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il 900 pt2 - Coggle Diagram
il 900 pt2
In Italia
L’economia aveva i tratti tipici della crisi postbellica: deficit, inflazione.
La classe operaia chiedeva miglioramenti economici, maggior potere in fabbrica e manifestava tendenze rivoluzionarie.
I contadini del centro-sud volevano l’attuazione dei diritti promessi dalla classe dirigente.
I ceti medi si mobilitavano più che in passato per difendere i loro interessi e gli ideali patriottici.
Di fronte a ciò classe dirigente liberale perse l’egemonia a favore delle forze socialiste e cattoliche
Gennaio 1919. i cattolici Partito popolare italiano (Ppi), che ebbe come segretario don Luigi
Sturzo; il programma si presentava laico e aconfessionale.
Importante crescita del Partito socialista; in esso prevalevano le correnti di sinistraa, detta massimalista→ volevano l’instaurazione della repubblica socialista fondata sulla dittatura del proletariato e si ispiravano alla rivoluzione bolscevica.
La questione adriatica: L’Italia aveva stipulato il Patto di Londra, in cui si stabiliva che la Dalmazia fosse annessa all’Italia e che la città di Fiume restasse all’Impero austro-ungarico.
congresso di Versailles la delegazione italiana capeggiata dal ministro degli esteri Sonnino e dal presidente del Consiglio Orlando chiese l’annessione di Fiume, ma trovarono l’opposizione degli alleati, tra cui quella di Wilson
Orlando si dimise e gli succedette Francesco Saverio Nitti. Si creò un clima di ostilità verso gli ex alleati e si diffuse la sensazione di aver raggiunto una vittoria mutilata, secondo D’Annunzio.
Settembre 1919: alcuni militari ribelli e volontari capeggiati da D’annunzio occupano Fiume e ne
proclamano l’annessione all’Italia. Si instaura la reggenza di Quarnaro.
Tra il 1919 e il 1920 l’Italia percorsa da agitazioni sociali, soprattutto all’aumento dei prezzi.
Anche nel settore del servizio pubblico ci fu una serie di scioperi.
Anche i lavoratori agricoli erano in agitazione. Nelle campagne del centro-sud si verificò il fenomeno dell’occupazione delle terre incolte e dei latifondi da parte di contadini poveri.
Novembre 1919: prime elezioni politiche del dopoguerra; furono tenute per la prima volta con il metodo della rappresentanza proporzionale con scrutinio di lista.
I gruppi liberal-democratici persero, mentre i socialisti si affermarono come il primo partito, i popolari come secondo; dato che il Psi non voleva collaborazioni, la maggioranza al governo fu assunta dalla coalizione fra popolari e liberal-democratici
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Novembre 1920: Trattato di Rapallo con la Jugoslavia; l’Italia conserva Trieste, Gorizia e l’Istria; la
Jugoslavia ottiene la Dalmazia, tranne Zara. Fiume viene dichiarata città libera.
1920: agitazione degli operai metalmeccanici e occupazione delle fabbriche, in risposta all’atteggiamento intransigente degli industriali del settore. Alla fine viene stipulato un accordo che accoglie le vertenze sindacali.
ceti borghesi accusavano il governo di debolezza nei confronti di queste manifestazioni, lavoratori erano ancora delusi.
Le correnti più radicali del movimento operaio, capeggiate da Gramsci e dalla rivista “Ordine Nuovo”, di cui facevano parte anche Togliatti e Terracini, accusavano la Cgil di aver abbandonato le prospettive rivoluzionarie
Gennaio 1921: congresso del Partito socialista a Livorno; la minoranza di sinistra esce dal Psi e forma il Partito comunista, guidato da Bordiga, con un programma ispirato a Lenin.
il fascismo
Marzo 1919: a Milano movimento fascista, quando Benito Mussolini fonda i Fasci di combattimento. Il fascismo chiedeva riforme politiche e sociali, ostentava un acceso nazionalismo e una forte avversione per i socialisti.
Tra il 1920 e il 1921 il movimento abbandonò il programma radical-democratico e si fondò su strutture
paramilitari, le squadre d’azione, ed ebbe come obiettivo la lotta al socialismo.
