Fisica

Chiara Petrazzoli matricola n°158014

la temperatura

Mandolini Stefania, Le parole della fisica, Zanichelli

il calore Q

i passaggi di stato

la teoria cinetica dei gas

termodinamica

se un sistema termodinamico scambia E con l'ambiente la sua energia interna varia: ΔU=Q-L

le onde

il suono

la luce

l'ottica geometrica

le cariche elettriche

il campo elettrico

l'elettrostatica

la corrente elettrica

i circuiti elettrici

il campo magnetico

le onde elettromagnetiche

relatività ristretta

fisica quantistica

l'universo

la materia

grandezza fisica scalare che si misura con il termometro

Scala Fahrenheit

Scala Celsius

96°F

100°C/scala centigrada

Scala Kelvin

tra 0 assoluto e 273,15 K

Equilibrio termico

due corpi in contatto termico sono in equilibrio termico quando hanno la stessa T

Proprietà termometriche

proprietà della materia che cambiano regolarmente con la temperatura

Principio zero della termodinamica: se il corpo A è in equilibrio con il corpo B e il corpo B è in equilibrio termico con il corpo C, allora A e il corpo C sono in equilibrio termico tra loro.

dilatazione termica nei solidi

dilatazione termica nei liquidi

leggi dei gas

lineare ΔL = λ ∙ L 0 ∙ Δt

superficiale Δ S = S 0 σ Δ T

volumica Δ V = V 0 β Δ T

unità misura K⁻¹

dilatazione volumica Δ V = V 0 β Δ T

unità misura K⁻¹

Prima legge di Gay-Lussac

Seconda legge di Gay-Lussac

Legge di Boyle

pV=costante se T=costante

V/T=costante se p=costante

p/T=costante se V=costane

trasformazioni isoterme

trasformazioni isobare

Trasformazioni isocore

Equazione dei gas perfetti

pV/T= costante

un gas che si comporta secondo la legge di Boyle e la prima legge di Gay-Lussac è detto GAS PERFETTO

non è una sostanza materiale fluida

è una modalità di trasferimento dell'E da un corpo a temperatura maggiore a un corpo a temperatura minore

è equivalente al lavoro

si misura in Joule J

con il mulinello di Joule si calcola che

una quantità di lavoro pari a 4186 J innalza di 1 K la temperatura di 1 kg di acqua

una quantità di calore di 4186 J innalza di 1 K la temperatura di 1 kg di acqua

4,186 J sono equivalenti a 1 cal

il calore specifico c

si determina con il calorimetro

capacità termica C=mc

di un corpo è equivalente all'energia necessaria a innalzare di 1 K la temperatura del corpo

si misura in J/K

di una sostanza è equivalente all'energia necessaria a innalzare di 1 K la temperatura di 1 kg di tale sostanza

si misura in J/kg K

propagazione del calore

Convezione: trasporto di E da un punto all'altro dello spazio con trasporto di materia

Irraggiamento: trasporto di E da un punto all'altro dello spazio attraverso la materia e il vuoto

Conduzione: trasporto di E da un punto all'altro dello spazio senza spostamento di materia

prevalente nei solidi

avviene nei fluidi

avviene anche nel vuoto

la materia è fatta di piccole particelle che

si muovono continuamente

interagiscono fra loro

tendono ad allontanarsi

si attraggono reciprocamente

agitazione termica

coesione

in base alle interazioni e alla disposizione delle particelle nello spazio si definiscono gli

stati di aggregazione

liquidi

aeriformi

solidi

hanno volume e forma definiti

le particelle microscopiche occupano posizioni ben definite

hanno volume definito ma la forma dipende dal recipiente che li contiene

le particelle microscopiche possono muoversi le une rispetto le altre pur rimanendo vicine tra loro

non hanno nè volume ne forma definiti, ma tendono a occupare tutto lo spazio a disposizione

le particelle microscopiche si muovono liberamente

è una transizione fra uno stato di aggregazione della materia e un altro

solido

liquido

aeriforme

Fusione

liquefazione

Vaporizzazione

liquido

solidificazione

solido

aeriforme

click to edit

solido

aeriforme

aeriforme

sublimazione

aeriforme

solido

brinamento

diagrammmi di stato

è il grafico in cui sono riportati i valori di pressione e temperatura per i quali avvengono i passaggi di stato

modello microscopico per il gas perfetto basato sull'ipotesi atomica e molecolare della materia

il modello microscopico ideale riproduce molti fenomeni macroscopici reali se il gas è molto rarefatto

proprietà macroscopiche descritte attraverso il modello microscopico

la pressione p esercitata da un gas sulle pareti del recipiente è dovuta agli urti delle particelle sulle pareti stesse: p=1/3pv²

la temperatura T di un gas è una misura di quanto velocemente si muovono le particelle T=1/3KB mv²

