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SITUAZIONI DIDATTICHE E COMPLESSITÀ, Morin - Coggle Diagram

- - - - partendo da ogni punto del triangolo si possono condurre delle analisi differenziate e si può definire, quindi, un sistema
        
        Un sistema forma un’entità organica, globale è organizzata. L’interazione organizzata degli elementi fa si che un sistema si comporti in modo diverso dalle sue parti
        
        I sistemi possono essere aperti o chiusi. Nel primo caso il sistema è in comunicazione con il suo ambiente: riceve degli input li elabora ed emette degli output; un sistema chiuso, invece, è isolato dall'ambiente e non permette l'entrata o l'uscita di nessun elemento.
        
        I sistemi possono essere anche lineari o non-lineari, deterministici o non-deterministici, causali o non-causali
        
        Un sistema è lineare quando risponde agli imputi ricevuti, non lineare invece quando non si comporta in modo regolare alla variazione dell’imput
        
        Quando non esiste linearità e le componenti sono strutturate a rete con collegamenti multipli e soggetti a feedback, allora il risultato è un nuovo comportamento
        
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        È causale quando la stessa causa produce uno stesso effetto, non causale quando può derivare da diverse situazioni che possono essere a-didattiche, didattiche o non didattiche
        
        È deterministico quando ha comportamenti prevedibili e il risultato è sempre determinato dalle condizioni precedenti, non è deterministico quando non è possibile prevedere il risultato
      - Discente
        
        Saperi
- - - - La scuola deve preparare dei soggetti competenti creando una didattica che deve essere personalizzata, inclusiva e sostenibile. Una didattica che voglia rispettare la complessità dei fenomeni deve affrontare un lavoro continuo di connessione tra elementi e dimensioni evitando da un lato di cadere nel caos e dall’altro di costruire uno schema descrittivo totalizzante che non lascia spazio all’iniziativa individuale
        
        Ogni docente ha una propria filosofia educativa e un proprio habitus, da cui deriva la scelta di specifici approcci e anche le modalità con cui gestire le situazioni didattiche.
        Molti elementi possono influenzare la progettazione del docente soprattutto le esperienze personali, tali elementi producono percorsi diversi in docenti diversi in quanto le scelte di ogni insegnante dipende dall’accoppiamento strutturale tra la propria struttura interna.
        
        Gli insegnanti non seguono in modo meccanico i programmi ministeriali, li trasformano in funzione delle loro esperienze, la loro conoscenza della materia , la loro interpretazione dei bisogni degli studenti.
        In relazione agli obbiettivi e ai programmi scolastici si può descrivere il lavoro curricolare degli insegnanti come un continuo susseguirsi tra le esigenze dei programmi e i vincoli della realtà del mestiere.