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Adultità, educazione sessuale e disabilità intellettiva Lascioli Tra i…

- - - - 2 direzioni possibili
        
        Riabilitazione su Base Comunitaria (CBR) (WHO, 2004)
        
        WELFARE GENERATIVO
      - Item ICF
        
        servizio alla comunità (d855)
        
        attività civica (d910)
    - - Item ICF
        
        organizzazione del tempo (d230)
        
        cura della propria igiene personale (d510)
        
        gestione di responsabilità (d240)
        
        cura del proprio abbigliamento (d540)
        
        conduzione di un alloggio (D6)
        
        cura del proprio stile di vita (d5701)
        
        mobilità in tutte le sue forme (d460, d470, d475)
        
        gestione del denaro (d865)
        
        autosufficienza economica (d870)
    - - Item ICF
        
        la qualità e l’estensione della vita sociale (d920)
        
        relazioni di coppia, sentimentali ed erotiche (d770).
        
        relazioni informali e formali, riguardanti gli amici e i colleghi di lavoro (d750)
        
        relazioni con la propria famiglia (d760)
        
        relazioni con la famiglia di origine (d710)
      - Sono coinvolti tanti fattori: le nostra biologia, la nostra biografia, il nostro contesto
      - problema della pensabilità Per molto tempo non siamo neanche riusciti a pensare alla sessualità delle persone con disabilità! (né noi, né loro stessi). Viene spesso considerata un problema e fa paura.
      - LOGICHE ILLOGICHE
        
        La logica della negazione (se nego l’esistenza della sessualità non è vero che smette di esistere)
        
        La logica della rimozione (se rifiuto di confrontarmi con il problema non lo risolvo, ma lo rinvio)
        
        La logica dello scarto (se la tratto solo come problema è molto difficile trovare una soluzione)
      - BARRIERE
        
        INTERNE ALLA PERSONA
        
        1. IL DIFFICILE RAPPORTO CON IL PROPRIO CORPO, di cui le persone con disabilità hanno spesso un’immagine negativa. In molti casi non ne hanno potuto fare esperienza liberamente per limiti di tipo educativo, individuale, cognitivo, fisico o a causa della dipendenza psico-fisica eccessiva e prolungata dall’accudimento e dalle cure parentali
        
        2. PROBLEMI NEL PROCESSO DI MENTALIZZAZIONE DELLA CORPOREITà EROTICA
        
        PROBLEMI LEGATI AL DEFICIT COGNITIVO E EMOTIVO = difficoltà nel connettere pensiero cognitivo ed emotivo es. la capacità di dare un nome a quello che si sta provando (richiede attivazione della neo-corteccia).
        
        DIFFICOLTà NEL RICONOSCERE I ''CODICI AFFETTIVI'' (cioè i diversi modi di volersi bene: fraterno, genitoriale, coniugale, ecc.)
        
        DIFFICOLTà AD ALLINEARE DENTRO DI Sè LE DIVERSE DIMENSIONI DELLA SESSUALITà (genere, identità di genere, espressione di genere, orientamento sessuale) -- in modo particolare difficoltà nell'orientamento sessuale.
        
        ESTERNE
        
        REGOLE SOCIALI non sempre possono esser rispettate (es. essere autonomi fisicamente,
        
        ERRORI NELL'EDUCAZIONE SESSUALE
        
        FENOMENO DEL CARSISMO SESSUALE
        
        FENOMENO DEL «GENITALISMO» o DEL «PULSIONISMO » SESSUALE Il bisogno sessuale non si riferisce solo alle pulsioni sessuali.
        I bisogni della sessualità si riferiscono a un’ampia gamma di esperienze legata alla cura di sé e delle relazioni, che spesso sono proprio ciò che manca alla persone con disabilità.
        
        IGNORARE LA STRETTA RELAZIONE TRA MENTE E CORPO NEL PROCESSO DI SVILUPPO UMANO
        
        SE NON SI FA EDUCAZIONE SESSUALE: possono comparire comportamenti che sembrano disadattivi (12), ma in realtà sono tentativi di rispondere ad una ricerca di piacere.
        