KB= 1,38 x 10-23
J/K costante di Boltzmann

l'ordine di grandezza del numero di particelle in un volume macroscopico è circa 10^23

in una mole di sostanza ci sono 6,022 x 10^23 particelle di quella sostanza = numero di Avogadro

Primo principio termodinamica: la variazione di E interna di un sistema è pari alla E scambiata in forma di calore o di lavoro

sistema

aperto: scambia E e materia con l'ambiente

chiuso: scambia E con l'ambiente

se un sistema termodinamico non scambia E con l'ambiente la sua E interna è costante

sistema Isolato: non scambia nè E nè materia con l'ambiente

se un sistema è in equilibrio termodinamico (equilibrio termico, meccanico, chimico)

i valori di pressione, volume, temperatura e numero di moli sono costanti e uguali per ogni punto del sistema

p, V, T = variabili di stato

definiscono lo stato termodinamico

da uno stato di equilibrio termodinamico A

a uno stato di equilibrio termodinamico B

avviene una trasformazione termodinamica

quasi-statica

reale

ideale

Secondo principio della termodinamica

secondo Kelvin

secondo Clausius

è impossibile realizzare una trasformazione termodinamica in cui unico risultato sia quello di assorbire una quantità di calore da una sola sorgente termica e convertirlo integralmente in lavoro

è impossibile realizzare una trasformazione termodinamica in cui unico risultato sia quello di trasferire una quantità di calore da un corpo a temperatura minore a un corpo a temperatura maggiore

sono delle perturbazioni (variazioni di una grandezza fisica rispetto a una situazione di equilibrio) che si propagano da una SORGENTE a un RIVELATORE

TRASVERSALI: la perturbazione è perpendicolare alla direzione di propagazione

LONGITUDINALI: LA PERTURBAZIONE è PARALLELA ALLA DIREZIONE DI PROPAGAZIONE

principio di sovrapposizione: se due onde incidono nello stesso istante in un punto dello spazio, le perturbazioni relative si sommano algebricamente

possiamo scomporre un'onda complicata nella somma di onde più semplici che, sovrapposte, riproducono l'onda di partenza

onde periodiche: le caratteristiche si ripetono nello spazio a intervalli di tempo costanti

frequenza v = è il numero di oscillazioni complete in un secondo v=1/T

lunghezza d'onda λ= è la distanza percorsa dall'onda in un periodo con velocità v. λ=vT

periodo T = è l'intervallo di tempo più piccolo dopo il quale la perturbazione si ripete

comportamenti caratteristici

diffrazione

onde stazionarie

interferenza

costruttiva

distruttiva

onda sonora= è un'onda elastica longitudinale in cui si propaga una variazione di densità. è generata da un corpo vibrante

v suono= 343 m/s. velocità del suono in aria secca alla temperatura di 20°C e alla pressione di 1 atm

frequenza udibile tra 20 e 20000 Hz

Caratteristiche

intensità sonora / ampiezza dell'onda

altezza/frequenza dell'onda

timbro/forma dell'onda

è una onda elettromagnetica visibile

spettro visibile: è l'insieme delle lunghezze d'onda delle onde elettromagnetiche comprese fra 380 nm e 760 nm

a ogni colore corrisponde un intervallo di lunghezze d'onda dello spettro del visibile

si propaga nel vuoto con una velocità c= 3,00 x 10^8 m/s

c=λv

visione corpi

luminosi: emettono luce che viene percepita direttamente dai nostri occhi, sono sorgenti di luce.

