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Machiavelli - Coggle Diagram
Machiavelli
LA VITA
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Dopo la morte di Savonarola diviene segretario della Seconda cancelleria della Repubblica fiorentina, guidata da Pier Soderini
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Nel 1512 viene accusato di congiura e esiliato, e si potrà dedicare alla scrittura di:
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IL PRINCIPE
Scritto nel 1513. Successivamente venne aggiunta una dedica a Lorenzo de Medici. è un'opera di trattatistica politica, in cui si parla delle Specula Principis (virtù morali del principe). Lui parla dei mezzi utili al principe per rimanere al potere.
Struttura e contenuti
è un'opera breve e concisa, divisa in 26 capitoli, con il titolo in latino. La materia è divisa in diverse sezioni
Capitolo I-VII
Parlano dei tipi di principati, ereditari e nuovi (a loro volta suddivisi in misti e nuovi del tutto).
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Capitolo VIII
parla di coloro che giungono al principato con scelleratezze.
Distingue in crudeltà bene esercitata, usata per assoluta necessità, e crudeltà male esercitata, che cresce nel tempo anzichè diminuire.
Capitolo IX
Parla dei principati civili, principe che ottiene il potere dai suoi cittadini.
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Capitoli XII-XIV
Parla delle milizie, giudicando negativamente l'uso delle forze mercenarie che combattono solo per il denaro. Per lui inoltre le milizie sono fondamento dello stato.
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Capitoli XV-XVIII
Modi di comportarsi del principe con i sudditi e con gli amici. Sostiene che un principe può avere un comportamento anche non moralmente giusto. Deve saper essere sia bestia che uomo.
Nei capitoli successivi affronta le cause della crisi del 1494.
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Capitolo XXV
Parla del rapporto tra virtù e fortuna e quindi la capacità del politico di porre dei limiti ai cambiamenti della fortuna.
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Capitolo XXVI
c'è l'esortazione ad un principe nuovo, che sappia porsi a capo del popolo italiano e liberare l'italia dai "barbari".
Termina il capitolo con una frase che cita Francesco Petrarca.
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La lingua e lo stile
Non è presente la scrittura retorica, ma piuttosto una prosa di pensiero. Utilizza una violenta espressività che si distacca dal linguaggio di Bembo. Ciò lo rende l'autore del linguaggio moderno della prosa scientifica.
LA MANDRAGOLA
I modelli
L'opera prende esempio da:
Classici di Plauto e Terenzio
Commedie di Ariosto e di Bernardo Dovizi da Bibbiena
Personaggi di Boccaccio
La trama
Callimaco si innamora della bella Lucrezia, moglie dello sciocco Nicia. Si confida con Ligurio, che decide di fare una beffa ai danni di Nicia, tramite un'erba mandragola. Nicia viene ucciso e Callimaco si propone alla donna. Nel finale viene narrata la notte dal punto di vista dei diversi personaggi.
Caratteri e lingua
ha una sapienza psicologica e drammaturgica e un'abilità linguistica elevata con cui l'autore descrive i personaggi. è inoltre presente una differenziazione linguistica in base al personaggio narrante
I DISCORSI
Concezione dell'uomo
è una concezione naturalistica. C'è l'idea che l'uomo sia un fenomeno di natura di cui i comportamenti non mutano nel tempo. Nel proemio dei discorsi dice che l'imitazione degli antichi era costante ai suoi tempi. Quindi dovevano riprendere anche le loro teorie politiche. Per Machiavelli però il fine non giustifica i mezzi.
Il tema
Nascita, sviluppo, decadenza e rinascita degli stati. L'interesse è sulla politica del presente, su cui prevale l'orientamento repubblicano.
Titolo
è un insieme di riflessioni che prendono spunto dal testo liviano senza trascurare gli apporti di altri testi storici.
La struttura
é diviso in 3 libri:
Primo libro: politica interna: leggi, religione, magistrature e orientamento dello stato.
Secondo libro: politica estera: ordinamento militare
Terzo libro: azioni di personaggi famosi: guerra, milizie.