I socialisti nella campagne padane attraverso le leghe rosse controllavano il mercato del lavoro e avevano una rete di cooperative.
Maggio 1921: elezioni; i socialisti diminuirono in modo lieve; in Parlamento fascisti, capeggiati da Mussolini. Il successore di Giolitti è Ivanoe Bonomi.
Agosto 1921: firma di un patto di pacificazione tra socialisti e fascisti.
Novembre 1921: congresso dei Fasci a Roma; Mussolini annulla il patto di pacificazione e il movimento fascista diventa Partito nazionale fascista (Pnf)
febbraio 1922: ministero Facta 1 agosto 1922: sciopero generale legalitario del Psi in difesa delle libertà costituzionali. Ottobre 1922: i riformisti guidati da Turati abbandonano il Psi per fondare il Partito socialista unitario (Psu)
Il progetto di Mussolini salire al potere; intrecciò trattative con i liberali, con la monarchia, con gli industriali. si preparò per attuare un colpo di stato. Il re però non firmò la proclamazione dello stato d’assedio, richiesta da Facta, che affidava tutti i poteri alle autorità militari.
30 ottobre 1922: marcia su Roma: squadristi entrano a Roma; Mussolini è ricevuto dal re. Secondo
Vittorio Emanuele il fascismo poteva attuare l’obiettivo risorgimentale mancato dai liberali.
21 novembre 1921: i fascisti cercano di impedire l’insediamento della nuova amministrazione comunale socialista a Palazzo Accursio; i socialisti,per errore, sparano sulla folla. In seguito a ciò i fascisti scatenano una serie di ritorsioni.
I proprietari terrieri capirono che grazie al fascismo potevano sconfiggere le leghe; nuove reclute
affluirono al partito fascista. Il fenomeno dello squadrismo (camicie nere) si estese.
Le spedizioni dell’offensiva squadrista partivano dalle città alle campagne verso i municipi, le sedi delle leghe, le case del popolo, che venivano incendiate.
La nuova politica economica (Nep)
comunisti il potere l’economia russa era in grave dissesto; =ritornare al sistema del baratto.
Il governo bolscevico attuare una politica più autoritaria, = comunismo di guerra. fornire gli approvvigionamenti alle città dalle campagne, fu incoraggiata la creazione di “fattorie collettive” (kolchoz) e istituite “fattorie sovietiche (sovchoz), gestite dallo stato o dai soviet locali
Vennero nazionalizzate tutte le industrie più importanti.
riuscì ad armare e mantenere il suo esercito, anche se l’economia era sempre in dissesto. Nel 1921, guerra civile e della siccità, terribile carestia che colpì le campagne della Russia e dell’Ucraina.
Marzo 1921: i marinai della base di Kronstadt si ribellano al governo chiedendo maggiori libertà politiche
e sindacali; la protesta viene subito repressa.
Mosca il 1° congresso del Partito comunista: viene avviata una parziale liberalizzazione nella produzione e negli scambi→ nuova politica economica (Nep), compito di stimolare la produzione agricola e l’approvvigionamento nelle città. stato mantiene il controllo delle banche e dei maggiori gruppi industriali.
La Nep econseguenze benefiche sull’economia, ma nelle campagne portò al riemergere del ceto dei contadini ricchi (kulaki), che controllavano il mercato agricolo; la liberalizzazione commerciale portò invece alla comparsa di trafficanti (nepmen).
Da Lenin a Stalin
Aprile 1922: Stalin nominato segretario generale del Partito comunista dell’Urss.
Gennaio 1924: Lenin muore.
Gli scontri all’interno del partito si fecero più aspri.
più importante tra Trozkij e Stalin sul problema della burocratizzazione del partito: Trozkij l’Urss doveva accelerare i ritmi di industrializzazione e favorire il processo rivoluzionario nell’Occidente capitalistico→ tesi della rivoluzione permanente.
Stalin sosteneva tesi del socialismo in un solo Paese e riteneva l’Urss capace di fronteggiare da sola l’ostilità del mondo capitalista→ teoria del socialismo in un solo paese. L’idea di Stalin fu condivisa dalle altre potenze europee e Trozkij fu emarginato.
