'XI secolo i commerci furono ridotti al minimo per colpa di bande di briganti e di guerre. Per questo ogni curtis doveva pensare a produrre ogni bene necessario ai cittadini in modo da garantirne la sopravvivenza. L'economia era quindi basata sulla sopravvivenza e non sul guadagno o sul commercio.
Anche se la curtis poteva produrre i beni per la sopravvivenza in alcune zone non si poteva trovare il ferro o altri materiali utili e quindi le persone erano costrette ad andare nei pochi mercati che c'erano nelle città più grandi. Si ricorreva al baratto visto che i politici non coniavano monete ufficiali.