CAPITOLO 5
La digitalizzazione dei media analogici

Musica

Il settore musicale si è adattato velocemente ai nuovi modelli produttivi, distributivi e di consumo dei media digitali.


Oggi per musica digitale si intendono i brani sonori in formato compresso, definito MP3.

Stampa

Cinema

Fotografia

Televisione

Radio

1979: Compact Disc, riproduttore musicale basato sulla tecnologia laser, capace di leggere un disco ottico contenente un segnale codificato in formato digitale.

Le major discografiche non adottarono il formato MP3, perché temevano che potesse favorire la pirateria musicale.

Napster, primo software di file sharing diffuso nel 1999, a scopo non commerciale da uno studente universitario americano - venne chiuso per violazione di copyright un anno e mezzo dopo

iPod: introdotto dalla Apple nell’inverno del 2001.
iTunes Store: piattaforma pensata per distribuire musica digitale online - 99c a canzone

Diffusione di software di file-sharing dei sistemi peer-to-peer, diminuiti per via dei controlli e per la nascita di Youtube (2005)

Streaming musicale: sostenuto economicamente tramite abbonamento e in parte di pubblicità - Pandora e Spotiy che sono forme di convergenza tra il broadcasting radiofonico, lo streaming, il file-sharing e la condivisione dei gusti dei social network

Le 4 fasi della digitalizzazione della stampa:

  1. Anni '60/'70, diffusione dei primi computer capaci di scrivere ed immagazzinare testi.
  2. Anni 70: creazione dei primi sistemi di archiviazione digitale dei testi, sistemi grandi, molto costosi, che si diffusero all'interno delle aziende.
  3. Anni '90/2000: l'integrazione di scrittura e lettura con la rete internet. Nel 1993 fu creato il formato pdf (portable document format) che divenne lo standard elettronico e nascita dei **blog
  4. Primo decennio degli anni 2000: convergenza tra forme tradizionali di stampa e dispositivi digitali, tentativo di superare la carta stampata, sostituito da devices digitali come tablet, ebook e smartphone - KIndle, Kobo, Ipad, Bernes, Nobles

I giornali quotidiani furono tra i primi media tradizionali a sbarcare sulla rete come il New York Times nel 1996

La crisi di lettori della carta stampata si manifesta a partire dalla seconda metà degli anni 2000

La digitalizzazione ha coinvolto la sfera produttiva, grazie all'evoluzione degli effetti speciali digitali nel 1977

Pixar Animation Studios: prima azienda a produrre un intero film (Toy Story) con tecniche digitali, venduta a Steve Jobs nel 1986 -- creazione del Pixart Image Computer, computer professionale per la modellazione 3D

Le pellicole stampate erano esemplari limitati e venivano fatte viaggiare tramite corriere (sistema costoso e lento) ma nell'ultimo decennio si è puntato ad un sistema di distribuzione digitale su supporti portatili.

Dalla seconda metà degli anni '90 si diffondono i primi software di editing e montaggio video, Adobe Premiere, disponibile per sistemi Apple nel 1991 e per sistemi Windows dal 1993, nel 1999 viene distribuito da MIcrosoft il software Movie Maker

Nel 2010 la multinazionale del noleggio cinematografico blockbuster, nata nel 1985, è stata costretta al fallimento a causa del restringimento del mercato del noleggio dei film.

Con lo sviluppo di nuove tecnologie, si è anche aumentata la pirateria online

Prima metà anni 2000: i network per il file sharing si sono moltiplicati, fu decisivo la diffusione di un codec, software di codifica del formato video chiamato DivX e poi evoluto nella sua versione opensource Xvid

Cyber lockers: piattaforme che conservano film caricati dagli utenti sui server

l più noto deposito online di pirateria, fu Megavideo, servizio creato nel 2005 e chiuso nel 2012 per violazione delle normative di copyright

1970: Creazione di Paint (Xerox Park, Palo Alto), primo sistema informatico dedicato alle elaborazioni di grafiche

1975: Kodak realizzò un modello non commercializzato, capace di registrare immagini in bianco e nero con una risoluzione di 100x100 pixel

