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DISABILITà INTELLETTIVA Lascioli (non è un disturbo di personalità o una…

- - - - ICD international classification of disease promosso dall'OMS organizzazione mondiale della sanità
        
        La DI è una condizione di interrotto o incompleto sviluppo psichico, caratterizzata soprattutto da compromissione delle abilità che si manifestano durante il periodo evolutivo (cognitive, linguistiche, motorie e sociali).
      - DSM diagnostic and statistical manual of mental disorder promosso dall'APA (American Psychiatric association)
        
        Disturbo evolutivo, che include un deficit intellettivo (problem solving, pianificazione, apprendimenti) e anche nel funzionamento adattivo (autonomie e richieste standard in base all'età e al contesto) che coinvolge il ragionamento adattivo nelle aree concettuali, pratiche e sociali. Richiede supporto per il suo funzionamento in molteplici contesti (casa, a scuola o lavoro).
    - - dovuto a DANNI ORGANICI (es. sindrome di down, williams, prader willi, ecc.) o dovuto a LESIONI al CERVELLO pre, peri, post natali
      - con cause culturali e famigliari = hanno una dotazione genetica che li pone al livello inferiore della normale distribuzione del QI. Hanno almeno uno dei parenti prossimi con RM. Progrediscono più lentamente rispetto ai normodotati, ma seguendo le stesse fasi di sviluppo ==> "stesse sequenze".
- - - - Visuo-spaziali
        
        causate dal sistema visivo oculomotorio (Atkinson e al., 2001) Deficit visione binoculare = strabismo e difficoltà di percezione della profondità. Hanno una buona memoria visiva, ma estremamente selettiva (es. in un percorso memorizzano i punti di riferimento fondamentali, ma non hanno una mappa mentale del percorso stesso).
        
        malfunzionamento dell’area corticale deputata alla elaborazione cognitiva della spazialità (via dorsale visiva) = via del dove
      - Linguaggio
        
        Produzione verbale = IPERVERBOSITà Appaiono buoni conversatori, ma difficoltà ad adeguarsi alle richieste specifiche dell’interlocutore e notevoli problemi sul piano morfologico che sintattico. SU QUESTO FATTORE DOBBIAMO LAVORARE PER AUMENTARE LE POSSIBILITà DI TROVARE UN LAVORO!
        
        percezione del suono molto sofisticata (fonologia, linguaggio recettivo), ma no significato. Memorizzano con facilità i vocaboli, ma più per il loro suono che per il loro significato (predisposizione verso la musica e le lingue straniere).
        
        L’iperacusia comporta un’alta memoria fonologica a breve termine; questo spiega la capacità di utilizzare parole a bassa frequenza e inusuali per l’età.
      - Abilità sociali carattere socievole ed estroverso anche con gli estranei (il c.d. atteggiamento da "cocktail party"), spesso però caratterizzato da adesività ed iperverbosità. Tendenza a non differenziare tra persone conosciute ed estranei, tendenza a dare confidenza agli estranei (ATTENZIONE= RISCHIO DI ABUSI). Difficoltà di inizio e mantenimento della conversazione.
      - Iperattività, ipereccitabilità e comportamenti ansiosi, con tratti ossessivi e fobici.
      - lavorare anche per aiutarli a sviluppare un'identità di genere e educazione affettivo-sessuale.
    - - FUNZIONAMENTO INTELLETTIVO = deficit lieve o medio.
      - ATTENZIONE = facile distraibilità.
      - LINGUAGGIO = ritardo nel linguaggio, (talvolta deficit linguistici).
      - MOTRICITà= ritardo psicomotorio globale, deficit della coordinazione e visuo-spaziale.
    - - Scarso accrescimento staturo-ponderale, microcefalia, spalle curve, cifoscoliosi e andatura goffa. Le alterazioni cardiovascolari: sono presenti nell’80% dei casi = il più importante fattore di morte.
      - iperacusia (paura e fastidio per i suoni di forte intensità) = difficoltà di adattamento negli ambienti rumorosi, come il nido o la scuola dell’Infanzia. Successivamente, durante la scuola primaria, permane una forte distraibilità causata dai rumori ambientali della classe. L’iperacusia comporta il vantaggio di una spiccata memoria uditiva, che contribuisce alla buona funzionalità del linguaggio.
      - VISO facies elfica fronte ampia, epicanto, iride stellata (prevalentemente azzurra), strabismo, radice del naso infossata, palpebre edematose (gonfie), bocca larga con labbra carnose, guance paffute con mandibola piccola, anomalie dentarie, mento piccolo e voce roca, collo allungato
  - - - Pre-mutazione (FXTAS, Sindrome dell’X Fragile associata a tremore e atassia) = tremore, incapacità di coordinazione dell’andatura e dell’equilibrio, problemi di memoria e si manifesta dopo i 50 anni.
      - Insufficienza ovarica primaria associata all’X Fragile. Porta all’infertilità e a una precoce menopausa prima dei 40 anni.
      - Mutazione completa (FXS, Fragile X Syndrome) = sintomi clinici sono di disabilità intellettuale, problemi comportamentali e di apprendimento e caratteristiche fisiche precise.
    - - sfarfallio delle mani, mordersi le mani, povertà di contatto visivo, difesa tattile e perseveranza nel linguaggio.
      - L’iperattività, lieve disattenzione e significativa impulsività sono osservate nell’ 80% dei ragazzi e nel 30% delle ragazze.
      - Linguaggio e comunicazione interpersonale = difficoltà, necessaria logopedia.
      - Motricità = goffo, ipotonia, impaccio motorio.
      - Ansia e difficoltà di autoregolazione emotiva
    - - FACCIA = una faccia allungata, orecchie larghe o "a sventola" e un basso tenore muscolare.
  - - - Ipotonia muscolare e persistenza dei riflessi arcaici causate da riduzione del n° di spine dendritiche nelle cellule piramidali nella corteccia cerebrale dell'area motoria.
      - Ritardo mentale è sempre presente. Le difficoltà emergono nelle abilità del pensiero ipotetico-deduttivo.
      - Linguaggio = lo sviluppo del linguaggio è particolarmente lento. Disturbo del linguaggio sia in comprensione che in produzione. A causa delle particolari caratteristiche dell’apparato fonoarticolatorio, si riscontrano generalmente difficoltà.
      - Disturbi prassici-motori impaccio motorio globale, difficoltà di coordinazione oculo-manuale e/o oculo-podalica, mancanza di precisione e/o rapidità nelle prassie, ipotonia muscolare e facile stancabilità, come pure problemi di dominanza e lateralizzazione.
      - Difficoltà nella regolazione dell’attenzione. Nei bambini con sindrome di Down, emergono dunque difficoltà attentive nelle interazioni di tipo sociale. Emergono difficoltà nella memoria di lavoro.
      - Problemi con la memoria esplicita, mentre risultano meglio conservate le funzioni di memoria implicita
- - - - rispettare le regole aziendali
      - riuscire ad instaurare con i colleghi rapporti adeguati al contesto
      - rispetto delle gerarchie aziendali
    - - svolgere un compito da soli senza la continua supervisione di un insegnante
      - Mantenere l'attenzione sul compito ...
      - capacità di trovare soluzione davanti ai problemi. ..
      - capacità di autovalutazione
      - rinforzare i processi di metacognizione (attenzione, controllo e esecuzione, memoria a breve e lungo termine e capacità di decodificare segni e simboli, rappresentarsi mentalmente i passaggi per eseguire un compito, monitorare i vari passaggi, verificare e valutare il risultato.