illuminati: diffondono la luce proveniente da un corpo luminoso, che viene poi percepita dai nostri occhi

corpi opachi: assorbono tutta la luce che li investe

corpi trasparenti: lasciano passare tutta la luce che li attraversa

generano un'ombra = area non illuminata in posizione opposta rispetto la sorgente

comportamento ondulatorio della luce

interferenza: è una conseguenza del principio di sovrapposizione

diffrazione: in presenza di un ostacolo la luce non si propaga in linea retta

si trascurano interferenza e diffrazione

si considerano riflessione e rifrazione

dei raggi luminosi

riflessione: il raggio incidente, il raggio riflesso e la perpendicolare alla superficie di incidenza giacciono sullo stesso piano e l'angolo di riflessione ha la stessa ampiezza dell'angolo d'incidenza.

rifrazione: il raggio incidente, il raggio rifratto e la perpendicolare alla superficie di separazione nel punto di incidenza giacciono sullo stesso piano. il rapporto tra seno dell'angolo di rifrazione e seno dell'angolo d'incidenza è costante e pari al rapporto fra l'indice di rifrazione del secondo mezzo e quello del primo mezzo.

positiva

negativa

carica elettrica elementare: e =1,6022 X10–19 C

1 C(coulomb) corrisponde alla carica complessiva di 6,24181018 elettroni

è responsabile della interazione elettrica

due corpi che hanno la carica dello stesso segno si respingono; due corpi che hanno carica di segno opposto si attraggono

gli elettroni hanno carica -e

i protoni hanno carica + e

gli atomi sono complessivamente neutri; n°elettroni = N°protoni

UN CORPO È ELETTRIZZATO QUANDO PRESENTA UN ECCESSO DI CARICHE
POSITIVE O NEGATIVE

le cariche possono passare da un corpo all'altro ma in un sistema chiuso la somma algebrica delle cariche positive e negative non cambia nel tempo

I CORPI POSSONO ESSERE

isolanti: gli elettroni non si allontanano dai corpi a cui appartengono

Conduttori:gli elettroni si muovono liberamente all'interno di un corpo e da un corpo all'altro

strofinio: strofinando due corpi fra loro un certo n° di elettroni passa da un corpo all'altro, si ottengono due corpi con cariche uguali e opposte

Contatto: metto in contatto un conduttore carico con uno scarico, parte della carica del primo passa al secondo. si ottengono due corpi con cariche dello stesso segno

induzione: avvicinando un corpo carico a un conduttore neutro, all’interno di quest’ultimo le cariche opposte alla carica del corpo si avvicinano ad esso, mentre quelle uguali si allontanano. si ottengono due corpi con cariche di segno opposto

L’INTERAZIONE ELETTRICA fra corpi carichi si manifesta attraverso la LEGGE DI COULOMB

campo=è l’insieme dei valori che una grandezza assume in diversi punti dello spazio

FENOMENI ELETTRICI

FISICA DELLE FORZE le cariche elettriche interagiscono a distanza esercitando forze reciproche l’una sull’altra

FISICA DEI CAMPI ogni carica è causa di una modifica delle proprietà dello spazio, che si manifesta come forza elettrica sulle altre cariche

FORZA ELETTRICA
F= qE

E= F/q N/C

IL LAVORO DELLA FORZA ELETTRICA NON DIPENDE DAL PERCORSO SEGUITO MA SOLO DALLE POSIZIONI INIZIALE E FINALE

FISICA DELLE FORZE ENERGIA POTENZIALE ELETTRICA in un punto è pari al lavoro della forza elettrica necessario a portare una carica da quel punto all’infinito U = Vq

FISICA DEI CAMPI POTENZIALE ELETTRICO V in un punto è il rapporto fra l’energia potenziale elettrica in quel punto e la carica di prova q.

V= U/ q = si misura in volt 1 V = 1 J/C C

CAMPO E POTENZIALE: E = − Δ V/ Δ S

UN SISTEMA DI CONDUTTORI È IN EQUILIBRIO ELETTROSTATICO

QUANDO LA DISTRIBUZIONE DELLE CARICHE PRESENTI SUI CONDUTTORI

È COSTANTE NEL TEMPO

all’equilibrio le cariche in eccesso si distribuiscono sulla superficie del conduttore

all’interno del conduttore il campo elettrico è nullo E → 0 sulla superficie del conduttore il campo elettrico è perpendicolare alla superficie stessa

IN CONDIZIONI DI EQUILIBRIO IL POTENZIALE HA LO STESSO VALORE IN TUTTI I PUNTI DEL CONDUTTORE LA SUPERFICIE ESTERNA DI UN CONDUTTORE IN EQUILIBRIO ELETTROSTATICO È UNA SUPERFICIE EQUIPOTENZIALE

