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Marcatori del miocardio - Coggle Diagram
Marcatori del miocardio
Sindrome coronarica acuta = dolore precordiale, sensazione di angoscia e di dolore imminente più o meno intensi.
Quando il pz si presenza con questa sintomatologia viene fatto l'ECG che risulta però essere alterato (sopraslivellamento del tratto ST) solo nel 10-20% dei pz con infarto del miocardio.
Per fare diagnosi di infarto del miocardio in assenza di alterazioni dell'ECG diventano fondamentali le analisi di laboratorio. Qualora sia presente l'alterazione elettrocardiografica le analisi di laboratorio hanno significato di conferma dell'ipotesi di infarto.
Quali sono?
Creatina fosfato-chinasi
- Catalizza il trasferimento del fosfato dalla creatina fosfato sull'ADP o dall'ATP sulla creatina. Si tratta di reazione reversibile, il senso in cui procede la reazione è determinato dal rapporto ADP/ATP.
- Dimero firmato da due subunità, M e B.
Tre isoforme
CK-BB = due catene di tipo brain, si trova nel cervello
CK.BM = una catena di tipo muscle ed una di tipo brain, specifica per il miocardio ma costituisce solo il 20% della CK cardiaa totale.
Due isoforme
- Tipo 1
- Tipo 2: usata come marcatore perchè aumenta molo rapidamente (entro 6H dall'infarto ) e nell'80% dei soggetti che hanno avuto infarto. Torna entro i limiti normali in 2/3 gg, il che ci permette di fare diagnosi di un eventuale secondfo infarto nei giorni che seguono al primo.
-
Mioglobina
- p50 = 3 mmHg
- Cede l'ossigeno nei tessuti (es. tessuto muscolare in attiva contrazione) in cui la pO2 è a lvl tali per cui l'Hb è già scarica.
- Aumenta entro un'ora e diminuisce entro le 24h poichè, avendo peso molecolare ridotto, viene filtrata con facilità dal rene.
Glicogeno fosforilasi isoenzima BB
- Demolisce il glicogeno
- Si trova sia nel muscolo che nel cervello ma l'isoforma cerebrale non passa la barriera emato-encefalica, quindi non ci interssa.
- Aumenta nel giro di poco tempo ma il suo dosaggio non è ancora diffuso.
Troponine
- Parte del complesso actomiosinico del muscolo cardiaco e scheletrico ma noi dosiamo le isoforme cardiache.
Troponina T
- Aumenta più rapidamente della troponina I
- Diminuisce nel giro di due settimane.
- Aumenta anche in condizioni di pericardite o di insufficienza renale cronica quando la capacità di filtrazione del rene diminuisce e si accumula nel sangue.
Utile soprattutto per diagnosticare infarto dopo alcuni giorni in cui si è verificato. Esempio del pz che ha un dolore non troppo intenso per cui lo sottovaluta ma si presenta cmq in ps nei gg successivi su consiglio dei parenti o di sua sponte.
Troponina I
Aumenta più lentamente rispetto dalla T e diminuisce nel giro di una settimana.
- Non aumenta in condizioni di insufficienza renale, probabilmente perchè è talmente piccola da passare il filtro renale anche quando la capacità filtrante è compromessa.
Lattico DH
- Marcatore aspecifico di necrosi cellulare, non molto interessante per la diagnosi di infarto del miocardio.
- Unico impiego: quando CK e mioglobina sono tornate già nella norma ma le troponine sono ancora alte si possono usare come marcatore di recidiva.
Infarto --> occlusione di un vaso --> mancata ossigenazione del tessuto a valle dell'occlusione --> cellule vanno in contro a necrosi --> cellule si rompono e liberano serie di molecole che vengono dosate nel sangue.
Il flusso ematico riprende più lentamente per cui i marcatori aumentano e diminuiscono in periodi più lunghi anche a parità di tessuto compromesso.
L'occlusione si risolve rapidamente ed il flusso ematico riprende in tempi brevi --> il tessuto lavaggio del tessuto necrotico e dei marcatori che aumentano rapidamente e diminuiscono altrettanto rapidamente perchè filtrati dal rene.
POCT = point of care testing
Permette dosaggio delle troponine sull'ambulanza assieme ad altri marcatori inerenti alla patologia cardiaca:
- NT-proBNP = frammento terminale di un peptide che è il precursore del peptide natriuretico cerebrale che viene prodotto in caso di scompenso cardiaco. Lo scompenso cardiaco può essere a sè stante o presentarsi qualora l'infarto pregiudichi abbondantemente la capacità contrattile del cuore.
- D-dimero: insieme ai frammenti del fibrinogeno sono indizio di tromboembolismo = trombi da qualche parte dell'organismo
-
Marcatori di ischemia
- Indagini che ci parlano di ischemia sono solo strumentali e anche piuttosto invasive, non abbiamo quindi un marcatore di laboratorio anche se sarebbe molto utile.
- Una delle metodiche per valutare la presenza di ischemia: prendere un campione di sangue del pz e vedere quanta albumina è in grado di legare rame. Se la quantità di albumina incapace di legare rame aumenta può esserci ischemia.
Albumina: proteina più abbondante nel siero e ricca di zone a varia polarità, quindi trasporta molte molecole attraverso l'organismo tra cui gli ioni rame.
Quando l'alluminio passa in una zona ipossica e con pH acido come una zona ischemica, viene danneggiata e rilascia il rame. Rame rilasciato è in grado di ridurre l'ossigeno producendo dei radicali liberi che danneggiano ulteriormente l'alluminio inducendo il rilascio di ulteriore rame --> meccanismo che si automantiene.
Marcatori di fibrosi miocardica
- Nel miocardio che ha ricevuto insulti multipli la maggior parte delle cellule contrattili viene sostituita da fibroblasti che riducono la contrattilità del muscolo.
- Galectina = lipoproteina prodotta da fibroblasti che stimola la deposizione di collagene. Se aumentata --> presenza di fibroblasti.
- Recettore solubile per IL33 --> liberato dalla superficie dei fibroblasti, inibisce l'azione fibrinolitica di IL33 facilitando la trasformazione fibroblasti del miocardio.