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Dopo Alessandro: la civiltà ellenistica - Coggle Diagram
Dopo Alessandro: la civiltà ellenistica
Il nuovo impero persiano-macedone si presentava assai più instabile di quello di Dario I. Dopo la morte di Alessandro si tentò di far prevalere il principio della discendenza legittima mediante una reggenza per mantenere l'unità politica delle diverse parti dell'impero.
I diàdochi erano uniti dalla comune venerazione per il loro re, ma si fecero interpreti delle divergenze fra le varie regioni dell'impero e delle loro tendenze separatistiche.
Queste regioni acquistarono la loro autonomia determinando il dissolvimento dell'unità territoriale realizzata da Alessandro e la formazione di tre grandi regni ellenistici: la Siria, l'Egitto e la Macedonia.
Queste regioni erano molto diverse fra loro.
Nasce una nuova civiltà che verrà chiamata dagli storici ellenistica. In questa, ricca di trasformazioni, la civiltà ellenica si diffuse in tutto il bacino Mediterraneo
Dal punto di vista politico l'elemento che differenziò l'età ellenistica fu il nuovo modello di gestione territoriale che vide l'affermarsi del sistema monarchico a scapito di quello delle pòleis e la conseguente formazione di regni retti da sovrani assoluti.
Per controbilanciare le conseguenze negative del loro potere, i re ellenistici profusero somme in opere pubbliche destinate a meravigliare e a dare nelle stesso tempo un lavoro ai ceti più bassi della società.
Ogni regno ellenistico aveva una città capitale, sempre situata in una zona strategica. Le nuove città furono costruite su una pianta geometrica ben definita, con strade regolari e perpendicolari fra loro. L'agorà non costituiva più il punto fondamentale degli affari economici e dell'attività politica, incentrata ora nel palazzo del re.
La cultura si trovava in appositi spazi: biblioteche, musei.
Si ebbero grandi innovazioni economiche in seguito a un notevole sviluppo dei traffici e dei commerci. A facilitare lo sviluppo degli scambi e dei commerci contribuirono:
Un più intenso uso dei grandi fiumi navigabili e l'impiego di navi sempre più grandi e sicure
La formazione di nuove grandi città
Lo sviluppo dell'attività delle banche
L'accresciuto numero delle monete poste in circolazione
Lo sviluppo dei commerci derivò anche dalla specializzazione nella produzione di beni di ogni genere. In aumento sul mercato c'erano prodotti rari e costosi, che esigevano anche una grande quantità di schiavi. Allo sviluppo dei traffici contribuì la scoperta di nuove rotte commerciali e favori nuove conoscenze geografiche.
Anche in quest'epoca enormi ricchezze si accumulavano nelle mani di pochi, mentre la massa della popolazione continuò a vivere in condizioni di estremo bisogno. Il denaro non veniva utilizzato per migliorare l'esistenza dei più diseredati ma era per lo più utilizzato per finanziare le spese improduttive.
Nell'età ellenistica era molto diffusa la cultura del cosmopolitismo. Questo dette luogo a un completo rinnovamento artistico, anche grazie al continuo utilizzo della lingua greca dell'Attica, che divenne lingua universale. Grande rilevanza per la vita culturale assunse la biblioteca del Museo. Nel campo dell'architettura ci fu la costruzione di impotenti opere pubbliche caratterizzate dal gusto per il grandioso.
La mescolanza di pratiche e credenze di culti diversi portò alla nascita di forme di sincretismo religioso.
Il rinnovamento culturale riguardò le scienze, la matematica, la geometria e l'astronomia. In questo campo possono essere considerati maestri: Euclide, Archimede. Eratostene, Claudio Tolomeo, Aristarco erano strettamente collegati con gli studi matematici.