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Ovidio - Coggle Diagram
Ovidio
Sulmona 43 a.C.
vive la maggior parte della sua vita a Roma
8 d.C. Ovidio viene relegato a Tomi per volere di Augusto
RELEGATIO
La pena a cui erano sottoposti i colpevoli di determinati crimini come l'adulterio, lo stupro, l'omicidio preterintenzionale.
La pena consisteva nell'allontanamento temporaneo del soggetto in un luogo isolato o in un'isola, senza la perdita dello status di cittadino romano.
A differenza dell'esilio, esso non prevedeva la confisca dei beni e la perdita permanente dei diritti civili. Il provvedimento aveva di solito una durata limitata nel tempo: il condannato, ricevuto il perdono, poteva far ritorno a Roma.
Speranza di avere un posto dove tornare
Ovidio non otterrà mai il perdono né da parte di Augusto né da parte del suo successore morendo così a Tomi in totale solitudine nel 18 d.C.
Chiederà il perdono di Augusto riconoscendosi
DUO CRIMINA
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Sarà il tema centrale di alcune delle sue lettere e dell'opera i
TRISTIA
1^ libro: Ovidio invita il libro ad andare a Roma per far sapere a tutti che è vivo ma non salvo.
Senza di me - ma non sono geloso - andrai, piccolo libro, a Roma: ahimè, che non è permesso andarvi al tuo padrone. Va', ma disadorno, come si addice al libro di un esiliato. Infelice, metti l'abito che si conviene a questo mio tempo!
3^ libro: Ovidio ci descrive la sera della sua partenza da casa
Quando mi si presenta la visione tristissima di quella notte in cui vissi le ultime mie ore in Roma, quando ripenso alla notte in cui lasciai tante cose a me care, tuttora dai miei occhi scendono le lacrime. [...] Ero stordito non diversamente da chi, colpito dal fulmine di Giove, è rimasto in vita e non sa lui stesso di essere vivo.
A causa di un comportamento non consono con la nipote di Augusto (Giulia)
Produzione letteraria
AMORES
Ovidio racconta la sua storia d'amore con Corinna, una donna romana sposata e di una classe sociale inferiore. L'amore che ci viene raccontato è un amore adulterino, erotico, passionale, carnale, licenzioso e lussurioso
L'uomo nel rapporto non è padrone della donna
Ovidio è succube della donna
"Quest'amore è una milizia"
Ovidio si sente un soldato sempre pronto a combattere per la donna che è infedele
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HEROIDES
Ovidio rappresenta nella dimensione quotidiana ed umana, attraverso uno scambio di lettere, alcuni personaggi mitologici
ARS AMATORIA
Ovidio si mette nella condizione di
precettor amoris
, in grado di insegnare ai discepoli come amare attraverso delle regole teoriche e pratiche.
METAMORFOSI
Ovidio racconta del cambiamento fisico ed interiore di Giove, il quale mutava il suo aspetto per conquistare svariate donne umane e/o divine nascondendosi alla moglie Giunone
FASTI
Ovidio si propone di indagare e rivisitare tutti i riti, le festività e le consuetudini, tipiche del costume e dell'uomo romano, che, al suo tempo, si praticavano senza ormai conoscerne l'esatta origine o valenza.