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Semeiotica neurologica, Combinazione dei test antigravitari e contro…
Semeiotica neurologica
Cosa si intende per malattie del sistema nervoso?
Insieme di malattie che colpiscono le nostre capacità di interagire con l'ambiente come il pensiero, l'emotività, le relazioni interpersonali e sociali.
Approccio clinico in neurologia = approccio multi-step. Si parte dalla diagnosi di sede, si passa poi alla diagnosi di natura per poi definire terapia e prognosi.
- Diagnosi di sede
I sintomi presentati dal soggetto sono compatibili con una lesione a lvl del SNC o del SNP? Se siamo nel SNC, è coinvolto encefalo, midollo spinale o tronco encefalico? Se siamo nel SNP sono coinvolti il nervo, il muscolo o la placca neuromuscolare?
A proposito della diagnosi di sede è bene ricordare la specializzazione funzionale della corteccia cerebrale = aree diverse del cervello hanno funzioni differenti.
Dall'osservazione di casi clinici di lesioni a singole aree attraverso tecniche di imaging si è arrivati a creare una mappa funzionale delle aree cerebrali che permette, valutando i sintomi presentati dal pz, di ricondurre i deficit alla lesione di una sede specifica.
Deficit di forza muscolare
Forza muscolare = capacità da parte del soggetto di contrarre volontariamente un muscolo o un gruppo di muscoli sinergici.
Possono essere sia centrali che periferici.
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Sindromi cerebrali corticali
= insieme di sintomi neurologici e psichici dovuti alla presenza di alterazioni strutturali di una o più aree corticali.
Sindromi frontali
Motoria o rolandica anteriore
Dovuta a danno dell'area motoria primaria (area 4 di Brodmann). Dà deficit di forza centrale.
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Prefrontali
Danno della corteccia prefrontale che esercita un ruolo di controllo sul nostro comportamento.
Diversi tipi:
- Sindrome dorso-laterale: caratterizzata da inflessibità cognitiva, mancanza dell'insight e incapacità di prendere decisioni efficaci. Si presentano soprattutto in sindromi degenerative del lobo frontale, più raramente in caso di lesioni ischemiche bilaterali.
- Sindrome orbito-frontale: incapacità di reprimere gli stimoli comportamentali con difficoltà nei rapporti sociali ed una labilità emotiva. Sia per sindrome neurodegenerativa che post-traumatiche poichè la corteccia prefrontale orbito-frontale è in contatto con pavimento della fossa cranica anteriore per cui è possibile che durante un trauma cranico quest'area possa danneggiarsi andando contro alle asperità della fossa cranica anteriore.
- Sindrome mesiale = sindrome apatica, caratterizzata da ridotta iniziativa psicomotoria, se lasciato senza stimoli tenderà ad avere ridotta produzione di materiale verbale o di un output motorio.
Sindromi semi-temporali
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Mediale
Alterazioni comportamentali, soprattutto sul versante disinibito perchè il polo temporale va ad inibire la corteccia prefrontale orbito-frontale. Inoltre è caratterizzata da una difficoltà della funzione ippocampale, quindi della capacità di formare nuove memorie --> incapacità di formare nuove memorie dal momento del danno in poi. Dovuta ad alterazione della funzione ippocampale.
- Amnesia retrograda --> difficoltà nel recuperare vecchi ricordi. Indipendente dalla presenza di un deficit ippocampale poichè il ruolo dell'ippocampo è quello di andare a sincronizzare le varie aree corticali dove si localizzano le tracce mnestiche, ha quindi un ruolo solo al momento della codfica della traccia mnestica. Quando abbiamo invece una fase di decodifica l'ippocampo non è più coinvolto.
Esame neurologico
- Valutazione delle funzioni cognitive e dello stato premorboso del pz: età, mano dominante, scolarità, professione...
- Valutazione degli aspetti formali del linguaggio e dei contenuti del pensiero
- Valutazione vigilanza
- Valutazione attenzione e distraibilità dagli stimoli esterni.
- Orientamento: in che anno siamo, dove...
- Memoria a breve termine dicendo al pz tre parole standardizzate e chiedendogli si ripeterle a distanza di 3/4 min.
- Memoria a lungo termine chiedendo notizie di natura generale o la sua storia
- Esame delle funzioni motorie.
Combinazione dei test antigravitari e contro resistenza permette di gradare il deficit di forza su una scala da 1 a 5 dove:
- 5 = forza normale
- 3 = test antigravitari normali ma aletrazione dei test contro resistenza
- 2 = alterazione significativa dei test antigravitari
- 0 = contrazione assente.