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CONTROLLO DEL FLUSSO SANGUIGNO - Coggle Diagram
CONTROLLO DEL
FLUSSO SANGUIGNO
Fattori che
influenzano
la frequenza cardiaca
fattori più importanti nella regolazione della frequenza cardiaca:
regolazione autonoma
regolazione chimica
il ritmo cardiaco varia con l’età, con l’attività fisica, secondo il sesso e in relazione alla temperatura corporea
i tessuti richiedono l’afflusso di volumi di sangue differenziati secondo le diverse condizioni
il sistema nervoso non genera il battito cardiaco, ma può accelerarlo o rallentarlo influenzando l’attività del pacemaker e la frequenza degli impulsi che trasmette
Regolazione
autonoma
ha luogo nel centro cardiovascolare (CV) situato nel tronco encefalico (che raccorda il midollo spinale all’encefalo)
riceve informazioni da appositi recettori che segnalano i cambiamenti della pressione e della composizione del sangue
controlla la frequenza cardiaca, la forza delle contrazioni e la costrizione dei vasi sanguigni
aumenta o diminuisce la frequenza degli impulsi nervosi inviati alle ramificazioni simpatica e parasimpatica del Sistema nervoso autonomo (SNA) che lavorano in modo antagonista
da esso partono:
i neuroni simpatici che raggiungono il cuore attraverso i nervi cardiaci acceleratori che innervano il sistema di conduzione, gli atri e i ventricoli. Rilasciano noradrenalina aumentando la frequenza cardiaca
i neuroni parasimpatici che raggiungono il cuore
attraverso i nervi vaghi (X) che innervano il sistema di conduzione e gli atri. Rilasciano acetilcolina che diminuisce la frequenza cardiaca
VEDERE IMMAGINE SLIDE 5
Regolazione
chimica
influenza sia la fisiologia del muscolo cardiaco sia il ritmo di contrazione
rientra in due categorie:
Ormoni
: adrenalina, noradrenalina, prodotte dalle ghiandole surrenali, e ormoni tiroidei rilasciati in risposta ad attività fisica, stress ed eccitazione, aumentano la frequenza cardiaca e la forza delle contrazioni
Ioni
: elevati livelli nel sangue di ioni K+ o Na+ diminuiscono la frequenza cardiaca e la forza della contrazione. Moderato aumento di Ca2+ extra ed intracellulare accelera il ritmo cardiaco e la forza della contrazione
Flusso ematico
nei vasi sanguigni
gittata cardiaca e volume di sangue che scorre attraverso i circuiti circolatori
dipende da
Pressione del sangue
Resistenza vascolare
Regolazione della pressione e del flusso da parte di:
centro cardiovascolare
ormoni
Pressione
sanguigna
pressione che il sangue, contenuto nelle arterie, esercita sulle pareti di questi vasi. Essa viene perciò detta anche
pressione arteriosa
dipende dalla quantità o volume di sangue presente nelle arterie in un determinato momento: > è il volume di sangue presente nelle arterie, e > sarà la pressione arteriosa
nella sistole le arterie conterranno più sangue e nella diastole meno; perciò dobbiamo distinguere due valori di pressione:
la pressione arteriosa massima o sistolica (massima) con valori normali di 120-140 mmHg
la pressione arteriosa minima o diastolica (minima) con valori
normali di 70-90 mmHg
la pressione sanguigna nell’arteria principale del braccio può essere misurata con uno strumento chiamato sfigmomanometro, che abbina un manicotto gonfiabile a un misuratore di pressione. Viene inoltre utilizzato un fonendoscopio per percepire i suoni creati dai vasi sanguigni
questo metodo misura la pressione massima necessaria per comprimere un’arteria cosicché il sangue non possa fluire attraverso essa (valore sistolico) e la pressione minima che causa il flusso attraverso l’arteria (valore diastolico). Convenzionalmente, la pressione sanguigna si indica come valore sistolico sul valore diastolico per esempio 120/70 (che si legge «120 su 70»)
se la massima supera i 140 mmHg o la minima i 95 mmHg, si parla di ipertensione arteriosa; se la minima scende sotto a 70-60 mmHg o la massima sotto a 100-90 mmHg, si parla invece diipotensione arteriosa. Entrambe le condizioni possono arrecare, se particolarmente accentuate, gravi disturbi. L’ipertensione, ad esempio, può favorire la comparsa dell’infarto miocardico o le emorragie cerebrali
