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Tecniche di rappresentazione e ideazione - 2 - Coggle Diagram
Tecniche di rappresentazione e ideazione - 2
Storyboard
La sequenza di interazione viene segmentata all’interno di un certo numero di scene, di solito da 6 a 8
Forma di rappresentazione mista: testi e disegni
Si rappresentano fasi di interazione con il prodotto che stiamo immaginando in uno specifico contesto
L'uso di questa tecnica nasce nei primi anni 30 con i primi film di animazione di Disney
Tecnica presa in prestito dal cinema e dal fumetto - modo in cui sceneggiatori immaginano una sequenza
Permettono di pensare agli ambienti in cui un sistema viene utilizzato in un modo un po' più dettagliato rispetto a ciò di cui sono in grado gli scenari
Tre elementi: scenario, storia, didascalia
Journeymap
Per descrivere le esperienze d’uso si utilizzano le metafore del viaggio e della mappa e si descrive un’interazione con un servizio, un oggetto, un brand, come un percorso (journey) che l’utente (design persona) realizza all’interno di un modello (map) fatto di fasi temporali e touchpoint
Rappresentazione sequenziale dell'interazione utente-progettazione (servizio), in cui i diversi punti di contatto con il prodotto o servizio sono indagati
Diagrammi ricchi di informazioni
La mappa rivela dove un'organizzazione può posizionare le risorse per avere il massimo impatto per il successo, identificando i punti alti e bassi dell'esperienza del cliente che si sta attualmente fornendo
Permettono di visualizzare in un'unica rappresentazione il percorso degli utenti, la sequenza delle interazioni che avvengono tra la design persona e un oggetto/servizio durante un'esperienza specifica
Obiettivo: rappresentarelo svolgimento un’attività secondo il punto di vista dell’utente che la esegue
Componenti
Corpo: dedicato a posizionare i diversi momenti d’interazione
Asse verticale: utilizzato per rilevare alcune dimensioni valutative dell’esperienza d’interazione
Asse orizzontale: utilizzato per segmentare l’esperienza/interazione nelle sue fasi principali
Come si fa: occorre definire e scegliere un profilo utente che aiuterà a capire la prospettiva dal quale poi realizzare la JM, suddividere l’attività nelle sue fasi principali, definire le interazioni, con touchpoint, riportare criticità/problemi e soluzioni possibili e opportunità.
User e use stories
La user story è un modo narrativo per descrivere una funzionalità che è definita in forma canonica composta da tre parti: persona, obiettivo e beneficio.
Use cases è sempre una forma testuale, in cui si rappresenta il dialogo tra utente e oggetto, “chiedi-rispondi”. Dialogo in cui ci sono le azioni dell’utente e dall’altra ci sono le risposte del sistema.
É sempre e solo testuale
Use case: si dettagliano le singole funzionalità, si utilizza una sequenza narrativa che ha una forma di dialogo. Si descrive il comportamento che l’applicazione dovrà esibire in risposta al comportamento dell’utente. È un’estensione della user story. È importante che ogni frase inizi con: “the user” “the system” ecc.. è un dialogo.
Diagrammi di flusso
Rendono possibile la comparazione tra sequenze differenti e l’associazione con profili utenti (personas) differenti
Esempi: see/do maps, wireflows
Utili per ideare, analizzare l'attività facendo degli alberi gerarchici