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LE RIFORME DEI SOVRANI ILLUMINATI - Coggle Diagram
LE RIFORME DEI SOVRANI ILLUMINATI
L'ASSOLUTISMO ILLUMINATO
Le idee degli illuministi si diffusero a tutti i livelli della società. In ambito politico, l'espressione "assolutismo illuminato" indica proprio l'atteggiamento di alcuni sovrani che scelsero di avviare riforme per:
Istituire scuole e riformare le università
Eliminare gli antichi privilegi del clero e della nobiltà e emanare leggi uguali per tutti
Modernizzare gli apparati amministrativi dei propri Stati
Cancellare tortura e pena di morte come punizione per i criminali
Queste riforme corrispondevano al desiderio dei sovrani di rafforzare il proprio potere e il controllo sullo Stato
FEDERICO II DI PRUSSIA, IL MODELLO DEL SOVRANO ILLUMINATO
Federico II di Prussia, detto "il Grande", venne considerato da molti intellettuali illuministi il modello del sovrano illuminato. Egli attuò importanti riforme mirate a modernizzare la Prussia: sostituì la burocrazia di corte con efficienti funzionari di estrazione borghese sottoposti esclusivamente alla sua autorità
La vecchia aristocrazia terriera e prussiana andò a costituire la principale componente dell'esercito e i nobili divennero così una classe militare al servizio del re.
Inoltre Federico II rese più equi i procedimenti giudiziari e abolì l'uso della tortura e della pena di morte. Istituì anche la scuola elementare obbligatoria dai cinque ai tredici anni
In campo economico, favorì la bonifica di molti terreni agricoli rendendoli produttivi e rese più attivi i porti sul mar Baltico, dando un forte impulso al commercio.
Per proteggere l'economia nazionale dalla concorrenza estera, potenziò il settore tessile e quello estrattivo soprattutto nella regione della Ruhr
L'AUSTRIA DA MARIA TERESA A GIUSEPPE II
L'impero asburgico si trovava in gravi difficoltà causate da vari fattori: i tanti e diversi popoli che lo componevano, la debolezza dell'esercito, le finanze quasi prosciugate
L'imperatrice Maria Teresa si adoperò quindi per cambiare le cose, imponendo la propria autorità e quella dei suoi ministri. Limitò l'autonomia delle province, facendo in modo che gli ordini partissero direttamente da Vienna e raggiunsero tutte parti dell'Impero
Maria Teresa decise poi di istruire un catasto per far pagare le tasse a tutti coloro che possedevano dei terreni, compresi i membri della nobiltà e del clero. In campo economico, per favorire i commerci, eliminò i dazi doganali tra le varie regioni dell'Impero
Giuseppe II proseguì nell'opera di riforma della madre Maria Teresa. Nel 1787, con un nuovo codice penale abolì la tortura e impose pene uguali per tutti, eliminando le differenze di trattamento tra nobiltà e ceti popolari
Inoltre abolì la servitù della gleba e trasformò i preti in funzionari religiosi posti sotto il controllo dello Stato. Nel 1781 con la Patente di tolleranza concesse a tutti la libertà religiosa: protestanti, ortodossi ed ebrei potevano professare liberamente la loro fede e acquisivano i diritti civili
Le riforme di Giuseppe II incontrarono la resistenza della nobiltà e della Chiesa: per questa ragione, il successore Leopoldo II ripristinò molti dei privilegi che erano stati eliminati
LA RUSSIA DI CATERINA II
Caterina II, principessa tedesca, divenne zarina di Russia sposando Pietro III e assunse il potere dopo la morte del marito. Malvista dalla popolazione perché giovane e straniera, fu costretta a cercare l'appoggio della grande nobiltà: in Russia i nobili erano grandi proprietari terrieri e dominavano sui contadini
La zarina diede il via a diverse riforme ispirate ai principi dell'Illuminismo, nel tentativo di aprire la Russia alla cultura europea: cercò di modernizzare l'amministrazione pubblica, di rendere obbligatoria l'istruzione elementare e di riformare la giustizia
Tutta via queste riforme non furono attuate o si rivelarono un fallimento. Per mantenere ordine e stabilità nel suo Impero la zarina fu costretta a concedere ai nobili ulteriori privilegi