Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
DA UN BRIEF A UN PIANO DI COMUNICAZIONE, A PREPARARE UNA COPY STRATEGY…
DA UN
BRIEF
A UN PIANO DI COMUNICAZIONE, A PREPARARE UNA
COPY STRATEGY
(
VII argomento
)
la
STRATEGIA DI COMUNICAZIONE
(o
STRATEGIA CREATIVA
)
DOMANDA FONDAMENTALE
Come faccio a convincere il consumatore-target?
da qui altre domande secondarie...
perché non acquista spontaneamente il mio prodotto
rispetto a quello degli altri?
cosa potrebbe venire a sapere che potrebbe convincerlo?
cosa ha il mio prodotto che non hanno gli altri
(e che interessa al target?);
ecc...
PUNTO CHIAVE
occorre trovare il
consumer insight
su cui fare leva per creare una pubblicità convincente e che raggiunga i suoi obiettivi
COMPITO DELLA COMUNICAZIONE (E DELL'AGENZIA)
intervenire nell’area della comunicazione e del
branding
e non dell’intero marketing mix
CHI SE NE OCCUPA
reparto di
Strategic Planning
dell’agenzia
di pubblicità (se c’è, altrimenti è
a cura degli
account
insieme ai creativi
)
le
FASI DELLA PIANIFICAZIONE STRATEGICA
1️⃣
DOVE SIAMO?
le domande che occorre farsi
dove si colloca il
prodotto nella mente del consumatore (posizionamento)
?;
dove si colloca la nostra
marca nella mente del consumatore
?;
dove si collocano le marche dei concorrenti?
;
quali sono i
nostri punti di forza e di debolezza
? e
quelli dei concorrenti?
2️⃣
PERCHÈ SIAMO QUI?
le domande per spiegare
perché la nostra marca si trova in quella posizione?
;
quali fattori hanno contribuito a creare i nostri punti di forza e di debolezza?
;
perché il consumatore si è disaffezionato
alla marca? oppure
perché ne è sempre più attratto?
analisi
SWOT
PER REALIZZARLA...
l'ideale sarebbe poter disporre di
ricerche
ad hoc
, quantitative e qualitative
(o anche solo un focus group), ma
molte aziende medio-piccole non vogliono investire in ricerche di mercato
.
una delle
tecniche di ricerca usate ultimamente
è quella di
"seguire" il consumatore
. Non lo si estranea in laboratorio, ma
si registra quello che fa nella vita reale
tutti i dati a disposizione vengono alla fine ricondotti ad
un'analisi su una mappa a 4 quadranti
CONTESTO INTERNO
➡ fattori interni:
prodotti
;
prezzi
,
costi
;
redditività
;
prestazioni
;
qualità
;
personale
;
competenze
;
adattabilità;
- brand;
servizi;
- reputazione;
procedure;
- infrastruttura
PUNTI DI FORZA
:
che
cosa sai fare bene?
;
quali competenze ed esperienze
hai?;
qual è il tuo
tratto distintivo
?;
ecc...
puoi
associare le tue forze alle opportunità (o viceversa)
❓
PUNTI DI DEBOLEZZA
:
puoi
migliorare le tue procedure
?;
quali competenze essenziali non hai
a disposizione?;
cosa ti rende meno competitivo
degli altri?;
ecc...
puoi
trasformare le debolezze in forze
❓
❌ fa' in modo che le tue
debolezze non aumentino la tua esposizione verso delle minacce
CONTESTO ESTERNO
➡ fattori esterni:
mercati;
settori
;
pubblico;
moda
;
stagionalità;
trend
;
concorrenza
;
economia
;
politica
;
società
;
cultura;
tecnologia
;
ambiente
;
media
;
leggi
OPPORTUNITA'
:
ci sono dei
trend interessanti?
;
ci sono dei
vuoti nel mercato?
;
puoi individuare della
domanda non attualmente soddisfatta?
;
ecc...
puoi
associare opportunità alle tue forze (o viceversa)
❓
MINACCE
:
che
cosa fanno i tuoi concorrenti?
;
ci sono dei
cambiamenti legislativi?
;
ci sono delle
novità tecnologiche?
;
ecc...
puoi
trasformare le minacce in opportunità
❓
3️⃣
DOVE POTREMMO ESSERE?
4️⃣
COME POSSIAMO ARRIVARCI?
5️⃣
CI STIAMO ARRIVANDO?
