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LA RIFORMA PROTESTANTE, LA CHIESA ANGLICANA - Coggle Diagram
LA RIFORMA PROTESTANTE
Erasmo da Rotterdam (un'umanista, egli era capace di cogliere i testi ecclesiastici in greco e latino) criticava il concetto di purgatorio, una scappatoia per peccatori incalliti, e polemica nei confronti del papato, dato che i pontefici corrotti erano sempre più numerosi
nell'Europa del 500 c'era il desiderio di una purificazione della chiesa, (NICOLAISMO E SIMONIA) e rinnovare la dottrina cristiana e tornare alla povertà delle origini
Martin Lutero, da giovane entrò in convento, un rifugio per concentrare tutte le sue energie sulla preghiera: egli si sentiva in un perenne debito dei confronti di Dio perché convinto di esser destinato alla dannazione eterna; dato che gli fu sempre presentato come un giudice severo
egli sosteneva che un uomo non era in grado di raggiungere il paradiso con le sue forze: agli occhi di Dio nessuno può essere giusto
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nonostante ciò sostiene che la fine dell'uomo non è segnata perché cristo si è fatto crocifisso per redimere i peccati degli uomini, allora in cambio l'uomo deve avere assolutamente fede
per Lutero l'uomo deve porre al centro dei suoi pensieri la fede in Dio perché grazie ad essa si garantisce la salvezza
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ORA L'OCCIDENTE NON E' PIU' UNIFORMEMENTE CRISTIANO, C'E' UNA FRAMMENTAZIONE DEL CRISTIANESIMO
-IN INGHILTERRA: RIFORMA CHIESA ANGLICANA CON TEOCRAZIA
-IN GERMANIA: PROTESTANTESIMO
-SPAGNA/FRANCIA/ITALIA: CATTOLICESIMO
LA CHIESA ANGLICANA
la famiglia Tudor è al potere in Inghilterra, Enrico VIII Tudor si sposa con Caterina d'Aragona
Caterina non gli diede eredi maschi, e il matrimonio di una futura regina femmina (Maria) con uno straniero poteva portare alla perdita dell'indipendenza del paese; chiede il divorzio ma dato che la moglie era zia di Carlo V il papa non accettò
(dopo tutti gli eventi del Sacco di Roma e la riconciliazione)
il 3 novembre 1534 Enrico con l'atto di supremazia, approvato dal parlamento inglese, diventa unico capo supremo in terra della chiesa ANGLICANA (così può scegliere egli stesso di divorziare)
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