Quadro clinico?
Dipende dallo stadio della patologia. Classificazione secondo Faontaine:
1- Patologia lieve caratterizzata da parestesie, astenia dell'arto, ipotermia ed alterazione degli annessi cutanei soprattutto nella distribuzione pilifera ed onicodistrofia.
2- Caludicatio intermittens = dolore che compare con l'utilizzo dell'arto, questo perchè la contrazione del muscolo richiede un apporto ematico maggiore che le arterie parzialmente ostruite non sono in grado di fornire. Può avvenire a lvl della gamba, della coscia o di entrambe. Nella valutazione è importante valutare: autonomia funzionale (=quanti m riesce a percorrere prima della comparsa del dolore, se in piano o in salita), tempo di recupero, evoluzione ingravescente o miglioramento spontaneo.
3- Dolore a riposo, il passaggio dal secondo al terzo stadio si ha quando l'autonomia funzionale è inferiore ai 200 m.
4- Lesioni trofiche e gangrena: lesioni irreversibili che quando vengono isolate devono essere asportate chirurgicamente. Se in corrisopndenza di dita, tallone ed avampiede l'ostruzione è a carico dell'arteria (perimalleolari --> vene, sotto il piede --> neurogene in caso di neuropatia diabetica, in sede pretibiale --> ipertensione). Può essere secca se tessuto appare come mummificato, o umido in caso di edema marcato. Nel primo caso ritorno linfatico e venoso sono mantenuti e non si hanno compicazioni generali, nel secondo caso i ritorni sono inibiti e si possono avere fenomeni infettivi con possibili complicanze sistemiche anche gravi (shock settico).