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CAP 3 PSICOLOGIA DEL PENSIERO Verificare le argomentazioni + appunti prof…
CAP 3 PSICOLOGIA DEL PENSIERO Verificare le argomentazioni + appunti prof Branchini :<3:
DEDUCO CHE
I processi di ragionamento conducono a fare inferenze da ciò che è esplicitamente dichiarato (informazioni) per giungere a nuove conclusioni
non tutti gli ampliamenti dell'informazione sono però legittimi
per questo è importante
sottoporre a verifica le argomentazioni
che sviluppiamo sulla base di quanto ci è inizialmente noto
dedurre significa <estrarre>
ma nella storia dei secoli si sono
sviluppati meccanismi illogici
che producono errori ma che continuano ad essere utilizzati
la psicologia del ragionamento cerca di capire quali sono questi meccanismi
la
deduzione
è sempre una
esplicitazione dei nessi iniziali
:<3:
quindi la verità delle premesse esplicita la verità delle conclusioni
per studiare il ragionamento deduttivo in psicologia si adottano 3 tipologie di compito :<3:
categorico
:red_flag:
le premesse esprimono i rapporti fra le categorie utilizzando un termine medio che NON compare nella conclusione
es:
premessa 1
:tutti i rettangoli sono parallelogrammi
premessa 2:
tutti i parallelogrammi hanno coppie di lati paralleli
conclusione
: tutti i rettangoli hanno coppie di lati paralleli (
Termine medio
: parallelogrammi)
condizionale
:checkered_flag:
si esprime nella forma "SE/ALLORA"
ne distinguiamo 2 categorie
MODUS TOLLENS
dove nella CONCLUSIONE avviene la negazione dell'ANTECEDENTE (in quanto la premessa 2 consiste nella negazione della conseguente
MODUS PONENS
dove, nella CONCLUSIONE viene affermato l'ANTECEDENTE
lineare
:check:
consente di disporre le info lungo un asse( una dimensione)
se le info consentono al pensiero di seguire lo stesso verso
l'inferenza tratta risulta essere facile da eseguire
altrimenti è necessario un riordinamento
per comprendere i meccanismi si è utilizzata la
LOGICA
a partire dai
sillogismi lineari
:check:
perciò argomentazioni con delle
premesse
a partire dalle quali
si trae l'inferenza
es: problema seriale a tre termini: la forchetta è a sx del coltello; il cucchiaio è a sx della forchetta. Deduco che il cucchiaio è a sx del coltello (pensiero lineare)
ma se dicessi che la forchetta è a sx del coltello; la forchetta è a dx del cucchiaio, cognitivamente sarebbe più difficile dedurre che il cucchiaio è a sx del coltello perché non induco la mente ad un pensiero linerare (sx,sx)
dunque il modo in cui rappresentiamo mentalmente le info viecolate dalle premesse, incide sul ragionamento mostrando che il ns dedurre non sia semplice applicazione di leggi logiche (Wason, Johnson Laird 1972)
sillogismo categorico
:red_flag:
tipi di errore
effetto atmosfera*
secondo cui le PREMESSE creano un'ASPETTATIVA che induce il soggetto a RITENERE CORRETTA una
CONSLUSIONE del MEDESIMO TIPO
delle PREMESSE stesse
Alcuni studenti sono permalosi :!:alcuni permalosi sono antipatici
deduzione=a lcuni studenti sono antipatici (non è corrretta)
errore di conversione
ritiene che il rapporto che intercorre ta A eB intercorra anche tra B e A
"Tutte le mamme sono donne" non autorizza ad affermare che "Tutte le donne sono mamme"
figural bias
Il bias figurale è la
tendenza a essere influenzati dall'ORDINE in cui le INFORMAZIONI SONO PRESENTATE nelle premesse
quando si tenta di risolvere un problema di ragionamento sillogistico.
più difficile è cogIiere l'errore se il quantificatore è "
alcuni
"
"Tutti gli A sono B"; "Tutti i B sono C";risposta:"Alcuni A sono C";risposta corretta "Alcuni C sono A"
perché?
