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La terza guerra d'indipendenza: austro-prussiana - Coggle Diagram
La terza guerra d'indipendenza: austro-prussiana
La Prussia di Bismarck alla guida dell'unificazione tedesca
Bismarck era entrato in politica come
rappresentante dell'estrema destra
e nel
1848
aveva sostenuto le prerogative per una monarchia assoluta prussiana
Nella sua visione la
monarchia prussiana
doveva essere una monarchia efficiente, finalizzata a
rafforzare
il
potere della nazione
una
monarchia
innovatrice e
conquistatrice
Nel 1862 Guglielmo I chiamò Bismarck (cancelliere di ferro), per dirigere il suo governo
egli incarnava alla perfezione il "
realismo politico
"
favorevole al
suffragio universale
, riteneva che il voto contadino, influenzato dalla destra conservatrice, avrebbe superato di gran lunga quello liberale dei ceti medi
propenso anche all'
alleanza con i liberali
, che rappresentavano le istanze delle nazionalità oppresse dall'Austria, perché comode alla loro politica
nonostante la sua opposizione alle istituzioni liberali
era molto legato e dava molta
importanza al consenso del popolo
, ritenendo importanti i rapporti con i leader di massa
pur promuovendo una
legislazione sociale
per ottenere l'appoggio delle masse operaie
fallì completamente nel tentativo di neutralizzare la socialdemocrazia tedesca, che pur essendo colpita con leggi repressive, allargò i suoi consensi nel Paese
la
Germania
, non riusciva a organizzare una politica nazionale
il processo (
politico-militare
) che portò all'unificazione fu interamente gestito dalla
Prussia
che grazie alla sua potenza
economica
e
militare
poté muoversi senza l'appoggio di altre potenze
l'unificazione si ebbe sotto la figura autoritaria del
cancelliere
Otto Von
Bismarck
in una prospettiva di realismo politico da contrappore all'utopia idealizzata del 1848
La Prussia e l'Italia contro l'Austria
il conflitto che divenne la
terza guerra
scoppiò nel giugno del
1866
il 3 luglio con la
battaglia di Sadowa
in Boemia pose fine al conflitto
la Prussia incorporava vari
stati tedeschi
, unificando e saldando il proprio territorio divenne
leader
indiscussa della
nazione tedesca
Per gli
italiani
la guerra fu un
disastro militare
tuttavia grazie alla vittoria prussiana l'
Italia ottenne
finalmente
Venezia
ma non Trento, Trieste e Roma
Nel
1864
Austria e Prussia intervennero insieme contro la Danimarca strappandole i Ducati
l'obbiettivo di Bismarck era di
eliminare
l'
influenza Austriaca
dalla Germania settentrionale e poi da tutta la Germania
stabilì anche rapporti di
alleanza
con i nazionalisti ungheresi e anche con l'Italia
Per la politica estera italiana si trattava di una
grande svolta
visto che la Francia era stata costretta a lasciare Roma due ani dopo l'
accordo firmato Fontainebleau
tantoché la capitale nel
1865
fu trasferita a Firenze
Tensioni crescenti tra Prussia e Francia
La
potenza militare della Prussia
venne indirizzata da Bismarck
contro la Francia
Secondo
Napoleone III
la sua diplomazia
lavorava
al contempo in due direzioni
per
estendere l'egemonia di Parigi sulla Germania meridionale
le sue manovre diplomatiche furono senza successo
mentre Bismarck riuscì a convincere gli stati meridionali e l'Europa intera delle mire espansionistiche della Francia ai danni del popolo tedesco
per
impedire l'unificazione tedesca
, che avrebbe creato un'avversario troppo forte
i francesi temettero l'arricchimento, fu lì che si pose l'eventualità della successione di un principe prussiano sul trono spagnolo
la situazione degenerò e nel luglio del
1870
la
Francia
e la
Prussia
erano in
guerra
, piene di un eccessivo spirito nazionalista
La disfatta francese e le ripercussioni positive per l'Italia
per l'Italia, caduto Napoleone III, non vi era più difensore dello stato pontificio
cadeva così il millenario potere temporale dei papi e
Roma
veniva proclamata
capitale d'Italia
appena un paio di settimane dopo la battaglia di Sedan l'
esercito italiano attaccò Roma
il
20 settembre 1870
fu aperta a cannonate una
breccia
nelle mura della città all'altezza di
Porta Pia
, con i bersaglieri che presero il controllo dell'Urbe
Fin da subito fu evidente la
supremazia prussiana
Napoleone III
fu fatto prigioniero e firmò la
capitolazione
la direzione del paese venne assunta da un governo repubblicano di
difesa nazionale
che non poté difendere
Parigi
finché non chiese l'
armistizio
nel gennaio del
1871
Le condizioni di pace, costringevano la
Francia
a consegnare l'
Alsazia
e la
Lorena
e a pagare un'
ingente indennità
al vincitore
La proclamazione del Secondo Reich tedesco
in questo modo Bismarck annunciava al mondo che la superpotenza francese era finita
che aveva conquistato potenza, spazio, autorità e si candidava a
dominare il continente
al suo posto era nato u nuovo gigante, il
popolo tedesco
Pochi mesi dopo Bismarck proclama l'unificazione
il 18 gennaio 1871 i principi tedeschi riuniti proclamarono
sancendo così la nascita del
secondo Reich
Guglielmo I di Prussia imperatore
di Germania (Kaiser)
identificandola con l'idea della
resurrezione dell'Impero tedesco
Reich