2 scontro si ebbe per la politica economica: Zinov e Kamenev volevano l’interruzione dell’esperimento della Nepper un rilancio dell’industrializzazione a spese degli strati contadini privilegiati.
Bucharin appoggio Stalin la prosecuzione della Nep e la piccola impresa agricola. I primi si unirono a Trozkij e cercarono di organizzare un fronte unico di opposizione, ma vennero espulsi dal partito→ sconfitta dell’opposizione di sinistra.
La nuova fase crescita del potere di Stalin e il suo tentativo di portare l’Urss alla condizione di grande potenza industriale e militare.
La questione costituzionale
Luglio 1918: prima costituzione della Russia rivoluzionaria→ il potere alle masse lavoratrici e ai loro organi rappresentativi; il nuovo stato doveva avere un carattere federale; creare un’unica repubblica socialista mondiale
In realtà solo l’unione alla Repubblica russa delle altre province dell’ex Impero zarista (Ucraina, Bielorussia, Azerbaigian, Armenia e Georgia)
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1924: nuova costituzione dell’Urss→ potere supremo al Congresso dei soviet dell’Unione; il potere reale al Partito comunista, il quale fornisce le direttive al governo, controlla la polizia politica e propone i candidati alle elezioni dei soviet.
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Conseguenze economiche
Tranne gli Usa, tutti i paesi uscirono dalla guerra in dissesto economico.
governi fronte al fabbisogno di denaro stampando carta moneta in eccedenza e provocando processo inflazionistico rapido, che distrusse posizioni economiche solide e consumò i risparmi dei ceti medi.
Il “biennio rosso”
Tra la fine del 1918 e il 1920 i lavoratori europei organizzati dai sindacati diedero vita ad una serie di agitazioni per migliorare le retribuzioni e ottenere la riduzione dell’orario di lavoro a 8 ore a parità di salario
si alimentarono, anche ispirandosi alle vicende russe, aspirazioni più radicali, portate avanti da consigli operai.In Francia e Gran Bretagna le classi dirigenti riuscirono a contenere il fenomeno.
In Germania, Austria e Ungheria, anche a causa della sconfitta, ci furono veri e propri tentativi rivoluzionari, che furono però rapidamente stroncati.
altro problema passaggio dall’economia di guerra a quella di pace→gli Usa e il Giappone avevano sostituito l’Europa negli scambi commerciali; altri stati avevano sviluppato una propria produzione industriale allentando la dipendenza dall’Europa; Francia e Gran Bretagna persero molti partner commerciali europei stremati dalla guerra o smembrati, come la Germania, la Russia e l’Impero austro-ungarico.
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La questione sociale
I comunisti russi cambiare la società, cancellare i vecchi valori e a creare una nuova cultura;per compiere ciò furono intraprese due direzioni:
La lotta contro la Chiesa ortodossa→ la scristianizzazione del paese condotta con molta durezza, anche se l’influenza della chiesa non fu del tutto eliminata. valori morali il governo rivoluzionario riconobbe il matrimonio civile, semplificò le procedure per il divorzio, legalizzò l’aborto, proclamò la parità fra i sessi e favorì la liberalizzazione dei costumi.
L’educazione della gioventù→l’istruzione obbligatoria fino ai 15 anni; innovazioni nei metodi e nei contenuti d’insegnamento, che privilegiò l’istruzione tecnica; incoraggiata l’iscrizione in massa nell’organizzazione giovanile del partito; l’insegnamento della dottrina marxista
Francia
politica interna obiettivo della stabilizzazione fu raggiunto. Al governo dal’19 il centro-destra, attuò politica conservatrice che faceva ricadere il peso della ricostruzione sulle classi popolari.
1924: i radicali uniti ai socialisti in coalizione (cartello delle sinistre) guadagnano per breve tempo la maggioranza e nominano presidente del Consiglio il loro leader Edouard Herriot. Il governo dura poco anche a causa di una crisi finanziaria.
1926: il governo è assunto dal leader dei moderati Raymond Poincarè; in 3 anni stabilizzare il corso della moneta e a risanare il bilancio fiscale aumentando le tasse sui consumi popolari. C’è un boom economico ed un aumento della produzione.