aprile del ’17, quando Lenin, rientrò in Russia dalla Svizzera dopo un avventuroso viaggio attraverso l’Europa in guerra. Non appena giunto a Pietrogrado, Lenin diffuse un documento in dieci punti – Tesi di aprile – poneva il problema della presa del potere, rovesciando la teoria marxista ortodossa, la rivoluzione proletaria sarebbe scoppiata prima nei paesi più sviluppati. Il primo obiettivo conquistare la maggioranza nei soviet – e lanciare le parole d’ordine della pace, della terra ai contadini poveri, del controllo della produzione da parte dei consigli operai.
Il primo scontro fra i bolscevichi e il governo provvisorio Pietrogrado a metà luglio, soldati e operai armati scesero in piazza per impedire la partenza per il fronte di alcuni reparti. l’insurrezione fallì. A settembre colpo di Stato promosso dal capo dell’esercito, il generale Kornilov, sventato dal governo, del social-rivoluzionario Aleksandr Kerenskij,. A uscire rafforzati soprattutto i bolscevichi, protagonisti della mobilitazione popolare contro il colpo di Stato, conquistarono la maggioranza nei soviet di Pietrogrado e di Mosca.
La rivoluzione d’ottobre
decisione di rovesciare il governo fu presa dai bolscevichi ottobre. Organizzatore insurrezione Lev Davidovič Bronstein, noto come Trotzkij, presidente del soviet di Pietrogrado. 7 novembre soldati rivoluzionari e guardie rosse circondarono il Palazzo d’Inverno, sede del governo. pochissime furono le vittime nei confusi scontri che ebbero luogo nei corridoi e nei saloni dell’antica reggia. riuniva a Pietrogrado il Congresso panrusso dei soviet, assemblea dei delegati dei soviet di tutte le province dell’ex Impero russo..
varò due decreti, proposti Lenin: il primo appello a tutti i popoli dei paesi belligeranti « pace giusta e democratica»; secondo l’abolizione della grande proprietà terriera Veniva frattanto costituito un nuovo governo rivoluzionario presieduto da Lenin, che fu chiamato Consiglio dei commissari del popolo