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Le politiche contro la povertà e il reddito minimo in Italia
La storia delle politiche contro la povertà in Italia è piuttosto complesse: WS italiano è stato particolaristico e clientelare (non solo corporativo come WS continentali)
In Italia abbiamo un'
eccessiva categorialità
, forse legata agli aspetti elettorali: tipico del WS corporativi.
Meccanismo dell'assistenza sociale: quelli interventi a carattere altamente condizionale e spesso discrezionali volti a
rispondere in modo mirato a specifici bisogni indiv. o ad categorie di bisognosi.
Parliamo di politiche contro la povertà piuttosto che politiche di assistenza sociale perchè in Italia
non c'è una chiara distinzione tra previdenza e assistenza
Alcune politiche ai poveri sono misure previdenziali
, con una base contributiva, questo non aiuta neanche la distinzione nel bilancio statale la corretta efficienza della spesa sociale.
Le politiche contro la povertà, ma in realtà di mantenimento del reddito,
un insieme che siano contributive che assistenziali, sia locali che statali,
tendenzialmente selettive che hanno l'obbiettivo garantire la protezione del reddito.
Il secondo aspetto riguardo
le specificità italiane, ritardatario e con limiti, fino a pochi anni fa non aveva un RedMin
; questo fatto per Ferrerra poteva rappresentare un modello Medit.
In Italia si spende abbastanza ma male: sia
perché estrema categorialità e disorganicità degli strumenti
portano a poca efficiente, nonché lo squilibrio della spesa molto sbilanciata per gli anziani.
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LA STORIA
Per molti decenni questo dibattito non c'è stato, negli anni 80 ci sono state proposte da parte di sinistra ma malviste dai sindacato:
il diritto al lavoro è prioritario a discapito dal diritto al reddito
.
La prima vera proposta nasce con il
governo Prodi
, nel 1996, pochi mesi dopo istituì un commissioni da Onofri per una
riforma strutturale del WS
; anche per capire le lacune.
Tra le misure principali ci fu
il reddito minimo universale
, in quel momento vi erano delle misure comunali; il governo cerco di ascoltare con
Livia Turco: Red. Minimo di Inserimento nel 1997/8
Doveva essere una sperimentazione biennale, era molto simile a quello francese; si aveva accesso con una soglia alle 500mila lire per persona sola; con la
domanda ISEE
Ogni beneficiario veniva preso in carico da
un'assistente sociale, affiancando al trasferimento monetario un reinserimento sociale
, sperimentazione fu per 39 comuni.
Ma non andò in porto per diseguaglianze sia territoriale ecc. ma
venne prorogata per fare un tentativo e fu ampliato a circa 200 comune.
Il governo Berlusconi però bloccò il tutto, questa misura fu giudicata un errore. Dopo alcuni anni, Berlusconi varò la
Social Card
, una sorta di buoni alimentari per persone in condizioni di ingenza.
Questa misura fu limitata e critica, essa fu affianca dalla
nuova Social card
(sperimentale, solo a poche città; guarda i nuclei famiglia..delle prese in carico dagli assistenti sociali).
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