L’INTENSITÀ DEL CAMPO ELETTRICO SULLA SUPERFICIE DI UN CONDUTTORE DIPENDE DALLA DENSITÀ SUPERFICIALE DI CARICA

σ = Δ Q /Δ S densità superficiale di carica si misura in C/m2

E = σ/ ε teorema di Coulomb

è un moto ordinato
di cariche elettriche

di intensità i = Δ Q /Δ t

si misura in Ampere 1A=1C/1s

all’interno di un campo elettrico

le CARICHE NEGATIVE si muovono verso i punti a POTENZIALE MAGGIORE

le CARICHE POSITIVE si muovono verso i punti a POTENZIALE MINORE

il verso della corrente elettrica è opposto al moto degli elettroni

LA CONDUZIONE ELETTRICA

NEI LIQUIDI

NEI GAS

NEI SOLIDI

conduttori: le cariche responsabili della conduzione sono gli ELETTRONI

semiconduttori: le cariche responsabili della conduzione sono gli ELETTRONI e le LACUNE

isolanti: non consentono il passaggio di corrente, non vi sono cariche libere di muoversi

le cariche responsabili della conduzione sono gli ioni + e- ; una SOLUZIONE ELETTROLITICA è una soluzione acquosa in cui sono dispersi ioni

le cariche responsabili della conduzione sono gli ioni + e -

NEL VUOTO

le cariche responsabili della conduzione sono gli elettroni

è un insieme di conduttori collegati fra loro e ai poli di un generatore, in modo da formare una struttura lineare chiusa, nella quale vi è un passaggio di corrente con continuità

LEGGI DI KIRCHHOFF

nodo: è un punto in cui convergono tre o più conduttori; 1. la somma delle intensità delle correnti che entrano in un nodo è uguale alla somma delle correnti che escono dal nodo

maglia: è un tratto chiuso di un circuito; 2. la somma algebrica delle differenze di potenziale tra gli estremi dei diversi lati che costituiscono una maglia è nulla

RISOLVERE UN CIRCUITO significa determinare la differenza di potenziale ai capi di ogni resistenza, il verso e l’intensità di tutte le correnti

due o più elementi di un circuito sono collegati in serie: quando ai loro capi si misura la stessa ΔV in parallelo: quando ai loro capi circola corrente di uguale intensità

la POTENZA ELETTRICA erogata da un generatore è pari a P = ΔVi e si misura in watt (W)

si può rappresentare tramite le linee di forza. le linee di forza sono anelli concentrici al filo, perpendicolari al verso della corrente

si può individuare tramite la forza magnetica che agisce su un piccolo magnete di prova punto per punto

Una corrente elettrica
genera un campo magnetico

Una carica in movimento
genera un campo magnetico

UNA CORRENTE ELETTRICA GENERA UN CAMPO MAGNETICO; UN CAMPO MAGNETICO VARIABILE GENERA UNA CORRENTE ELETTRICA

LEGGE
DI FARADAY-NEUMANN

la forza elettromotrice indotta in un circuito è proporzionale alla variazione del flusso del campo magnetico concatenato con il circuito stesso nell’unità di tempo

LEGGE DI LENZ

la forza elettromotrice indotta tende a opporsi alla variazione di flusso che la genera

LE VARIAZIONI DI CORRENTE IN UN CIRCUITO ELETTRICO
GENERANO UNA FORZA ELETTROMOTRICE INDOTTA SUL CIRCUITO STESSO

AUTOINDUZIONE

se la corrente aumenta viene indotta una corrente che contrasta tale aumento e l’intensità complessiva diminuisce

se la corrente diminuisce viene indotta una corrente che contrasta tale diminuzione e l’intensità complessiva aumenta

INDUTTANZA L di un circuitoè il coefficiente di proporzionalità tra flusso concatenato con il circuito e intensità di corrente

sono generate da CARICHE ELETTRICHE OSCILLANTI

sono ONDE TRASVERSALI campo elettrico e campo magnetico sono perpendicolari fra loro

si propagano
a VELOCITÀ COSTANTE

LA LUCE È UN’ONDA
ELETTROMAGNETICA

LO SPETTRO ELETTROMAGNETIC0 è l’insieme di tutte le possibili frequenze o lunghezze d’onda delle onde elettromagnetiche

onde radio, microonde, infrarossi, luce visibile, ultravioletti, raggi X, raggi γ

