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CALVINO COMBINATORIO - Coggle Diagram

- - - - il volume esce col titolo "Fiabe Italiane, raccolte dalla tradizione popolare durante gli ultimi cento anni e trascritti in lingua dai vari dialetti", già nel titolo il volume ha una sua trasparenza ed esplicita un metodo di composizione e scrittura perché dietro ogni volume che abbia una sostanza scientifica, ci deve essere un metodo. Ci furono ben 13 edizione nella collana dei Millenni. Per ultimo vennero pubblicate nella collana di Letture per le scuole medie.
        
        Ogni fiaba ha un proprio titolo, in genere è quello originale più diffuso, poi viene dato il testo trascritto in italiano da Calvino, ma alla fine si danno notizie in maniera molto semplice e rapida, relative alle fonti che sono state utilizzate fiaba per fiaba ed anche delle notizie utili per far capire la fiaba ed il metodo che si è adoperato; anche queste note sono veramente un esercizio di stile di scrittura perché sono sintetiche ma senza essere criptiche, inoltre queste sono anche una miniera di notizie utili per capire il modo in cui lavora, si segnala ad esempio il titolo originale della fiaba, il testo che è stato scelto tra i tanti, se in alcuni punti del racconto si è preferito una variante piuttosto che un'altra.
        Quindi Calvino non sceglie semplicemente una variante e la trascrive, ma valuta anche se in alcuni passaggi di quella variante sono migliori in un'altra variante e li sostituisce, cambia quei passaggi prendendoli da un'altra variante testuale; è in questa l'originalità dello scrittore, è in questo il lavoro di poesia e non soltanto filologico. La parola chiave di tutto questo lavoro è "selezione"
        
        Le fiabe ci sono state tramandate per lo più oralmente, quindi significa che la fiaba è il genere letterario che maggiormente subisce metamorfosi, e quando però Calvino le prende e conferisce loro una veste letteraria, significa che in quel momento questa metamorfosi si è fermata e abbiamo un punto di riferimento importante, è questo che dà letterarietà alle fiabe italiane di Calvino. Fu certamente per lo scrittore un momento importante perché per due anni, tra le fiabe, visse anche completamente immerso nel fantastico tra incantesimi e prodigi vari, con grande effetto straniante probabilmente anche per la sua logica.
        Quale lezione ebbe Calvino dalle fiabe? Quella di non essere mai uguale a sé stesso, le storie che vengono narrate nelle fiabe ci mettono di fronte ad una trasformazione continua.
    - - inizia la pubblicazione in un'importante collana dell'Einaudi, I Millenni ma quali sono i problemi? Calvino ne indica tre: il primo è la difficoltà di reperire i materiale anche perché molto spesso queste fiabe sono tramandate oralmente, anche perché bisognava vedere in quale regione fossero diffuse, una raccolta di materiali che copre uniformemente tutte le regioni italiani; seconda difficolta era come comportarsi di fronte ai vari dialetti, se mantenerne il lessico, cambiare la sintassi, tradurli completamente, in quanto tradurre è sempre un tradire, perché la traduzione non è soltanto una operazione di carattere tecnico, linguistico, ma il passaggio ad un'altra lingua è un'operazione culturale; il terzo problema era come dare unità stilistica e di metodo al libro, quindi bisognava comportarsi con tutte le fiabe allo stesso modo; qui il criterio che Calvino seguì era quello alla base della collana dei Millenni dell'Einaudi, quindi il criterio della leggibilità, si doveva lasciar leggere, perché questo criterio garantisce la divulgazione di un libro
    - - La fiaba è un genere letterario popolare, è un genere che nasce dai racconti dei nonni ai nipoti ed è tanto popolare da aver conosciuto una lunghissima tradizione orale, nasce in un mondo di analfabeti e nasce dall'esigenza del popolo di raccontare anche all'infanzia storie che potessero avere un fine morale, educativo, o semplicemente per intrattenimento, quindi puntare sulle fiabe italiane poteva essere il modo per tenere insieme queste due esigenze.
      - Questi testi sono fondamentali per la cultura italiana, le fiabe italiane non vanno confuse con un testo di divertimento, che si deve raccontare ai bambini, le fiabe sono legate alla storia.
    - - le fiabe sono un modo di rappresentazione altra della realtà, per questo motivo Calvino ci dice che sono vere e per questo anche le immagini dei tarocchi possono contribuire a dare un senso alla realtà.la fantasia, l’immagine e l’immaginazione non sono nient’altro che un altro modo, per noi, di esprimere la realtà; la fantasia è realtà, basta comprenderla e capirla, la fantasia è un modo di rappresentare la realtà. Quando non si possiede la parola non si riesce a dare forma alla materia, e aristotelicamente la forma è vita, la parola è vita, se non si riesce a comunicare allora non si è niente, ecco perché poi vengono utilizzate le immagini come sostituzione della parola, perché è proprio attraverso le immagini che i protagonisti di questi racconti riusciranno a dare un senso al mondo, alla realtà, fanno ridiventare la realtà significabile, ovvero la possibilità di produrre un senso