Il generico “lui” (he) solleva esa6amente gli stessi problemi, con problemi ancora più impegna1vi quando gli scri6ori vogliono evitarlo. I tenta1vi di risolvere il problema introducendo un nuovo pronome epicene (neutro rispe6o al genere) possono essere ricondoH al dicio6esimo secolo quando i gramma1ci non erano preoccupa1 dell'invisibilità delle donne causata dal lui generico, ma dalle inefficienze gramma1cali e dalle confusioni di genere e numero che hacausato. Dal dicio6esimo secolo sono sta1 propos1 più di o6anta pronomi bisessuali, inclusi tey, thon, et, ip, ou, co, per, ne e hiser.
Sebbene i generici sopravvivano in alcuni inglesi del circolo esterno, ci sono prove che giornali, riviste, giornali e libri in paesi come gli Sta1 Uni1, la Gran Bretagna e la Nuova Zelanda sono sempre più consapevoli degli a6eggiamen1 nei confron1 dell'uso dei (cosiddeH) generici lui e l'uomo e gli scri6ori u1lizzano una varietà di strategie per evitare ques1 termini. Uno studio americano su un'ampia gamma di riviste e giornali ha rilevato un dras1co calo nell'uso di moduli generici da dodici a qua6ro per 5000 parole tra il 1971 e il 1979.
Alcuni scri6ori ado6ano la strategia di usare lui e lei in capitoli alterna1 o anche in paragrafi alterna1vi. Altri la usano costantemente come un generico "per uniformare le cose" o aHrare l'a6enzione sulle implicazioni sessiste dell'uso di lui. Il generico “loro” è di gran lunga la soluzione più diffusa, è oggigiorno il pronome generico più sen1to nel discorso informale, e si sta diffondendo anche in contes1 più formali. Tu6avia, il suo u1lizzo non è sempre privo di problemi, come illustrato nell'esempio seguente
Le categorie linguis1che sono una fonte di prova sui valori di una cultura. Le categorie discusse in questa sezione
indicano il punto di vista della società sulle donne in molte comunità di lingua inglese. Una volta che ques3 pun3 di vista sono codifica3, ci vuole tempo e impegno considerevoli per modificare la lingua, anche quando gli a6eggiamen1 sociali stanno cambiando.
Le linee guida e persino la legislazione che impone alle persone di usare un linguaggio non sessista sicuramente aiutano, ma la maggior parte dei cambiamen1 richiede molto tempo per diventare la nuova norma.
Gli esempi discussi in questo capitolo illustrano alcuni dei modi in cui la lingua può fornire intuizioni sulle percezioni e sugli stereo1pi di una comunità e sugli aspeH della sua cultura. Inoltre, i da1 linguis1ci supportano l'opinione secondo cui alle donne viene spesso assegnato uno status di subordinazione in virtù del solo sesso, e tra6ate linguis1camente come subordinate, indipendentemente dal loro potere effeHvo o status sociale in un par1colare contesto.