PRINCIPIO DI RELATIVITÀ RISTRETTA le leggi della meccanica e dell’elettromagnetismo sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali

PRINCIPIO DI INVARIANZA DELLA LUCE NEL VUOTO la velocità delle onde elettromagnetiche è la stessa in tutti i sistemi di riferimento inerziaii

NUOVI CONCETTI DI SPAZIO E TEMPO

LO SPAZIOTEMPO non è uno spazio euclideo; è uno spazio a 4 dimensioni, descritto da tre coordinate spaziali e una coordinata temporale. il quadrato della distanza spazio-temporale ΔS

non cambia passando da un sistema di riferimento inerziale a un altro

nello spaziotempo gli eventi si svolgono all’interno dei «coni di luce»

nuovo concetto di
SIMULTANEITÀ

due eventi che si verificano in due punti A e B di un sistema di riferimento sono simultanei se i segnali luminosi emessi da ciascuno di essi raggiungono nello stesso istante un punto posto alla stessa distanza da A e da B

nuovo concetto di DURATA; un osservatore in moto uniforme rispetto a un orologio misura una durata Δt dilatata rispetto alla durata Δt misurata in quiete

fattore di Lorenz

nuovo concetto di LUNGHEZZA un osservatore in moto uniforme rispetto a un orologio misura una lunghezza Δx del corpo stesso contratta rispetto alla lunghezza Δx misurata in quiete

nuovo concetto di MASSA RELATIVISTICA la massa aumenta all’aumentare della velocità; un osservatore in moto uniforme rispetto al corpo misura una massa maggiore rispetto alla massa m0 misurata in quiete

PROBLEMA DELLA FISICA CLASSICA PROBLEMA DEL CORPO NERO è un corpo che assorbe tutte le frequenze della radiazione incidente; soluzioni proposte

CLASSICHE:LEGGE DI WIEN
LEGGE DI RAYLEIGH-JEANS

NON CLASSICHE: LEGGE DI PLANCK RIPRODUCE MOLTO BENE IL
COMPORTAMENTO SPERIMENTALE

è basata sul MODELLO DEL CORPO NERO: cavità con oscillatori hertziani con ENERGIA QUANTIZZATA

PROBABLITA’: l’energia è distribuita statisticamente tra gli oscillatori

QUANTIZZAZIONE: E l’energia è distribuita statisticamente tra gli oscillatori l’energia degli oscillatori varia per multipli interi di hν

QUANTIZZAZIONE DELLA RADIAZIONE ELETTROMAGNETICA:

l’energia della radiazione elettromagnetica è composta da piccoli quanti indivisibili detti FOTONI

SPIEGA L’EFFETTO
FOTOELETTRICO: l’emissione di elettroni da parte di un metallo colpito da radiazione elettromagnetica

L’EMISSIONE DI ELETTRONI DIPENDE DALLA FREQUENZA DELLA RADIAZIONE INCIDENTE E NON DIPENDE DALLA SUA INTENSITÀ

CONCETTI IMPORTANTI DELLA FISICA QUANTISTICA

PROBABILITA': le leggi della fisica quantistica non sono deterministiche

LA FUNZIONE D’ONDA: rappresenta uno stato quantistico del sistema

LUNGHEZZA D’ONDA
DI DE BROGLIE: a ogni particella con quantità di moto p è associata una lunghezza d’onda λ =h /p

PRINCIPIO DI
INDETERMINAZIONE: istante per istante non si può definire con certezza quali siano la posizione e la quantità di moto di una particella

PRINCIPIO DI
COMPLEMENTARITÀ: il comportamento corpuscolare e quello ondulatorio delle particelle quantistiche si escludono a vicenda

PRINCIPIO DI
SOVRAPPOSIZIONE: il generico stato quantistico ψ di un sistema è dato istante per istante dalla sovrapposizione di autostati ψ1 , ψ2, ...