PREMESSA
l’agenzia deve identificare il "problema" della marca
, il che significa f
arsi le domande giuste per avere le risposte (corrette) che serviranno a delineare la strategia creativa
, oltre a:
prevedere problemi con largo anticipo
;
individuare opportunità da cogliere al volo
monitorare la concorrenza
per
elaborare una strategia creativa efficace
occorre avere a disposizione una
serie di informazioni sul mercato, sulla marca e sui
competitor
❗ non solo
è importante conoscere la loro offerta, ma anche la loro
strategia di comunicazione
:
cosa dicono
?;
qual è il
loro target
?;
che
tono di voce
utilizzano?;
quali mezzi
utilizzano?
lo studio dei
messaggi pubblicitari della concorrenza
viene chiamato
COPY ANALYSIS
Si possono
comparare le campagne pubblicitarie
sulla base di:
1. promessa di base
(l'argomentazione di base, il
vantaggio che il prodotto promette al consumatore
);
2.
reason why
;
3.
claim
;
4.
tone of voice
(la
modalità con cui la pubblicità parlerà al consumatore
, es. autorevole, amichevole, ecc...);
5. trattamento creativo
il
DOCUMENTO STRATEGICO dell'agenzia
COS'È
un
documento che l'agenzia prepara per il cliente
in cui riassume
tutte le considerazioni fatte
e propone una
strategia creativa (
copy strategy
)
dovrebbe riformulare lo
scenario in cui opera la marca dal punto di vista della comunicazione
per
individuare i fattori chiave che possono far raggiungere all’azienda i suoi obiettivi di comunicazione
COSA CONTIENE
ogni agenzia di pubblicità ha il proprio modello
, ma di solito tutti contengono:
1. premessa/
debriefing
;
2.
background
(mercato e marca)
;
3. analisi dei messaggi dei competitors e posizionamenti pubblicitari
;
4.
creative brief/copy strategy
con
target group
,
tone of voice
,
format
creativo
(a chi si vuole parlare, come, cosa si vuole dire)
copy strategy
: un format in 1️⃣0️⃣ punti
1. il PROBLEMA PRINCIPALE
➡
partendo dal
brief
ricevuto
, evidenziare il
problema principale da affrontare, e risolvibile con la comunicazione (non altro!)
.
Esempio (saponetta): Rilanciare la saponetta Marca K
, di grande successo negli anni 80 e che nel tempo ha conosciuto un calo di investimenti in comunicazione e quindi di notorietà
2. ANALISI
SWOT
➡ va articolata sui
4 quadranti dei punti di forza (s)/ punti di debolezza (w) / opportunità (o)/ minacce (t)
, e dove si analizza:
a) chi siamo
: perimetro interno
(s-w)
=
istituzione/marca/prodotto/servizio/obiettivi
;
b) con ci confrontiamo
: perimetro esterno
(o-t)
=
mercato/concorrenti/stakeholder
3. gli OBIETTIVI DI COMUNICAZIONE
➡
obiettivi di cui si deve far carico la comunicazione in risposta al problema
. In sintesi uno o più dei seguenti obiettivi:
a) ricordo del brand/prodotto
;
b) percezione e atteggiamento verso il prodotto o servizio
;
c) intenzione a cambiare comportamento verso i prodotti dei concorrenti
.
Esempio (saponetta)
: Rilanciare il prodotto,
alzando l’
awareness
e l’abitudine d’uso della marca
❗
gli obiettivi devono essere
SMART
4. il TARGET DESTINATARIO dei messaggi
➡ identificare i
pubblici più importanti, cioè rilevanti, efficaci, efficienti
. Sono quei pubblici con i quali riteniamo
più importante comunicare e per i quali viene spesa la parte di budget destinata all’acquisto di spazi sui mezzi di comunicazione
.
Esempio (saponetta): donne età>35 anni, mentalità ancora all'uso di prodotti tradizionali,
area di residenza indifferenziata, responsabili degli acquisti
5. i MESSAGGI CHIAVE
➡
uno o due messaggi sintetici argomentati con toni familiari, come se parlassimo a un rappresentante del target.
Devono veicolare la
promessa con i principali vantaggi/benefici per cui il target dovrebbe scegliere il nostro prodotto
o servizio.
Esempio (saponetta): Marca K lascia la pelle più morbida di qualcun altro
. Da sempre
6. la
REASON WHY
➡ i motivi ,
gli argomenti razionali che rendono credibile la promessa, le ragioni per cui il target acquista quel prodotto e che lo differenziano
dai prodotti o servizi dei concorrenti.
Esempio (saponetta): la saponetta Marca K si ripresenta forte di un ingrediente idratante esclusivo
e prodotta con metodi di lavorazione tradizionali che mantengono le proprietà degli ingredienti
7. la
SUPPORTING EVIDENCE
➡
elementi oggettivi che avvallano la promessa: dati, recensioni, premi, classifiche, risultati.
La supporting evidence
non deve essere qualcosa di influenzabile dall’impresa
.
