Queste liriche sono state composte a Napoli negli ultimi anni di vita del poeta; presentano una sonorità molto più aspra e dura rispetto agli idilli, la sintassi e il linguaggio sono poi complessi e frammentati.
Il ciclo di Aspasia (nome greco che fa riferimento alla cortigiana amata da Pericle nel V secolo) è dedicato a Fanny Targioni Tozzetti, nobildonna fiorentina di cui Leopardi si era innamorato, senza però essere ricambiato. Se quindi inizialmente l'amore gli era sembrato una dolce illusione, diventa poi una cocente delusione. In generale le ultime liriche sono molto più filosofiche delle altre poesie: ricordiamo almeno "La ginestra2, definito testamento poetico di Leopardi, nel quale parla dell'importanza della solidarietà tra gli uomini.