        COMPORTAMENTI DISFUNZIONALI NELLE RELAZIONI di tipo affettivo/interpersonali
        
        condotte che denunciano incapacità di instaurare e gestire relazioni di tipo affettivo,
        
        ricerca anomala di contatto fisico nei confronti dell’adulto e dei pari
        
        comportamento adesivo
        
        ATTI MASTURBATORI
        
        COMPORTAMENTI CHE SIMULANO ATTI SESSUALI CON L'USO DI OGGETTI
        
        COMPORTAMENTI EFFEMINATI disforia di genere
        
        COMPORTAMENTI PROVOCANTI, di seduttività
        
        DENUDAMENTO ED ESIBIZIONE DEL PROPRIO CORPO , o parti del corpo nudo.
        
        MASTURBAZIONE COMPULSIVA
        
        MANIFESTAZIONE IN PUBBLICO DI EFFUSIONI e altre condotte a contenuto sessuale tra studenti consenzienti (dello stesso sesso o del sesso opposto)
        
        PALPEGGIAMENTO DELLE PARTI INTIME proprie o altrui
        
        RACCONTI INCENTRATI SU ARGOMENTI SESSUALI
        
        RIFIUTO O CHIUSURA VERSO ARGOMENTI legati alla sessualità
        
        Uso di linguaggio verbale e non verbale con contenuti e significati che si riferiscono alla sfera della sessualità
        
        CARENZA DI ESPERIENZE SOCIALI Le informazioni sulla vita sessuale e le elaborazioni di tali informazioni in discorsi che poi servono per guidare i comportamenti adeguati, sono in genere il prodotto dello scambio di esperienze tra pari, all’interno di gruppi che nascono spontaneamente.
      - BUONE REGOLE
        
        PROMUOVERE UNA MENTE PENSANTE mentalizzazione della corporeità erotica.
        
        COSTRUIRE UN CERVELLO ADULTO Riuscire a pensarsi adulti, specialmente per le persone con disabilità intellettiva, è il prodotto di una co-costruzione mentale: solo chi è stato pensato adulto, pensato autonomo, pensato sessuato, ecc. può imparare a pensarsi adulto, sessuato, autonomo, ecc
        
        RAGIONARE IN TERMINI DI VITA ADULTA
        
        SAPER LEGGERE I PROBLEMI DELLA SESSUALITà IN UN'OTTICA CHE NON SIA SOLO EMERGENZIALE
        
        è ETICO E NECESSARIO TENERE DISGIUNTA LA DOMANDA DA QUELLO CHE POSSIAMO FARE effettivamente
        
        NON TRATTARE LA SESSUALITà COME UNA QUESTIONE CHE RIGUARDA SOLO IL SESSO
        
        INCLUDERE LA DIMENSIONE AFFETTIVA E SESSUALE NEI PEI
        
        La promozione di COMPETENZE SESSUALI E AFFETTIVE deve essere connessa allo sviluppo delle AUTONOMIE E DEI PROCESSI DI AUTODETERMINAZIONE
        
        COSA FARE A SCUOLA?
        
        AUTONOMIA NELL'IGIENE PERSONALE ll prima possibile
        
        saper distinguere PUBBLICO e PRIVATO
        
        partire dalla CONOSCENZA del PROPRIO CORPO (conoscere il nome delle parti del corpo, anche quelle intime)
        
        saper distinguere tra PRIVATO CONDIVISIBILE e PRIVATO INTIMO
        
        saper associare LUOGHI E SITUAZIONI a ciò che è pubblico, privato e intimo
        
        costruire un ATTEGGIAMENTO RISPETTOSO dell'intimità nostra e dell'altro (es. chiudere il bagno quando lo si usa, imparare a dire di no se una cosa non gli piace, ecc.)
        
        EDUCAZIONE EMOTIVA riconoscere, descrivere e gestire le emozioni.
        
        promuovere ESPERIENZE DI GRUPPO, soprattutto con i PARI
        
        promuovere INCONTRI riguardanti l'EDUCAZIONE SESSUALE
    - - item ICF
        
        capacità di stabilire obiettivi realistici (d179)
        
        e di sostenerli di fronte agli altri (d355),
        
        processi di fronteggiamento dei problemi (d175)
        
        sapersi prendere cura di sé e della propria salute (d570).
        
        processi decisionali (d177)