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EUGENIO MONTALE - Coggle Diagram

- - - - Croco, sterpi, anguille, serpi.
      - Il movimento del mare, simbolo di vita, sembra suggerire la possibilità del miracolo, anche nelle presenze animali, ma subito questa illusione svanisce
- - - - Ha scritto anche una parodia de La pioggia nel pineto
      - Per lui la poesia non può dare nessuna verità (vedi Non chiederci la parola)
        
        L'arte è per lui la forma di vita di chi veramente non vive
        
        Può solo descrivere il male di vivere senza dare illusioni
      - vuole "torcere il collo all'eloquenza"
    - - Da Pascoli riprende l'idea di una poesia che aderisca al "parlato"
      - Influsso di Leopardi, Foscolo, Dante
      - lessico preciso, spesso tecnico
  - - - Spera di trovare una parola che sia poesia e verità, "l'anello che non tiene"
      - Attesa di un MIRACOLO che gli apra le porte della verità sulla vita
      - Funzione della poesia è indagare IL MALE DI VIVERE, il dolore dell'esistenza, ma non può dare risposte alla ricerca del senso della vita
- - - - Riprende il tema del male di vivere, ma ormai lo accetta come dato di fatto
      - Linguaggio più difficile, immagini più complesse
  - - - Non più donna salvifica, ma donna concreta, compagna di Montale nella vita
      - detta la Mosca per la miopia. Ma i suoi occhi leggono la realtà molto meglio di quelli di Montale