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Un mondo di città, Si è così costituita una gerarchia fra i centri urbani,…
Un mondo di città
Alcune città si sono distinte per la maggiore capacità di produrre le ricchezze grazie a vari fattori:
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Questo grafico spazio temporale è un diagramma cartesiano, suddiviso in quattro settori con colori differenti:
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Analisi del grafico
In un regime demografico tradizionale la popolazione è aumentata lentamente perché l’alto tasso di natalità è quasi del tutto compensato da un’elevata mortalità
All’inizio della prima fase di transizione crolla il tasso di mortalità grazie ai miglioramenti delle condizioni igienico-sanitarie.
Nella seconda fase la mortalità continua a scendere più lentamente e la natalità invece ha una riduzione significativa.
Gradualmente il tasso di accrescimento naturale si riduce fino a raggiungere un regime demografico moderno in cui i tassi di natalità e mortalità si compensano ma diversamente rispetto al regime tradizionale
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Se consideriamo, ad esempio, Milano, la sua agglomerazione inizia a formarsi alla fine dell’ottocento sulla spinta dello sviluppo industriale.
Dopo la seconda guerra mondiale l’aria urbana di Milano ha superato i confini comunali e oggi l’agglomerazione milanese ha raggiunto la dimensione e il rango di metropoli.
La sua influenza si estende ben oltre la sua agglomerazione, infatti, arriva fino a Fidenza, Pavia, Novara, Brescia.
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Le città più dinamiche in breve tempo inglobano le località vicine e arrivano a formare un unico insieme urbano, un’agglomerazione.
Queste città formano una vera e propria area metropolitana, che gravita attorno al centro principale.
Gli spazi urbanizzati che assumono le dimensioni più vaste per estensione, per numero di abitanti e per numero di centri decisionali ospitati sono chiamati megalopoli.
Una megalopoli deve avere una soglia minima di 8 milioni di abitanti e può essere formata da una sola grande metropoli oppure racchiudere un certo numero di grandi città.
A partire dalll’etá neolitica, quando l’inizio della pratica dell’agricoltura consentiì di soddisfare i bisogni alimentari di un numero crescente di persone, si è avuto una crescita della popolazione.
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I centri urbani sono anche i luoghi in cui i divari socioeconomici e culturali fra gli abitanti sono più marcati.
In alcune città dei paesi in via di sviluppo ci sono continui flussi migratori verso l’estero, in quanto non ci sono sufficienti offerte di lavoro e, soprattutto, nelle periferie delle metropoli vi sono molte baraccopoli ovvero degli agglomerati di abitazioni precarie.
Le relazioni di scambio, che le città intrattengono con le altre, possono essere immaginate come un’immensa rete urbana.
Le città si distinguono sia per l’aspetto urbanistico sia per le loro funzioni ovvero per le attività e servizi che svolgono per sé e per il territorio che le circonda
Si è così costituita una gerarchia fra i centri urbani, al cui vertice ci sono tre metropoli globali: Londra, New York, Tokyo.