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ARISTOTELE - LA SOSTANZA (2) - Coggle Diagram
ARISTOTELE - LA SOSTANZA (2)
BISOGNA DISTINGUERE L'ESSENZA DALL'ACCIDENTE
l'accidente è una qualità che una cosa può avere oppure no
l'accidente esprime una caratteristica casuale e fortuita della sostanza
Aristotele parla anche di accidenti "eterni", qualità che pur non appartenendo alla sostanza di un essere sono strettamente legati a questa (rientrano in quella forma di sapere che è definibile come scienza)
secondo Aristotele, scienza e conoscenza derivano dalla meraviglia che l'uomo prova di fronte alle cose
l'uomo si domanda quali siano le cause delle cose (per Aristotele ne esistono di 4 tipi:
la causa formale: l'essenza necessaria di una cosa (es. la razionalità è la causa formale dell'uomo)
la causa efficiente: ciò che genera una modificazione in un oggetto (es. il padre è la causa efficiente del figlio)
la causa materiale: cioè la materia di cui è fatta una cosa
la causa finale: cioè lo scopo a cui tende una cosa (es. l'uomo adulto è la causa finale del bambino)
Aristotele se la prende con i filosofi della natura e i pitagorici, perché hanno individuato solo una o due cause e non ne hanno cercate altre
Aristotele critica ancor di più il maestro Platone
perché Platone ha posto le idee fuori dalle cose e quindi non si riesce a capire come esse possano essere la causa delle cose
per Aristotele, al contrario, il principio delle cose deve per forza risiedere nelle cose stesse (al posto delle idee, egli pone le forme, come strutture immanenti degli individui)
il divenire è il passaggio da un essere a un altro tipo di essere - movimento di cui egli individua 4 tipi:
movimento qualitativo: in una sostanza cambia una caratteristica accidentale
movimento quantitativo: accrescimento o diminuzione in una certa quantità di sostanza
movimento locale: è lo spostamento di un corpo da un posto all'altro
movimento sostanziale: generazione (nascita) e corruzione (morte)
collegato a ciò, Aristotele elabora i concetti di potenza e atto
potenza: la possibilità da parte della materia di assumere una determinata forma (es. seme è un albero in potenza)
atto: la realizzazione di qualcosa che prima era solamente in potenza (es. l'albero è un seme in atto)
l'atto è prioritario rispetto alla potenza (è causa, fine e senso della potenza)
la materia prima per Aristotele è pura potenza, cioè è priva di determinazioni
si può chiamare materia-madre (in Platone "chora")
è una nozione teorica (la materia che esiste nella realtà è materia formata - materia seconda)