1980: Canon produce un modello costoso che salvava immagini su floppy disk

1992: prime macchine fotografiche non professionali con file jpeg
1999: prima macchina fotografica digitale reflex Nikon

Creazione di Adobe Photoshop e massiccio utilizzo del ritocco digitale attraverso giornalismo e pubblicità

Iper-fotografia: modello di comunicazione fotografica sempre più collegato con le logiche di altri media digitali

Canon e Nikon: aziende che riuscirono a migliorarsi attraverso il digitale

Kodak: fondata nel 1888 da Gearge Eastman, divenne il principale produttore di pellicole fotografiche fino agli anni ‘70 del ‘900.
2012: arrivata al fallimento, vendette i suoi brevetti

2005: nascono i primi cellulari dotati di macchine fotografiche

  1. Dispositivi portatili con obiettivi → ha reso necessari spazi virtuali condivisi in cui depositare le immagini e ha favorito la rinascita del ruolo sociale delle fotografie
  2. Diffusione delle connessioni a banda larga → le applicazioni fotografiche legate alla rete internet si sono sviluppate in parallelo al successo del blog

1990: evoluzione degli assetti proprietari nel settore televisivo in direzione della cosiddetta convergenza dei media

La digitalizzazione del segnale di broadcasting analogico

Televisore come dispositivo tecnico digitale, con vari accessori digitali;

La traduzione delle forme culturali televisive all'interno dei modelli e logiche online

Nuove forme di consumo che integrano i contenuti televisivi e quelli della rete internet

Youtube ha scelto di usare una terminologia televisiva per descriversi, come il termine “canali

2007: nascono servizi di streaming a pagamento come Hulu

Il successo di molte serie televisive dipende dal momento del loro consumo televisivo e soprattutto dal modo in cui i contenuti tv vengono raccolti e rielaborati dai fan

Secondo Jenkins e Ford, nella televisione e nelle industrie in generale, si sta affermando un modello di circolazione dei contenuti di tipo “misto” dove l'offerta dall'alto si completa con i metodi di condivisione dal basso

è diventata uno strumento centrale nella costruzione delle masse politiche, sia nei paesi democratici che in quelli totalitari

Processo di digitalizzazione della radio:

  1. 1980: digitalizzazione del tradizionale sistema di radiofonia
  2. Integrazione della radio nei modelli di comunicazione di internet

Ragioni dell'insuccesso della radio digitale:

  1. Economia e Politica: televisione ritenuto come media più rilveante
  2. Tecnica: miglioramenti come qualità migliore e con il collegamento satellitare si raggiungono luoghi lontani
  3. Cultura: la televisione occupa il ruolo principale nella vita familiare
  4. Ha un ruolo periferico nella geografia domestica, proprio spazio di consumo all'interno dell'automobile

La digitalizzazione non si presenta come un processo lineare scontato, ma dipende dall'interesse oscillante dei fattori politici ed economici, nonché dagli usi e dalle pratiche della vita quotidiana

La contaminazione tra radio e internet è precorritrice di nuovi modelli di trasmissione e consumo dei contenuti sonori

1993: Internet Talk Radio creata da Carl Malamud con il programma Geek of the Week

L'esplosione del fenomeno della web radio, provocò la diffusione di RealAudio Player, software che permetteva di accedere, con buona qualità, allo streaming audio

Necessità politiche: tra 2001 e 2003 nasce Radio Gap, in occasione del G8 di Genova come piattaforma alternativa al movimento No-Global

Podcast: contenuti audio distribuiti tramite un sistema ibrido di broadcasting on demand, con una griglia di programmi su base giornaliera e settimanale

John Thompson: pensa che la simultaineità è la forza del broadcasting

I costi e i tempi richiesti nella produzione, distribuzione e consumo sono inferiori rispetto al passato, l'offerta di contenuti è più ampia e diversificata. La digitalizzazione sembra aver fatto fare ai vecchi media analogici un salto politico, economico, tecnologico e culturale, creando una rottura e una rivoluzione.