è fatta di atomi

elettroni, con carica negativa, sono particelle elementari perché non sono divisibili e sono uguali l'uno all'altro

nucleo con carica positiva

protoni, carica positiva

neutroni, carica neutra

GLI ELETTRONI interagiscono fra loro per mezzo della INTERAZIONE ELETTROMAGNETICA

non sono particelle elementari

L’ATOMO: A (numero di massa) = Z( numero atomico) + N (numero di neutroni)

ORBITALE:È LA FUNZIONE D’ONDA
DEGLI ELETTRONI

IL NUCLEO:IL DECADIMENTO RADIOATTIVO è un processo statistico

DECADIMENTO β: l’INTERAZIONE DEBOLE è responsabile del decadimento β

DECADIMENTO α: l’INTERAZIONE FORTE è responsabile del decadimento α

DECADIMENTO γ: l’INTERAZIONE ELETTROMAGNETICA è responsabile del decadimento γ

REAZIONI NUCLEARI

FISSIONE: un nucleo pesante cattura un elettrone e si divide in 2 o più nuclei più piccoli

FUSIONE: nuclei leggeri si uniscono formando un nucleo di massa maggiore

LE STRUTTURE DELL’UNIVERSO SONO DOVUTE ALL’INTERAZIONE GRAVITAZIONALE

L’UNIVERSO NON È UN’ENTITÀ STATICA, IMMUTABILE ED ETERNA,
MA È IN CONTINUA TRASFORMAZIONE: originato 15 miliardi di anni fa dal Big Bang

LA TEORIA DELLA RELATIVITÀ GENERALE è basata sul PRINCIPIO DI EQUIVALENZA: un sistema di riferimento inerziale in un campo gravitazionale uniforme è equivalente a un sistema di riferimento uniformemente accelerato rispetto al primo, in un campo gravitazionale nullo

è una moderna teoria della gravitazione la gravità è rappresentata dalla curvatura dello spaziotempo le masse incurvano lo spaziotempo

STELLE

distanza

colore

luminosità

è un ammasso di materia allo stato di plasma: gas ionizzato globalmente neutro, costituito da atomi, elettroni, ioni

NASCE dall’addensamento del mezzo interstellare

SI EVOLVE attraverso reazioni di fusione nucleare, passando per diverse fasi di equilibrio

MUORE
piccola massa nebulosa planetaria ¤ nana bianca, supernova o stella di neutroni o buco nero

creano le GALASSIE

click to edit

misurare

CONFRONTARE UNA GRANDEZZA CON LA SUA UNITÀ DI MISURA

le grandezze fisiche

tutto ciò che può essere misurato

unità di misura

utilizza una grandezza fisica di riferimento

Se si MOLTIPLICANO o si DIVIDONO tra loro GRANDEZZE FISICHE DIVERSE si ottiene una NUOVA GRANDEZZA FISICA

MASSA : VOLUME = DENSITÀ

l’unità di misura della densità è il kilogrammo al metro cubo

L’ORDINE DI GRANDEZZA DI UNA MISURA

è la scala del fenomeno che si sta considerando

ordine di grandezza potenza del 10

SISTEMA INTERNAZIONALE DI UNITÀ DI MISURA

Lunghezza (m metro), massa (kg kilogrammo), intervallo di tempo (s secondo), intensità di corrente (A ampere), temperatura (K kelvin), quantità di sostanza (mol mole), intensità luminosa (cd candela)

Spazio, Tempo, Massa

i moti nello spazio e nel tempo

spazio: I corpi si muovono nello spazio quando la loro posizione cambia nel tempo. La TRAIETTORIA è l’insieme dei punti dello spazio occupati dai corpi durante il movimento

tempo: I corpi si muovono comunque nel tempo nello stesso verso dell’asse temporale

Un corpo che si muove descrive una curva detta GRAFICO SPAZIO-TEMPO.
Il GRAFICO SPAZIO-TEMPO è una rappresentazione astratta del moto, con una dimensione in più rispetto al moto spaziale

APPROSSIMAZIONI PER LO STUDIO DEI MOTI

PUNTO MATERIALE

MOTO RETTILINEO

velocità e moto rettilineo uniforme

VELOCITA' MEDIA: v=spazio/tempo unità misura m/s

VELOCITÀ ISTANTANEA calcolata fra due istanti infinitamente vicini

nel grafico spazio-tempo è = alla pendenza del segmento che unisce gli estremi del moto

Nel grafico spazio-tempo è = alla pendenza della tangente alla curva in un certo istante

