Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
COMPLESSITA' E DIDATTICA, L'ORGANIZZAZIONE TEMPORALE - Coggle…
COMPLESSITA' E DIDATTICA
la complessità richiede modelli interoretativi e operativi appropiati.
La complessità rimanda al ruolo dell'azione perché in essa si concretizza lo spazzio-tempo in cui interagiscono insegnamento e apprendimento
La complessità e le teorie dell'azione incidono sulla professionalita del docente, e l'importanza del contesto modifica il moodo di interpretare l'insegnamento. Chi insegna diviene un costruttore di strategie.
Essere professinisti è un processo per il quale alcuni elementi sono centrali, quali la relazione tra agire e conoscere propri delle teorie dell'azione e dell'enattivismo
MORIN
propone tre principi per descrivere i processi complessi
principio ricorsivo
(effetto-causa-effetto)
noi retroagiamo andando a lavorare sul sistema complesso,dobbiamo guardarlo enciclico.
la ricorsività dipende anch'essa dalla complessità del fare educativo.
la non riducibilità e non linearità dei processi mettono in evidenza la necessità di una continua messa in discussione del progetto generale nel contesto e nell'azione,nonchè la sua riorganizzazione in funzione degli eventi emersi.
nella realizzazione del percorso in classe il docente registra le modifiche che il contesto e gli eventi,emersi nell'azione,hanno prodotto sul progetto iniziale.Dopo l'azione il progetto diviene documentazione,ovvero sapere didattico,contribuendo alla progettazione di percorsi futuri.
molti autori,a partire da Shulman,sottolineano la complessità della documentazione e della trasformazione dell'esperienza.Molte delle riflessioni di Shulman derivano dalle sue ricerche,dalle quali emergono delle costatazioni.
GLI STUDI EFFETTUATI NEGLI ULTIMI ANNI.
1 more item...
principio ologrammatico
connette attività macro e micro.
evidenzia le regolarità e le differenze tra l'agire in contesto e il dispositivo in atto
il progetto generale con le sue finalità e i suoi obiettivi.
la complessità attuale della scuola,la necessità di operare su plurimifronti e con molteplici materiali impongono al docente di costruire fili rossi che cognughino il contingente,l'agire quotidiano e gli aspetti globali.
la presenza di elementi generali garantisce una coerenza che orienta lo studente e il processo di didattizzazione messo in atto dal docente.
Perrenoud afferma che l'habitus traspare dalle microregolazioni delle azioni e da esse è possibile avere indizi sulla filosofia educativa dell'insegnante e della sua professionalità.
questa osservazione suggerisce diverse dimensioni
la prima è sicuramente la differenza tra novizi ed esperti
la seconda la riflessione è relativa a cosa si intenda per macro e micro
ogni dimensione ha regole e caratteristiche proprie.La coerenza tra le varie dimensioni è un elemento che influisce sulla qualità globale.
riprendendo le indicazioni di Morin occorre comprendere cosa sia il "TUTTO CHE E' NELLA PARTE".
1 more item...
principio dialogico
(due logiche), attraverso il pensiero, bisogna far dialogare i vari approcci
bisogna mettere in dialogo senza riduzioni, ol fine non è taglare il punto di vista diverso, ma sintetizzare ed ognuno deve sostenere i suoi pareri, ovvero nel dialogo c'è un punto di sintesi che è il modo di mettere insieme le varie posizioni
il processo d'integrazione segue il principio dialogico. Shulman sottolinea l'importanza di disporre ricchi repertori che organizza in tre tipologie:
del curriculum, della rappresentazione, dell'istruzione
a questi repertori il docente attinge in modo ricorsivo egli preleva materiali e procedure in funzione del suo habitus e della sua filosofia educativa, del contesto.
il docente si basa su approcci e strategie d'insegamento. Il repertorio è abbastanza ricco ed include non solo le alternative convenzionali, come le lezioni frontali ma anche il cooperative learning, il reciprocal teaching, l'apprendimento per scoperta, lavorare per proggetti e svolgere attività esterni al setting della classe.
Nell'azione didattica il contesto impone la riorganizzazione del percorso predisposto.Nell'azione la regolazione avviene con scelte e interventi rapidi e immediati.Nell'azione intervengono fattori quali il coinvolgimento,l'entusiasmo,la capacità comunicativa con cui si espongono i contenuti,la vivacità con cui si discute e si interagisce.Questi elementi dipendono dal docente e dalla sua interpretazione e dal suo habitus tradizionale.
L'azione didattica in classe ha molti aspetti cruciali della pedagogia:organizzare e gestire la classe,spiegare in modo chiaro,assegnare e controllare i lavori e interagire in modo efficace con domande,ascolto,risposte e reazioni con elogi e con critiche costruttive.
1 more item...
L'ORGANIZZAZIONE TEMPORALE
Nell'arco della giornata e della settimana non tutte le ore sono uguali.
Il lunedì e il sabato sono giorni in cui è difficile riprendere dopo il weekend e già si assapora la pausa vicina.
Avere 2 ore consecutive permette di andare in laboratorio e organizzare attività di gruppo,in mancanza di laboratori è sempre possibile attuare strategie laboratoriali in classe.
IL FEELING CON LA CLASSE
Non tutte le classi sono uguali. E non solo da un punto di vista cognitivo o disciplinare,ogni classe è un soggetto complesso e non una sommatoria di individui.
con alcune classi si stabilisce subito un feeling
con altre il dialogo è più difficile
GLI EVENTI
Gli eventi che incidono sulla vita della classe sono molti.L'adesione ad un progetto,la programmazione di attività trasversali,attività laboratoriali,scioperi finalizzati ad acquisire capacità applicative.
LA COMUNITA' DEGLI INSEGNANTI DELLA CLASSE
Ogni consiglio di classe ha un proprio stile e ogni docente è influenzato dalle modalità operative del gruppo dei colleghi.Dallo stile del consiglio di classe dipendono i comportamenti accettati e quelli proibiti,le regole di convivenza per il loro rispetto,le modalità di studio,le abitudini
Le pratiche operative di ogni collega influenzano il lavoro degli altri,in relazione alla valutazione,programmazione di attività ecc...
LA DIRIGENZA
Si intendono il preside o il dirigente come si direbbe oggi,il consiglio di istituto e gli altri organi collegiali.
Le scelte del dirigente e degli organi collegiali possono incidere sull'organizzazione e sulle scelte di ogni singolo docente.