perchè B nella prima premessa è predicato non soggetto, perciò si deve rispettare l'ordine A B C
errore di inferenza probabilistica
quando il CONTENUTO delle DEDUZIONI sillogistiche trae in inganno
i cani hanno 4 zampe; il mio gatto ha 4 zampe; il mio gatto è un cane
date 2 premesse in cui si enunciano due rapporti in cui ricorre il medesimo termine -termine medio-, si trae una conclusione in cui NON compare il termine medio
TUTTI I RETTANGOLI SONO PARALLELOGRAMMI e TUTTI I PARALLELOGRAMMI HANNO COPPIE DI LATI PARALLELI :arrow_forward:TUTTI I RETTANGOLI HANNO COPPIE DI LATI PARALLELI
DEDUZIONE
:<3:
dal generale al particolare
: la
deduzione
è caratterizzata da affermazioni generali si arriva al particolare (processo
top down
)
si differenzia dall'induzione perchè non aggiunge alcuna info nuova
SE, ALLORA
sillogismo condizionale
:checkered_flag:
problema delle 4 carte (Compito di Wason, 1966)
4 carte E-K-4-7
SE su un lato c'è una vocale ALLORA sull'altro c'è un numero pari
quali carte devo girare?
giusto
E-7
controllo che dietro E non ci sia un nr dispari e dietro 7 una vocale (le altre 2 carte sono inutili perché non andrebbero contro il principio anche se dietro ci fosse ciò che non ci aspettiamo)
sbagliato
E-4
se dietro in 4 trovo una una consonante non di andrebbe cmq contro il principio perché questo NON è simmetrico (ossia se su un lato c'è una vocale allora sull'altro c'è un numero pari, non significa anche viceversa)
=
affermazione del conseguente
induce a ritenere simmetrico il rapporto di implicazione logica presente nel principio
(se vocale implica nr pari allora nr pari implica vocale)
es:
informatore A "SE dentro c'è Bonnie ALLORA c'è anche Clyde"
informatore B "SE dentro
non
c'è Bonnie ALLORA c'è Clyde
deduzione più comune ma scorretta
c'è sempre Clyde
deduzione corretta
sicuramente Clyde non c'è
Se il signor Rossi ha un suocero(antecedente), allora è sposato (conseguente)
IN CHE CATEGORIA STA IL DELFINO?
la
formazione di concetti
è una
semplice forma di induzione
concetto
:
entità che assume
(riconduce un caso specifico al caso generale)
tutti gli elementi che condividono certe proprietà
(prototipici)
es: triangolo...tutte le figure chiuse composte da 3 lati
i concetti sono
organizzati secondo
somiglianze di famiglia
(=raggrupamenti di concetti) :<3:
che sono insiemi in cui vi sono
ed elementi non prototipici che si collocano alla periferia
elementi prototipici che si collocano nell'area centrale e possiedono le proprietà che maggiormente ricorrono negli esemplari della categoria
SONO STRUMENTI COGNITIVI DELLA CATEGORIZZAZIONE
le persone possono usare
criteri diversi per costruire categorie
criteri
descrittivo -analitici
vanno in base alle CARATTERISTICHE FISICHE e PERCETTIVE comuni degli oggetti
criteri
concettuali-inferenziali
in base al fatto che certi OGGETTI sono tutti ESEMPI di un dato CONCETTO
es: chiavi borsa cellulare vengono raggruppati in quanto rappresentanti del concetto "prepararsi per uscire"
criteri
tematico-relazionali
si accomunano OGGETTI quali PARTI di un CONCETTO di cui essi, singolarmente presi, NON sono ESEMPLARI
es: forchetta-coltello-cucchiaio = posate
sono i relazione tra loro
le persone possono usare criteri diversi per la formazione di categorie
categorizzatore chiuso
tende a compiere discriminazioni sottili tra i dat
i e a raccoglierli sotto la stessa classe solamente sulla base di strette somiglianze
si muove sempre in base ad un chiaro quadro della situazione
categorizzatore aperto
costruisce categorie piuttosto ampie
in cui i dati possono essere combinati in modi insoliti o non immediatamente evidenti
propenso ad elaborare grandi quantità di info
es: il delfino appartiene alla categoria dei mammimeri ma
non è un elemento prototipico
perchè non si colloca nella parte centrale dei concetti perchè possiede determinate caratteristiche che lo rendono più simile ai pesci che ai mammiferi
INDUZIONE
è una forma di ragionamento che permette di
concludere qualcosa di nuovo a partire da ciò che è noto
dal particolare al generale (processo
bottom up
)
per cui col ragionamento induttivo si arriva ad una nuova conoscenza
ragionamento :<3:
serve a mettere in relazione fra loro contenuti del pensiero formulati attraverso enunciati
IPOTESI ILLUSORIE
il
pensiero induttivo
( dal particolare al generale) non porta soltanto a
costruire concetti
ma anche a
formulare ipotesi
passare dal particolare al generale per noi è difficile a causa delle
correlazioni illusorie
ossia ritenere che certi eventi siano correlati quando invece non lo sono
le conoscenze che abbiamo circa il mondo ci guidano quindi all'individuazione di presunte regolarità nella realtà
es : tripletta 2-4-6
il ricercatore dichiara che la tripletta è conforme ad una certa regola: quale? (semplicemente "serie di numeri crescenti)
ognuno di noi tende a fare ipotesi (es multipli del primo numero) e cerca conferma nello sperimentatore dicendo ad es 3-6-9 invece di provare a risolvere con delle ipotesi che vanno contro la ns (es: 3-7-11 che indurrebbero il ricercatore a confermare e a farci capire che la ns ipotesi è errata)
:<3:INFERENZA ILLUSORIA
errore di ragionamento
che si presenta in
situazioni di incertezza
caratterizzate da una
rappresentazione incompleta
dei due condizionali
Le "inferenze illusorie" sono una classe di problemi deduttivi che la quasi totalità degli individui risolve fornendo una risposta apparentemente ovvia ("illusoria") ma assolutamente erronea dal punto di vista logico.
