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PATOLOGIE DEI VASI VENOSI (1) - Coggle Diagram
PATOLOGIE DEI
VASI VENOSI (1)
nell'antichità
le prime notizie storiche di patologia vascolare venose e sulle ulcere venose sono contenute nel papiro di Ebers (1550 a.C.) e nei bassorilievi rinvenuti in Asia Minore
suggestivo è il quadro di San Bernardino (Napoli) ove il santo cura con un bendaggio una ulcera venosa di un sofferente
la circolazione venosa è ubiquitaria, cioè, vasi venosi si trovano in ogni organo e tessuto del corpo umano. La loro funzione, fatto salvo per le vene polmonari (che portano sangue ossigenato) è quella di trasportare il sangue ricco di anidride carbonica dalla periferia al centro perché possa scambiare la CO2 con l’O2 ed essere reimmesso in circolo attraverso le arterie
fanno eccezione a quanto detto le vene del circolo portale che conducono sostanze assorbite dall’intestino al fegato perché vengano elaborate e detossicate dei materiali di scarto
Il principali processi patologici che interessano il sistema venoso sono:
TROMBOSI VENOSA
INSUFFICIENZA VENOSA
VARICI DEGLI ARTI INFERIORI
trombosi
venosa
profonda
la malattia tromboembolica venosa (TEV) è costituita da più manifestazioni cliniche:
Trombosi Venosa
Embolia Polmonare
il trombo venoso è costituito da un coagulo intravascolare che può occludere parzialmente o totalmente i vasi venosi
l’ostruzione o occlusione trombotica di una vena del sistema venoso profondo generalmente si localizza a livello degli arti inferiori al di sotto del ginocchio (TVP distale), ma può interessare anche il sistema venoso al di sopra di tale livello (TVP prossimale) ed estendersi alle vene iliache (le vene profonde del bacino) e alla vena cava
trombosi più rare sono localizzate al circolo splancnico e mesenterico
eziologia e
patogenesi
la malattia tromboembolica venosa (TEV) così come tutti le manifestazioni trombotiche devono il loro primum movens a 3 fattori di rischio descritti da Rudolph Virchow, essi sono:
1) stasi ematica
2) lesioni endoteliali
3) stati di ipercoagulabilità
fattori di
rischio
Transitori
immobilizzazione
chirurgia o traumi maggiori
gravidanza e puerperio
contraccettivi orali o terapia ormonale sostitutiva
Persistenti
ereditari-genetici
deficit di ATIII, proteina C e proteina S
iper-omocisteinemia
FV Leiden
Protrombina: variante G20210A
acquisiti
età
neoplasie
sindrome da anticorpi anti-antifosfolipidi
storia di Tromboembolismo venoso
misti o con ruolo incerto
IperHCy
elevati: FVIII, FIX, FXI, TAFI
APCR senza FV Leiden
diagnosi
clinica
bassa sensibilità e specificità
dolore spontaneo o provocato dallo stiramento dei muscoli (dolorabilità alla pressione lungo la distribuzione delle vene profonde dell’arto o segno di Bauer, dolorabilità alla flessione dorso-plantare del piede o segno di Homans)
dolore alla pianta del piede o al cavo popliteo
rubor
cianosi
calor
aumento della circonferenza dell’arto per edema franco
sviluppo tardivo di circoli collaterali
quadro clinico di phlegmasia alba o coerulea dolens
strumentale
Eco-color-doppler venoso
lo studio Eco-color-doppler nella trombosi venosa profonda è un esame specialistico che possiede un'eccellente specificità ed un’elevata sensibilità con un ridotto numero di falsi negativi
possiede alcuni limiti nello studio dei vasi iliaci
fornisce segni diretti con evidenza del trombo all'interno del vaso venoso e delle sue caratteristiche
flebografia
esame invasivo (necessita della puntura dei una vena periferica) da prendere in considerazione in un ridotto numero di pazienti nei seguenti casi:
se si sospettano Anomalie anatomiche
nello studio delle Malformazioni venose
in previsione dell’intervento chirurgico
in previsione del posizionamento di un filtro cavale o in corso di trattamento endovascolare
