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LA DEMOCRAZIA ATENIESE - Coggle Diagram
LA DEMOCRAZIA ATENIESE
dracone
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nel 624 elaborò il primo codice di leggi scritte, per porre fine ai contrasti tra i vari ceti e tutelare i cittadini
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solone
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introduce una legge che abolisce la schiavitù dei contadini che non riuscivano a pagare le i propri debiti
riforma di Solone: 4 classi di censo (ovvero beni e ricchezze possedute) erano gli aristocratici, i cavalieri, gli zeugiti e i teti. Tutte le classi potevano partecipare all'ecclesia ovvero l'assemblea popolare che eleggeva gli arconti.
i limiti della riforma: il potere è rimasto lo stesso sul potere di pochi, ma soprattutto sul potere dei ricchi
pisistrato
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vasto piano di opere pubbliche, che attirano scultori e architetti da tutta la Grecia
fece coniare una moneta di argento, la dracma
alla morte di Pisistrato, gli successe il figlio Ippia, re autoritario e viene presto cacciato da Atene. Gli successe Isagora
clistene
continuatore di Solone, propone una riforma basata non più sul censo ma sul territorio
1) la regione dell'Attica viene divisa in 3 zone: pianura, costa e montagna. Poi raggruppata a sua volta, fino ad arrivare a 10 tribù. In questo modo si trovavano membri di ceti differenti in un unico territorio
2) creò la boulè, ce ne era una per ogni tribù, era diretta da un presidente, aveva la funzione di trasformare le proposte dei cittadini per far votare all'ecclesia
4) sistema dell'ostracismo (fatto per allontanare il pericolo dei tiranni): una procedura che permetteva di esiliare i nemici, anche per 10 anni, dalla polis. Ostracismo in greco indicava il coccio su cui i partecipanti dell'assemblea scrivevano il nome dell'uomo il cui comportamento era ritenuto pericoloso per la stabilità politica del paese, in caso di maggioranza nella votazione veniva allontanato dalla polis
3) divisione dell'esercito affidato a 10 strateghi, uno per tribù