IL MOTO RETTILINEO UNIFORME: avviene lungo una retta a v costante

la velocità media coincide con la velocità istantanea su tutto il tragitto

IL GRAFICO SPAZIO-TEMPO DEL MOTO RETTILINEO UNIFORME è una retta la cui pendenza coincide con la velocità costante del moto; istante per istante il grafico spazio-tempo fornisce la posizione del corpo

LEGGE ORARIA è la formula che definisce la regola con la quale varia la posizione al passare del tempo

MOTO RETTILINEO UNIFORMEMENTE ACCELERATO

avviene lungo una retta, con accelerazione costante, l’accelerazione media coincide con l’accelerazione istantanea su tutto il tragitto

un corpo in caduta libera compie un MOTO RETTILINEO UNIFORMEMENTE ACCELERATO con accelerazione g = 9,8 m/s2 detta accelerazione di gravità

ACCELERAZIONE: velocità/tempo. unità di misura metri al secondo quadrato

ACCELERAZIONE ISTANTANEA calcolata fra due istanti infinitamente vicini

vettori

è un ente matematico definito da MODULO (LUNGHEZZA della freccia) DIREZIONE (RETTA lungo la quale è diretta) e VERSO (ORIENTAZIONE della freccia); ha PUNTO DI APPLICAZIONE che coincide al PUNTO DI PARTENZA della freccia

I vettori si sommano con: LA REGOLA
DEL PARALLELOGRAMMA e IL METODO
PUNTA-CODA

Nello spazio tridimensionale un vettore è rappresentato da una terna di numeri (vx; vy; vz) detti componenti cartesiane del vettore

MOTO CIRCOLARE UNIFORME

la traiettoria è una circonferenza il modulo della velocità è costante

È costituito dal moto armonico. Il moto armonico è il moto di un corpo che oscilla avanti e indietro su un segmento e il cui grafico spazio-tempo è una sinusoide

Il RADIANTE è la misura dell'angolo che sottende un arco pari al raggio; Archi di circonferenza uguali vengono percorsi in intervalli di tempo uguali

Il grafico spazio-tempo del MOTO CIRCOLARE UNIFORME è un'elica

Forze

che agisce SU UN CORPO LIBERO DI MUOVERSI ne modifica la velocità

SU UN CORPO VINCOLATO ne modifica la forma

FORZE E DEFORMAZIONI SONO DIRETTAMENTE PROPORZIONALI F= kΔx

UNA FORZA si misura con IL DINAMOMETRO è una molla il cui allungamento è tarato


unità di misura N newton: 1N=forza peso di una massa di 102g

LE FORZE SONO VETTORI, SI SOMMANO CON LA REGOLA DEL PARALLELOGRAMMA

FORZA-PESO: è direttamente proporzionale alla massa attraverso l'accelerazione di gravità diretta verso il centro della Terra g 9,8 N/kg

ATTRITO: è una forza che si esercita tra due superfici e si oppone al loro moto relativo

FORZA ELASTICA: è direttamente proporzionale
alla deformazione e opposta a essa (LEGGE DI HOOKE)

MOMENTO DI UNA FORZA rispetto a un polo O è l'analogo della forza nelle rotazioni

MOMENTO TORCENTE o COPPIA DI FORZE se la forza è perpendicolare all'asse di rotazione

PRESSIONE

è il rapporto tra la forza che preme su una superficie e l'area della superficie stessa

PRESSIONE
IDROSTATICA

è la pressione che un liquido esercita
su un corpo immerso

forze e equilibrio

UN CORPO IN EQUILIBRIO STATICO INIZIALMENTE FERMO CONTINUA A RIMANERE FERMO. Condizioni: È NULLA LA SOMMA DI TUTTE LE FORZE APPLICATE È NULLA LA SOMMA DI TUTTI I MOMENTI DELLE FORZE APPLICATE

BARICENTRO: Punto di applicazione
della forza-peso di un corpo

CENTRO DI MASSA: Punto di applicazione
di tutte le forze agenti su un corpo

UN CORPO APPESO È IN EQUILIBRIO

INSTABILE: il vincolo v
è sotto il baricentro G. Il corpo si allontana dalla posizione di equilibrio instabile se viene allontanato di poco