I LIBRI SONO COME MUCCHE
la distinzione tra processi deduttivi e induttivi è un po' artificiosa perchè i 2 tipi di processo si combinano
prediamo ad esempio l'
analogia classica
A:B=C:D il processo cui si giunge a identificare la risposta si scandisce in 6 momenti
mapping (proiezione)
applicazione
inferenza
giustificazione
codifica
risposta
il ragionamento deduttivo e induttivo sono interconnessi, sono complementari perchè entrambi intervengono nella risoluzione del compito
ad es nell
'
analogia di proporzione
(classica) abbiamo A:B=C:D dove D è sconosciuto
nella prima parte si stabilisce la relazione che intercorre tra A e B
il segno = (
Come
) ci permette di passare dal caso particolare A:B al generale per verificare se si può applicare alla seconda parte dell'analogia ossia C:D
analogia strutturale
(Gentner, 1983)
maggiore è il grado di interconnessione esistente tra i predicati
di un dominio più alta è la probailità che tale
struttura venga trasposta a un altro dominio
(es: sistema solare e atomo ...non sono rilevanti le proprietà dei singoli elementi ma l'analogia è "ruotare attorno ad un corpo centrale")
la capacità di riconoscere e trasferire sistemi di relazione si sviluppa a 2 3 anni; dopo i 3 anni i rapporti tra le cose riescono ad essere proiettati per via analogica su realtà differenti
durante una contesa tra san Firmiano e san Colombano (che aveva copiato un manoscritto del primo) il giudice disse che bisognava seguire la legge del bestiame: chi possiede una mucca possiede anche il vitello che ha in grembo, perciò chi possiede un manoscritto possiede anche la copia
MUCCA: VITELLO= MANOSCRITTO ORIGINALE: COPIA
TEORIA DEI MODELLI MENTAL
I (Johnson Laird & Byrne 1991) :<3:
per rendere conto degli
errori che si verificano nella deduzione
, Johnson Laird ha proposto il concetto di
modello mentale
che serve a
spiegare gli errori
che si commettono nel momento in cui si traggono conlclusioni nei sillogismi
secondo cui
siamo portati a seguire delle regole logiche
spiega perché le inferenze sono difficili nel MODUS TOLLENS.
in quanto richiedono l'applicazione di un modello mentale completo con INFO IMPLICITE nel modello di partenza
le difficoltà che si hanno nel compiere inferenze non possono essere spiegate attraverso la logica classica perché non SI RAGIONA dal contenuto ma dalla TIPOLOGIA DI COMPITO
perciò si utilizza la dottrina dei MODELLI MENTALI
grazie a cui possiamo
SPIEGARE gli ERRORI e i COMPORTAMENTI che i solutori hanno di fronte ad un compito di ragionamento deduttivo
il
modello mentale è diverso dalle immagini visive
perché permette di
esplicitare le relazioni spaziali
che intercorrono tra i diversi elementi
mentre la rappresentazione visiva contiene dei dettagli che risultano essere ininfluenti per il ragionamento e in più non facilitano la soluzione del compito
il sillogismo è tipico della cultura occidentale per cui in altre culture potrebbe non essere compreso
il compito dei processi di ragionamento è quello di
arrivare a compiere delle relazioni tra diversi enunciati
per
trarre un'inferenza
DEDUTTIVA (top down) o INDUTTIVA (bottom up) :<3:
MODUS PONENS
premessa 1: se A allora B
premessa 2: A
conclusione: quindi B
modus tollens
se A allora B
se non B
conclusione: quindi non A