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SITUAZIONI DIDATTICHE E COMPLESSITA' - Coggle Diagram
SITUAZIONI DIDATTICHE E COMPLESSITA'
insieme di relazioni
con lo scopo di far si che gli studenti apprendano, stabilite in
modo esplicito o implicito
tra
l'allievo
gli elementi al contorno
l'insegnante
in cui è possibile evidenziare dei
nuclei
modalità di insegnamento
modalità di apprendimento
docente
interagiscono tra loro attraverso
azioni e reazioni
relative agli eventi che si generano nella
situazione didattica
a seconda delle diverse interazioni
tra le componenti si possono sviluppare
analisi differenziate
i saperi
studente
una situazione didattica può essere considerata un
sistema complesso
aperto
in quanto non è chiusa in se stessa e non è autoreferenziale (gli attori interagiscono e possono interagire con l'esterno)
dinamico
in quanto non tende ad una stabilizzazione, ma è costantemente in una tensione regolativa fra decisioni e conseguenti cambiamenti
Un
sistema
forma
un entità organica
,
globale, organizzata
: togliendone una parte ne modifichiamo la natura e le funzionalità. Le parti devono mostrare un'architettura interna, un'organizzazione. L'interazione organizzata degli elementi fa sì che un sistema si comporti in modo diverso dalle sue parti.
un sistema è caratterizzato da
Linearità- Non linearità
Non linearità
: anche variando in modo regolare gli input, l'output può comportarsi in modo non regolare e non proporzionale alla variazione dell'input
Linearità
: un sistema lineare risponde in modo direttamente proporzionale agli input ricevuti
Causalità- Non causalità
Non causalità
: se non si conosce la causa non si può prevedere alcun effetto
Causalità
: la causa è ciò che produce inevitabilmente l'effetto, quindi gli effetti conoscendo la causa sono prevedibili
Determinismo - Non determinismo
Determinismo
: un sistema ha un comportamento determinato da ciò che è passato, e che determina quello futuro
Non determinismo
: ha un comportamento indeterminato da ciò che è passato
un sistema può essere
Chiuso
: completamente isolato dall'ambiente che lo circonda, non entra nulla e non esce nulla. Di
natura puramente teorica
, sono usati soprattutto in matematica e fisica per studiare determinati fenomeni in alcune situazioni
Aperto
: è in comunicazione con il suo ambiente attraverso dei flussi (i flussi possono essere di natura materiale, energetica o possono essere in formazioni); riceve degli input in entrata, li elabora e successivamente emette degli output
Sistema complesso:
presenza di feedback positivi e negativi
è un sistema aperto
interazioni non lineari e non deterministiche, non causali tra gli elementi
è un sistema dinamico: non è statico e immobile; reagisce agli stimoli ambientali; e può evolvere, spesso adattandosi all'ambiente
ha una struttura di rete
genera comportamenti emergenti
alto numero di elementi
una situazione didattica, come moltitudine di sistemi studente- docente - sapere
è un sistema complesso e non solo complicato
complesso
: un sistema complesso può essere analizzato e studiato nella sua interezza
complicato
: un sistema complicato può essere ridotto alle sue parti e studiato attraverso esse e poi ricomposto
La complessità è connessa alla non-casualità, non-linearità e non-determinismo,
Morin
in Le Method, fornisce il suo pensiero sulla complessità che si presenta come un
edificio a più piani
il secondo piano mette a disposizione gli strumenti necessari per una teoria dell'autorganizzazione dei sistemi
Morin aggiunge un suo piano con alcuni suoi elementi
principio ricorsivo
non c'è distinzione tra causa ed effetto, l'effetto si rivela causa a sua volta e ciascun effetto è contemporaneamente prodotto e produttore di ciò che lo produce
principio ologrammatico
L'ologramma è un'immagine fisica le cui qualità dipendono dal fatto che ogni suo punto contiene quasi tutta l'informazione dell'insieme che l'immagine rappresenta. Cio è vero anche nei sistemi sociali, ovvero la società entra in noi, ciascun individuo è un piccolo mondo. Non solo la parte è nel tutto ma è il tutto nella parte ( superamento visione riduzionistica, che vede solo la parte, e visione olistica , che vede solo il tutto)
principio dialogico
due principi sono connessi in un'unità senza che con ciò la dualità si dissolva nell'unità
la base è costituita dalla teoria dell'informazione, dalla cibernetica e dalla teoria dei sistemi, che conducono a una teoria dell'organizzazione
Una didattica che voglia rispettare la complessità dei fenomeni deve affrontare un lavoro continuo di
connessione tra elementi e dimensioni
, evitando da un lato di cadere nel caos e dall'altro di costruire uno schema totalizzante che non lascia spazio all'iniziativa individiduale
Non esistono da una parte l'individuo e dall'altra la squadra, i due processi sono
inseparabili e interdipendenti
. La squadra è prodotta dalle interazioni tra gli individui che la costituiscono, la stessa squadra come un tutto retroagisce per produrre gli individui attraverso l'informazione, i vissuti e le relazioni.
In questo processo ricorsivo ,
gli effetti e i prodotti sono necessari al processo che li genera e il prodotto è il produttore di ciò che lo produce
La definizione del sistema vivente come autopoietico ci permette di uscire dalla vecchia dicotomia sistema aperto-chiuso, e dall'illusione del controllo, all'interno di una realtà che non appare più data una volta per tutte. I sistemi autopoietici sono:
sono chiusi dal punto dell'organizzazione in quanto si autoproducono e non sono caratterizzabili in termini di relazioni "imput-output"
sono sistemi aperti in quanto il loro comportamento è influenzato dalle perturbazioni dell'ambiente che non determina però la loro identità. E' la chiusura organizzazionale del sistema che corrisponde al suo dominio cognitivo, che stabilisce l'ambito delle interazioni possibili e che determina il significato da attribuire agli stimoli esterni rispetto alla sua evoluzione
La formazione deve fornire al soggetto la capacità di fronteggiare la problematicità del mondo
Nella società che viviamo il soggetto si fa costruttore di senso attraverso la capacità di costruire legami forti tra la molteplicità e frammentarietà di stimoli che riceve, facendosi capace di cogliere le traiettorie profonde che attraversano i frammenti