INDIFFERENTE: il vincolo v
è sul baricentro G. Il corpo si trova in un’altra posizione di equilibrio se viene allontanato di poco

STABILE: il vincolo v
è sopra il baricentro G. Il corpo torna nella posizione di equilibrio stabile se viene allontanato di poco

EQUILIBRIO NEI FLUIDI: un fluido è in equilibrio quando è nulla la somma delle forze di volume e di superficie agenti su ciascuna sua porzione Con la PRESSA IDRAULICA si possono equilibrare forze intense con forze meno intense

MACCHINE SEMPLICI servono per equilibrare forze resistenti con forze di intensità diversa
Fr forza resistente Fe forza equilibrante

PIANO INCLINATO (la forza resistente è la forza-peso Fp) LEVE (DI PRIMO GENERE , DI SECONDO GENERE, DI TERZO GENERE) CARRUCOLA (FISSA o MOBILE) VERRICELLO

I PRINCIPI DELLA FISICA

PRIMO PRINCIPIO DELLA DINAMICA O PRINCIPIO DI INERZIA: L’inerzia di un corpo materiale è la sua tendenza a opporsi ai cambiamenti di velocità. IL MOTO È PER INERZIA RETTILINEO UNIFORME. Un corpo che persevera nel suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme cambia tale stato solo se esistono forze non equilibrate impresse su di esso.

PRINCIPIO DI RELATIVITÀ GALILEIANA Le leggi della meccanica sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali

SECONDO PRINCIPIO accelerazione DELLA DINAMICA O LEGGE DI NEWTON: Le forze sono responsabili delle accelerazioni

TERZO PRINCIPIO DELLA DINAMICA O PRINCIPIO DI AZIONE E REAZIONE: Quando un corpo A esercita una forza su un corpo B, il corpo B esercita contemporaneamente una forza sul corpo A, con la stessa direzione ma verso opposto.

INTERAZIONE: è un’azione reciproca fra due corpi (interazione gravitazionale , interazione elettromagnetica, interazione nucleare forte, interazione nucleare debole)

LA CONSERVAZIONE DELL’ENERGIA

SI CONSERVA (l’energia dell’Universo è costante), SI TRASFERISCE (mediante una forza che compie lavoro) SI MISURA IN JOULE (J)

ENERGIA CINETICA: il lavoro compiuto su un corpo da una forza è uguale alla variazione dell’energia cinetica del corpo

ENERGIA POTENZIALE
GRAVITAZIONALE: si trasforma in energia cinetica grazie al lavoro della forza peso

ENERGIA POTENZIALE
ELASTICA: si trasforma in energia cinetica grazie al lavoro della forza elastica

L’ENERGIA MECCANICA: si conserva in assenza di forze dissipative

QUANTITÀ DI MOTO E MOMENTO ANGOLARE

LA QUANTITÀ DI MOTO TOTALE di un sistema SI CONSERVA SE SUL SISTEMA NON AGISCONO
FORZE ESTERNE

NEGLI URTI

IL CENTRO DI MASSA di un sistema se era fermo resta fermo se era in moto rettilineo uniforme permane in moto rettilineo uniforme

una forza che agisce su un corpo per un intervallo di tempo Δt
modifica la sua quantità di moto

IL MOMENTO ANGOLARE TOTALE
di un sistema SI CONSERVA SE È NULLO IL MOMENTO TOTALE DELLE FORZE AGENTI SUL SISTEMA

SE IL MOMENTO TOTALE DELLE FORZE ESTERNE NON È NULLO La variazione del momento angolare di un sistema è pari al prodotto del momento M → della forza per l’intervallo di tempo

LA GRAVITAZIONE UNIVERSALE

osservazioni – dati– leggi empiriche

3 LEGGI DI KEPLERO: DESCRIZIONE MATEMATICA DEL MOTO DEI PIANETI INTORNO AL SOLE

LEGGE FISICA UNIVERSALE che unifica in un’unica formula fenomeni apparentemente diversi

INTERAZIONE GRAVITAZIONALE:

MASSA GRAVITAZIONALE

unita ai PRINCIPI DELLA DINAMICA spiegano

IL MOTO DI TUTTI I CORPI SOGGETTI ALLA FORZA DI GRAVITÀ

L’INTERAZIONE GRAVITAZIONALE TIENE INSIEME
LA MATERIA NELL’UNIVERSO