Da un punto di vista geografico, la Riforma cattolica, pur non riuscendo a recuperare al cattolicesimo i Paesi dell’Europa settentrionale che ormai hanno abbracciato le diverse confessioni protestanti (Germania centro-settentrionale, Inghilterra, Olanda, paesi scandinavi) riesce ad imporsi negli Stati in cui è sempre stata salda la tradizione religiosa (Spagna, Italia, Francia, Austria e Baviera).
Questa suddivisione religiosa implica una separazione anche economica e sociale. Infatti, mentre nei paesi cattolici rimane in piedi una struttura sociale gerarchizzata e rigida all’interno della quale il possesso della terra è l’unico mezzo di sicurezza economica, nei paesi protestanti la solitudine dell’uomo di fronte a Dio accentua il senso della responsabilità personale nel contesto sociale e favorisce lo sviluppo della nuova mentalità capitalistica e imprenditoriale.
La Chiesa cattolica post-tridentina si impegna in una radicale opera di rinnovamento culturale che
riguarda sia l’istruzione del popolo sia la formazione dei futuri sacerdoti. A tale scopo, accanto alla compagnia di Gesù, sorgono altri ordini religiosi che vanno ad affiancarsi
alle congregazioni sorte nella prima metà del secolo.
A tutti gli ordini e le congregazioni che nascono in questo periodo si devono la ripresa e il recupero delle pratiche tradizionali, legate al culto della Madonna e dei Santi, che si traducono in numerose feste religiose popolari.
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