la pressione arteriosa diminuisce progressivamente quando il sangue passa dalle arterie sistemiche ai capillari e torna all’atrio destro; il calo massimo della pressione si registra nelle arteriole
i sistemi arteriosi lavorano in due regimi pressori differenti:
a bassa pressione quello del circuito polmonare e delle vene, con funzione di serbatoio di sangue
ad alta pressione quello delle arterie e della circolazione sistemica
la pressione del sangue si modifica a seconda dei livelli del sistema:
in aorta e nelle grandi arterie è di circa 100 mmHg
nei rami arteriosi più a valle è di circa 40 mmHg
fino ai capillari dove è soltanto di 25 mmHg
nelle venule è appena di 20 mmHg, nelle vena porta solo di 3 mmHg
la pressione nella circolazione polmonare raggiunge i 15-20 mmHg nell'arteria polmonare, e appena di 2-5 mmHg nella vena polmonare
Resistenza
vascolare
resistenza che incontra il flusso sanguigno lungo le pareti dei vasi
il suo aumento provoca l’innalzamento della pressione, la sua diminuzione l’effetto opposto
dipende da:
ampiezza del lume del vaso
- la vasocostrizione restringe il lume aumentando la resistenza e quindi la pressione (la contrazione della muscolatura liscia può variare il diametro dei vasi, e quindi il flusso sanguigno)
viscosità del sangue
- maggiore è la densità del sangue, maggiore sarà la resistenza al flusso
la disidratazione e la policitemia aumentano la pressione
la diminuzione di proteine plasmatiche, dei globuli rossi o un’emorragia diminuiscono la pressione
lunghezza complessiva del vaso sanguigno
- aumentando la lunghezza aumenta l’attrito
Resistenza della
pressione e del
flusso da parte di
centro
cardiovascolare
Il CV riceve stimoli da:
aree superiori del cervello: corteccia cerebrale, sistema limbico e ipotalamo
recettori sensitivi
propriocettori
che segnalano i movimenti muscolari
barocettori
(dal greco baròs=peso) che segnalano i cambiamenti di pressione
sono recettori per la pressione situati nelle pareti dell'arco aortico e delle arterie carotidee che portano il sangue al cervello, consentono una regolazione rapida della pressione sanguigna
il meccanismo di risposta alle variazioni di pressione del sistema è un esempio di feedback negativo
quando i recettori segnalano un aumento della pressione, il CV rallenta il battito e determina una vasodilatazione a livello delle arteriole periferiche
se invece nelle grandi arterie la pressione diminuisce, l'attività dei recettori di tensione diminuisce e il CV stimola la vasocostrizione delle arteriole e l’aumento della frequenza del battito cardiaco
chemiocettori
che controllano pH del sangue e livelli ematici di O2 e CO2
i chemiocettori del midollo allungato, dell’arco aortico (glomo aortico) e delle arterie carotidee ( due glomi carotidei) inducono il centro di CV ad aumentare il battito cardiaco e la pressione sanguigna
vengono attivati dall’aumento dei livelli di CO2 nelle arterie e nelle carotidi; i corpuscoli recettoriali nell’arco aortico vengono attivati dalla diminuzione dei livelli di O2 nelle arterie
ormoni
partecipano alla regolazione della pressione e del flusso sanguigno:
il sistema
renina-angiotensina-aldosterone
(RAAS)
il rene produce l’enzima renina, che converte l’angiotensina I (globulina di sintesi epatica) in angiotensina II la quale provoca intensa vasocostrizione arteriolare, stimola la secrezione di aldosterone che provoca una ritenzione di acqua e sodio nel tubulo collettore :arrow_forward: aumento della pressione
adrenalina e noradrenalina
prodotte dalla midollare surrenale per stimolazione del simpatico aumentano la gittata cardiaca, la frequenza , la forza delle contrazioni, la vasocostrizione di arteriole e vene nella pelle e negli organi addominali :arrow_forward: aumento pressione del sangue
ormone antidiuretico
(ADH)
detto anche vasopressina, prodotto dall'ipotalamo, aumenta il riassorbimento di acqua da parte del rene in caso di
disidratazioneo a ridotto volume di sangue vasocostrizione :arrow_forward: aumento pressione del sangue
peptide natriuretico atriale
(ANP)
rilasciato dalle cellule degli atri causa vasodilatazione e favorisce la perdita di sale e acqua con le urine :arrow_forward: riduzione del volume di sangue circolante