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La debolezza delle poleis greche - Cosatto - Coggle Diagram
La debolezza delle poleis greche - Cosatto
L'egemonia di Sparta
La nuova egemonia di Sparta si basava sul sostegno economico della Persia. Gli Spartiati favorirono l'insorgere di regimi oligarchici; in alcuni casi i nuovi regimi furono sostenuti anche militarmente.
Con la fine della lega delio-attica i mari divennero meno sicuri e cominciò a rifiorire la pirateria.
Aumentarono la brama di ricchezza
La corruzione
I contrasti sociali fra gli Spartiati
I Trenta Tiranni ad Atene
Dopo la conclusione della pace tra Sparta e Atene Lisandro fece forti pressioni perché ad Atene fosse scritta una costituzione nuova.
L'incarico venne affidato ai Trenta Tiranni, dove il capo fu Crizia.
I Trenta non solo abolirono nuovamente i sussidi e ridussero il numero dei cittadini a pieni diritti a soli 3000 individui, ma cominciarono ad usare il loro potere per eliminare tutti i possibili avversari politici e a creare un clima di terrore.
Rientrati in Attica essi si impadronirono prima della fortezza di File e poi del porto del Pireo. Crizia fu ucciso e venne riportata poi il regime democratico.
Sparta e i Persiani
Sparta fu ben presto coinvolta nelle vicende delle città dell'Asia Minore sottomesse al "Gran Re". Il giovane principe Ciro ordì un piano segreto per uccidere il fratello ed impadronirsi del potere.
Il piano fu scoperto e gli eserciti al comando dei due fratelli si scontrarono a Cunassa nel 401 a.C. Quando Ciro cadde ferito a morte, la battaglia fu perduta e a quel punto Sparta abbandonò il suo contingente a se stesso.
I Greci contro Sparta e la "pace del Re"
I rapporti fra Sparta e la Persia erano ormai compromessi e i Persiani cominciarono a sostenere in Grecia l'odio per l'oppressore lacedémone. Nel 387 a.C. i rappresentanti di tutte le parti in conflitto si riunirono a Sardi, dove fu stipolata la cosiddetta "pace del Re".
Gli Spartani furono molto abili nel corso delle trattative e riuscirono ad ottenere un accordo a loro favorevole: il re persiano manteneva il controllo sulle città d'Asia Minore, mentre in Grecia tutte le città venivano dichiarate autonome.
Il breve periodo dell'egemonia tebana
Atene
, che durante la guerra precedente la "pace del Re" aveva ristabilito la sua influenza su molte città dell'Egeo, costituì una "seconda lega marittima".
Tebe
, che era stata occupata da una guarnigione spartana perché non voleva riconoscere le clausole della pace, si ribellò.
Nel 371 a.C. con una vittoria a Leuttra sotto la guida dei due grandi generali Pelòpida ed Epaminonda, Tebe si consacrava la nuova città egemone della Grecia. La nuova pace, conclusa poco dopo, lasciava una Grecia ancora più divisa e fragile.