Fino al XIX secolo la società era divisa in quattro caste: i samurai, i contadini, i mercanti e gli artigiani. Esistevano anche i fuoricasta, chiamati eta, cioè "pieni di sporcizia", a questa categoria appartenevano macellai, conciatori, becchini.... tutti coloro che per lavoro dovevano maneggiare cadaveri e sangue, elementi considerati impuri dalle religioni shintoista e buddista. Il sistema delle caste fu abolita nel 1871, ma le discriminazioni nei confronti dei discendenti degli eta, chiamati burakumin, sono ancora forti.