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capitolo 15 LA CRISI DELLA REPUBBLICA ROMANA, Le ricchezze delle province…
capitolo 15 LA CRISI DELLA REPUBBLICA ROMANA
Le ricchezze delle province causano importanti cambiamenti nella società romana
Nasce una classe nobile che ha il potere politico ed economico
Nasce il ceto equestre composto da persone molto ricche e da pubblicani
Dal II secolo a.C l'aristocrazia concentra nelle proprie mani grandi appezzamenti di terra
Molti piccoli coltivatori vendono la terra e si trasferiscono a Roma: così l'esercito perde molte delle sue forze
Inizia una crisi sociale, in senato si contrappongono i popolari e gli ottimati
I popolari vogliono fare riforme, mentre gli ottimati sono conservatori
Silla, rappresentante degli ottimati, sconfiggi popolari nella guerra civile
Popolari vogliono al potere Mario al posto di Silla
Silla sconfigge popolari e diventa dittatore a tempo indeterminato
Silla elimina gli oppositori con le liste di proscrizione e restituisce il potere al senato quindi all'aristocrazia
A Roma si diffondono la cultura e la lingua greca
Diffusione della cultura greca genera uno scontro tra filoellenici e tradizionalisti
Secondo i tradizionalisti la cultura greca minacciare tradizioni romane (il
mos maioruim
, cioè i costumi degli antenati)
Tiberio e Gaio Gracco propongono alcune riforme
Le riforme dei Gracchi puntano a ridare la terra e piccoli proprietari terrieri ma il senato si oppone e le riforme falliscono
Tiberio vuole limitare la quantità di Agro pubblico che una persona può possedere e vuole rendere l'agro pubblico di proprietà dello Stato. Caio vuole limitare i latifondi e dare la cittadinanza agli italici
Nel 107 a.C Caio Mario diventa console
Mario riforma esercito che diventa in parte professionale e permanente