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La Rivoluzione Francese - Coggle Diagram
La Rivoluzione Francese
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Nel 1774 salì al trono di Francia Luigi XVI, che si dimostrò incapace di gestire l'enorme problema finanziario della Francia.
Infatti si racconta che durante un colloquio con il ministro delle finanze, Jacques Necker, mentre il ministro spiegava il problema finanziario della Francia, il re si addormentò.
Ormai era certo che la Francia sarebbe finita in bancarotta, ma il re decise comunque di convocare gli Stati Generali per una assemblea nella primavera del 1789.
Quando arrivò il giorno dell'incontro il Terzo Statto chiese subito al re di non votare per Stato, come si faceva ai tempi, ma per persona in modo da avere un metodo di votazione più equo.
Votando per testa però il Terzo Stato avrebbe vinto sicuramente, dato che rappresentava il 98% della popolazione. Il re però non rispose alla richiesta e dopo vari ripensamenti decise di sciogliere gli Stati Generali.
Però il Terzo Stato si rifiutò di sciogliersi, e il 20 giugno si riunirono nella sala della pallacorda, un gioco dell'epoca molto simile al tennis, dove proclamarono il Giuramento della Pallacorda.
Così nacque l'Assemblea Nazionale, con l'unico compito di dare alla Francia una Costituzione.
Il re reagì alla nascita dell'Assemblea Nazionale chiamando a se 20.000 soldati al palazzo di Versailles.
A quel punto la popolazione francese si scatenò, riuscendo a conquistare il 14 luglio 1789 la prigione-Fortezza della Bastiglia. Al giorno d'oggi il 14 Luglio è festa Nazionale in Francia.
Nella notte tra il 3 e 4 agosto l'Assemblea Nazionale decise di abolire il sistema feudale e di proclamare i Diritti dell'uomo e anche l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e la libertà di parole e stampa.
Successivamente passarono vari anni di calma e l'Assemblea Nazionale, oramai diventata Costituente, stava preparando le carte Costituzionali decidendo anche di approvare varie riforme legislative.
Però il re si rifiutava di firmare le riforme, ma dopo varie pressione lo convinsero a firmare e a trasferirsi assieme a sua moglie e i suoi figli al palazzo di Tuileries.
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Nel 1791 fu approvata la prima Costituzione francese, che si ispirava alla tripartizione dei poteri ideata da Montesquieu.
Dopo la proclamazione della Costituzione iniziarono le elezioni per formare l'Assemblea Legislativa, che si divideva:
La parte centrale dove si trovavano le persone senza alcun programma politico detti di Pianura o di Palude.
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La parte di sinistra che si divideva nei girondini che volevano instaurare una repubblica democratica, i Montagnardi che volevano la sovranità del popolo.
I Montagnardi a loro volta si dividevano nei Giacobini comandati da Robespierre, ed i Cordiglieri comandati da Danton
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Nella parte di destra dove si trovavano i conservatori, detti foglianti
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Nel 1792 iniziò la guerra contro l'Austria, a cui si affiancò anche la Prussia, questa guerra era soprattutto sostenuta dai Girondini e da Luigi XVI
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Dopo l'arresto del re si doveva decidere se giustiziarlo, all'inizio la Convenzione era molto indecisa, ma quando furono trovate le prove del contatto tra Luigi XVI e gli altri paesi stranieri si decise di processarlo attraverso la ghigliottina.
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La Francia continuava a perdere una guerra dopo l'altra, e il malcontento si diffuse rapidamente in tutta la Francia.
Tant'è che scoppiò una guerra civile tra Vandeani e repubblicani, che alla fine riuscirono ad avere la meglio.
Nel 1793 tutto il potere passò nelle mani del Comitato di salute pubblica che decise di istituire dei tribunali speciali e di processare tutti gli anti rivoluzionari.
Successivamente i Giacobini, guidati da Robespierre, prevalsero sui girondini, che furono tutti giustiziati attraverso la ghigliottina.
A quel punto Robespierre inaugurò il suo periodo di terrore, un periodo in cui persino le persone sospettate di essere anti rivoluzionarie venivano giustiziate.
il periodo di terrore finì il 27 gennaio 1794, quando Robespierre ed i suoi furono giustiziati.
Il potere tornò nelle mani della Convenzione, che nel 1795 approvò una nuova Costituzione in cui:
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Il potere esecutivo era esercitato da 5 persone del governo, che formavano il Direttorio.