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Crisi e declino della Repubblica Romana - Coggle Diagram
Crisi e declino della Repubblica Romana
Dopo le guerre di conquista del V e III secolo a.C. a Roma si determina un forte squilibrio sociale.
Tentano di rimediare le riforme dei fratelli Gracchi osteggiati dalla nobiltas.
Tiberio Gracco si occupava della riforma agraria 133 a.C.
Gaio Gracco si occupava delle legge giudiziaria 123 a.C.
La rivalità tra i popularis e gli ottimates fa portare alla guerra civile tra Mario leader del populari che aveva attuato una riforma dell'esercito. E Silla il quale sconfigge Mario.
Silla si fa eleggere dittatore ed emana una riforma giudiziaria che rafforza la classe senatoria.
La società Romana è cambiata profondamente e la crisi della Repubblica e ormai incurabile.
Tra i protagonista c'era Pompeo che sconfigge l'esercito di sertorio in Spagna e i superstiti della rivolta di Spartaco.
Pompeo viene eletto console insieme a Crasso Pompeo modifica le leggi di Silla per indebolire il senato.
Ottiene pieni poteri militari grazie all'sostegno di Cicerone che sventa la congiura di Catalina.
Pompeo ritornato a Roma dopo le campagne in Oriente Pompeo stabilisce degli accordi con Marco Licinio Crasso e Giulio Cesare.
Mentre Cesare è in battaglia Crasso muore e Pompeo di allea con il senato.
Cesare attraversa il fiume Rubicone pronto ad uccidere Pompeo, quest'ultimo scappa in Egitto dove lì viene assassinato quindi cesare diventa dittatore a vita.
Cesare viene assassinato da Marco Giulio Bruto e Gaio Caio Logino i quali non sopportavano il suo potere su tutti.
Spartaco lo schiavo ribelle
Spartaco era un gladiatore il quale insieme a degli schiavi fece una rivolta.
Spartaco con un esercito di 40.000 mila persone attraverso tutta l'Italia da nord a sud.
Nella ribellione di Spartaco si aggiunsero anche i contadini.
Questa guerra viene nomina terza guerra civile.
Spartaco muore in battaglia però il corpo non venne ritrovato.