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GIOVANNI PASCOLI - Coggle Diagram
GIOVANNI PASCOLI
il linguaggio pascoliano non è comune e tradizionale
elimina i verbi
fa ricorso al fonosimbolismo che sfrutta il suono delle parole
per comunicare significati e sensazioni
ricorre ad onomatopee, allitterazioni, sinestesie, analogie, metafore
così il poeta comunica in modo più rapido ed efficace
opere
Temporale (da Myricae)
Nebbia
descrive x sensazioni visive un paesaggio inquietante, irreale
nascono riflessioni poetiche
la realtà è nascosta e fa immaginare i misteri della vita
X Agosto
dedicata alla morte del padre
tema del nido, visto come rifugio dai dolori della vita
Gelsomino Notturno
c'è un celato erotismo in analogia con la natura
la poetica del "fanciullino"
il poeta coincide con il fanciullo che ogni uomo ha dentro di sé
riesce ad entrare nell'intimo delle cose
le cose e gli eventi esprimono emozioni e stati d'animo
l'aratro, le stelle cadenti, il libro, la nebbia, il gelsomino
vede tutte le cose con stupore e meraviglia
scopre le relazioni misteriose che lega tra loro le cose e il simboli che esse racchiudono
la vita è circondata da mistero, che può essere intuito negli elementi della realtà e della natura
sono richiami alla poetica decadente e simbolista dei poeti maledetti Baudelaire, Mallarmé e Rimbaud
la realtà è come appare, ma vale il suo significato simbolico
usa un linguaggio nuovo fatto di scoperte
il poeta è un veggente che vede meglio degli uomini comuni