Esempio (saponetta): La recente classifica di un settimanale di specializzato ha messo Marka K tra le saponette più innovative
della fascia di prezzo bassa
8. il
TONE OF VOICE
➡ lo
stile con il quale si comunica
, espresso con
aggettivi (ad es. seduttivo, rassicurante, informativo, giocoso, ironico, familiare, onirico, ecc...) o sostantivi (es. da leader)
Esempio (saponetta): serenità, rassicurazione
9. la
MEDIA STRATEGY
➡
sulla base del budget identificare i canali di comunicazione più coerenti col target
/
efficaci / attrattivi
/ adatti /
misurabili
/ realizzabili /
economicamente possibili
.
Esempio (saponetta): Settimanali femminili
, campagna su Facebook
10. ASCOLTO E MISURAZIONE DEI RISULTATI
➡
modalità di ascolto e di misurazione / obiettivi raggiunti e no / azioni da pianificare nel caso non siano stati raggiunti gli obiettivi
fissati all’inizio.
Esempio (saponetta): Analisi quantitativa sull’
awareness
/
fatturato / quota di mercato
✅
quanto più chiaramente sono definiti gli obiettivi tanto più efficacemente possono essere misurati i risultati
L'ANALISI PER COSTRUIRLA
Compito di approntare l
’analisi su cui poi costruire la copy strategy
spetta allo
STRATEGIC PLANNER
, una figura presente sia nell’agenzia di pubblicità che nel centro media
ovviamente per il suo lavoro parte dai
dati ricevuti dal committente
ma raramente basa la sua analisi solo su quelli.
È quindi
spesso in contatto con Istituti di Ricerca o di Ricerche di Mercato
, o anche Università.
cosa bisogna analizzare
1.
gli
investimenti di comunicazione delle varie marche presenti sul mercato
(
Share of Spending
);
2.
lo
Share of Voice
(quota di visibilità) in pressione pubblicitaria (
GRP's
)
;
3.
i
dati di
awereness
e gradimento del target (nei riguardi della pubblicità dei diversi operatori
del mercato);
4.
Le
strategie di comunicazione dei concorrenti
, le loro
promesse e
reason why
;
5.
Quali soluzioni creative
hanno utilizzato
COS'È
un
tipo di modello operativo usato in pubblicità
, Implementato durante gli
anni Sessanta
ad opera di
alcune aziende e agenzie pubblicitarie statunitensi
Definisce le
scelte strategiche di un’azione pubblicitaria
articolandole in almeno questi
punti
:
1. TARGET
(a chi parliamo?) ➡ la
definizione precisa della categoria di pubblico
cui rivolgersi è sempre l'
elemento di partenza
2.
CONSUMER'S BENEFIT
o
MAIN PROMISE
(l'
elemento portante del messaggio
) ➡ è il
vantaggio/benefit che il prodotto promette al consumatore
, i cui
bisogni devono essere soddisfatti
tramite lo stesso, ovviamente
si basa
...
su una
caratteristica unica, di esclusiva proprietà del prodotto
in questione (
Unique Selling Proposition
)
3.
REASON WHY
➡ è l’
argomento razionale che la pubblicità fornisce per rendere credibili i vantaggi promessi
dal prodotto (
es. un certo ingrediente
del detersivo)
4.
SUPPORTING EVIDENCE
➡ è il
supporto retorico che avalla la credibilità della promessa
strategica (
es. una dimostrazione
in cui il presentatore si incolla al soffitto con la colla super)
5.
TONE OF VOICE
➡ è la
modalità espressiva di presentazione dei vantaggi
e dei relativi argomenti:
lo stile, la personalità che il prodotto/servizio deve assumere (coerente con la
brand identity
della marca e dell’azienda), che quindi suggerisce l’
atmosfera della comunicazione
stessa
(
6. facoltativo
) Ci può essere il
SUBSIDIARY APPEAL
. una sorta di
promessa secondaria complementare
(es. se la
main promise
è di tipo emotivo, la
subsidiary appeal
è di carattere razionale
)
CONSIDERAZIONI AD INTEGRAZIONE
1️⃣
Non c'è una regola che funziona per tutte le situazioni
(dipende dal prodotto, dal target, dal periodo)
sono
regole che si evolvono con il cambiare dei media, con l’evolversi del consumatore
2️⃣ abbiamo
qualcosa di differenziante e di rilevante da dire? Allora diciamola!
e se non c'è una Unique Selling Proposition?
.
proviamo con l’
approccio emotivo
➡ creiamo una
personalità al prodotto
(vedesi lo
Unique Emotional Plus
di Leo Burnett, o la
Star Strategy
di Séguéla)