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settori produttivi italiani negli anni della ricostruzione - Coggle Diagram
settori produttivi italiani negli anni della ricostruzione
siderurgia
ruolo fondamentale
impianti di piccole dimensioni privati utilizzano il rottame di ferro
le imprese che appartenevano all'IRI investono nel ciclo integrale per produrre acciaio dal minerale e dal carbone e non più dal rottame
prese il norme di Piano Sinigallia realizzato grazie agli aiuti del piano Marshall
tra il 45/55 la produzione di acciaio passa da 0,5 a 5,5 milioni di tonnellate anche grazie alla CECA
meccanica
forte presenza di imprese private: piaggio, fiat, olivetti
l'impresa pubblica copre il 25% della produzione e opera in settori come la cantieristica e casa automobilistica alfaromeo
il cuore del successo economico italiano, un settore portante per le esportazioni
affronta il problema della riconversione di pace
energia elettrica
sono quasi tutte private le imprese
svolta importante anche grazie al piano Marshall
svolta da energia idroelettrica a quella termoelettrica
settore petrolifero
nel 47
capo dell'agip Enrico Mattei e si impegna purchè non venga privatizzata, in quanto monopolio, compra i macchinari in Inghilterra perchè il piano Marshall decide di non farli arrivare, e trova metano nel territorio italiano, con risultati importanti
è tutto in mani pubbliche, sotto l'Agip creata nel 26 per scoperte in giro per il mondo
nel 53
una nuova società pubblica ENI per coordinare e riferire per tutte le attività di produzione dell'energia e di ricerca di nuove energie, una holding di ricerca.
cui fanno capo l'Agip per la ricerca di materia prima e commercializzazione, Sanm per il trasporto, Anic per trasformare i prodotti petroliferi. diversi scontri con multinazionali americane per la dominazione del petrolio
importante accordo con l'Iran che concede al paese il 50% degli utili dell'estrazione
grande successo con la copertura del 20% del fabbisogno petrolifero
settore tessile
il + importante dopo la meccanica
in crisi durante la guerra ma pochi danni durante
necessità di cotone arrivato con il piano Marshall
nel 47/51 esporta tantissimo, per la mancanza di concorrenza di Germania e Giappone
settore chimico
interamente privato
si riprende lentamente con forti problemi di riconversione, con prezzi alti