ha controindicazioni legate alla somministrazione del mezzo di contrasto come, ad es., per i pazienti affetti da insufficienza renale
angioTAC/angioTC
l'angio TAC (NO Eco-color-doppler) nella trombosi venosa profonda è un esame di 2° livello che per la caratteristiche di multiplanarità (studio su molti piani anatomici) possiede un'ottima risoluzione nello studio di VCI e vene ilaiche, la possibilità di ricostruzione in 3D e un'ottima sensibilità nello studio di patologie concomitanti (compressioni ab estrinseco, neoplasie)
ha controindicazioni legate alla somministrazione del mezzo di contrasto come, ad es., per i pazienti affetti da insufficienza renale
terapia
il trattamento della Trombosi Venosa Profonda è:
medico
mediante la somministrazioni di anticoagulanti
la terapia anticoagulante può essere somministrata mediante via parenterale (iniezioni) e per os (via orale)
il farmaco che viene somministrato per via iniettiva è l’
eparina
: per
via endovenosa
(in acuto) l’eparina non frazionata che possiede una pronta ed importante azione sulla cascata coagulativa,
per via sottocutanea
l’eparina frazionata o eparina a basso peso molecolare
l’eparina è una molecola ad elevato peso molecolare, un glisaminoglicano
i farmaci che vengono somministrati per os prendono il nome di
anticoagulanti orali
e sono di due categorie:
1) gli antagonisti della
vitamina K
2) I
NAO
(nuovi anticoagulanti orali) che agiscono sui fattori della coagulazione (Xa)
compressivo
mediante l’uso delle calze elastiche
terapia
elastocompressiva
(calze o bende)
dispositivi denominati
ortesi
, perché la loro azione consiste nel sostenere e rinforzare una parte del corpo umano e non nel sostituirsi ad essa
l'azione del dispositivo si basa su un principio meccanico. La pressione è maggiore a livello della caviglia (sopra il margine tibiale e il tendine di Achille) e decresce man mano che risale lungo la gamba (la pressione è minore sulla faccia laterale della gamba). Dietro le caviglie, la pressione è assente in quanto l'indumento non è a contatto con la pelle
la pressione è determinata dalla forza del ritorno elastico delle calze e dalla forma dell'arto. La pressione esercitata sull'arto dipende dalla curvatura della superficie in un determinato punto (legge di Laplace)
il dispositivo compressivo deve esercitare una contro-pressione comprimendo l'arto con una pressione graduata
favorisce il ritorno venoso, riduce la pressione venosa, previene la stasi venosa e il deterioramento delle pareti venose e dona un efficace sollievo a gambe dolenti e pesanti aiutando il corpo a far risalire il sangue lungo la gamba contro la forza di gravità
questo trattamento viene prescritto da un medico per trattare flebite, trombosi, per la post-terapia dopo chirurgia, scleroterapia, forme di trattamento delle vene varicose e per dare sollievo in tutte le condizioni di malattia venosa cronica (pesantezza alle gambe, vene varicose, edemi, ulcere alle gambe). Può essere prescritto anche per prevenire problemi venosi durante la gravidanza e in caso di lunghi viaggi
se non sussistono controindicazioni (ad es. insufficienza arteriosa severa) si possono acquistare calze compressive di pressione inferiore senza alcuna prescrizione medica
in base alla patologia, si può applicare una terapia compressiva medica di diverse forme: gambaletti, calze, collant o bende
embolia polmonare/
malattia tromboembolica
complicanza più temibile, e potenzialmente fatale, della trombosi venosa degli arti inferiori
patologia legata alla formazione di trombi nelle vene della grande circolazione e alla conseguente embolizzazione nelle arterie polmonari
in alcuni casi (rari) l’embolo di grosse dimensioni si arresta in corrispondenza del tronco polmonare e determina il decesso immediato del paziente per scompenso acuto destro e dissociazione elettromeccanica