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La resistenza dei partigiani
Cos'è la resistenza?
fu una guerra civile e patriottica di liberazione nazionale dallo straniero, che unì comunisti, liberali, azionisti, democratici cristiani e anche monarchici
Il distacco progressivo tra la popolazione e il fascismo
Le difficoltà della vita quotidiana avevano completato il distacco tra i fascisti e la grande maggioranza della popolazione. Il tenore di vita si ridusse drasticamente per gli operai e gli impiegati, ma calò anche per molti gruppi di borghesi, per i quali la sopravvivenza fu possibile grazie alla continua erosione dei risparmi e alla vendita di oggetti preziosi.
Il 1942: uno spartiacque
Il 1942 può essere perciò considerato una data fortemente periodizzante nella Storia d’Italia, il vero spartiacque tra la prima e la seconda metà del secolo, il momento in cui gli Italiani, nella loro grande maggioranza, uscirono definitivamente dall’ubriacatura della guerra.
La distruzione del residuo consenso al fascismo
distruggere porti, stazioni ferroviarie e aeroporti, mirava a far accrescere lo smarrimento negli Italiani e a contribuire, in tal modo, al completamento della distruzione del residuo consenso al fascismo
Lo sciopero degli operai della FIAT di Torino, 5 marzo 1943
Il 5 marzo 1943, all’interno degli stabilimenti della Fiat Mirafiori di Torino prese piede uno sciopero generale degli operai, che in poco tempo si allargò a tutta la città e poi, nei giorni successivi, dal Piemonte raggiunse la vicina Lombardia.
Il re decide di abbandonare Mussolini
Tra l’attacco aereo su Roma e la decisione definitiva di abbandonare Mussolini, passarono solo alcune ore. La mattina del 25 luglio, Mussolini si recò a Palazzo Venezia perché convocato dal re. Non credeva che Vittorio Emanuele III lo avrebbe abbandonato
Un'Italia divisa: il Regno del Sud e la Repubblica Sociale Italiana
Dopo l’8 settembre del 1943, l’Italia rimase separata in due distinte zone geografiche: il cosiddetto “Regno del Sud”, dove esisteva il governo costituzionalmente legittimo con a capo Badoglio e la Repubblica Sociale Italiana (RSI) o Repubblica di Salò (1943-1945), capeggiata da Mussolini e sostenuta dai nazi-fascisti.
L'8 ottobre 1943, si costituì con 170 soldati volontari il Battaglione Gramsci, che si unì all'Esercito Albanese di Liberazione Nazionale. I primi duri scontri con i Tedeschi decimarono il Battaglione Gramsci ma i 40 sopravvissuti si rifugiarono sulle montagne. La formazione partigiana divenne una Brigata ed operò fino alla completa liberazione dell'Albania.
Le Quattro giornate di Napoli
Nell’Italia meridionale gli scontri isolati di alcuni reparti dell’esercito tedesco in ritirata non avevano avuto i caratteri di una vera e propria Resistenza. Tuttavia, fu esemplare, a questo riguardo, l’episodio delle Quattro Giornate di Napoli
Resistenza passiva
a quasi un mese esatto dagli avvenimenti dell’8 settembre, il 5 ottobre «l’Unità» titolava: «Guerra contro l’aggressione nazista. Guerra civile contro i fascisti suoi alleati; lotta politica contro le forze reazionarie». Da quel momento in poi, la resistenza passiva si armò di pistole e fucili
Le Brigate partigiane
Mazzini
Giustizia e Libertà
Matteotti
Gruppi di Azione Patriottica
Garibaldi
Squadre di Azione patriottica