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DISTURBI ALIMENTARI, bulimia nervosa, ANORESSIA NERVOSA, Disturbo da…
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bulimia nervosa
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epidemiologia
90 % dei casi sono donne, fanno parte di circa l'1 2% della popolazione
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nonostante sia un disturbo dell'alimentazione le persone affette hanno un indice di massa corporea normale
il vomito causa lesioni all'apparato gastroesofageo, e rovina lo smalto dei denti
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Esordio nella tarda adolescenza in relazione a restrizione alimentare o in seguito a un trauma emotivo non superato
• L’abbuffata avviene in solitudine ed è preceduta da stati di umore disforico, stress, sentimenti di insoddisfazione per il peso e la forma del corpo, sentimenti di vuoto e solitudine; dopo l’abbuffata ci può essere una transitoria riduzione della disforia, ma in genere seguono umore depresso e autocritica
L’abbuffata è seguita da una sensazione di disgusto, disagio e paura di aumentare di peso che portano alla seconda fase della patologia
• Una crisi bulimica è accompagnata dalla sensazione di perdere il controllo; senso di estraneamento durante l’abbuffata)
prognosi
il 75% delle persone ha una remissione completa dei sintomi, mentre il 10% rimane sintomatico
• Un intervento tempestivo dopo la diagnosi è collegato ad una prognosi ancora migliore.
• Le persone che presentano episodi più frequenti di alimentazione incontrollata e di vomito e nei quali la bulimia è associata all’uso di sostanze o ad una storia clinica di depressione, hanno prognosi peggiore delle persone in cui questi fattori non sono presenti.
rapido consumo
di grandi quantità di cibo,seguito da comportamenti
compensatori, quali il vomito, il digiuno o l’attività fisica
eccessiva.
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ANORESSIA NERVOSA
L’esordio è graduale e insidioso, con progressiva riduzione
dell’introito alimentare
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ricorso a esercizio fisico eccessivo (compulsivo), il controllo continuo mediante lo specchio, la taglia dei vestiti e la bilancia, il conteggio delle calorie, l’impiegare diverse ore per mangiare e/o spezzettare il cibo in pezzi molto minuti
I sintomi ossessivo-compulsivi si aggravano anche a causa della riduzione dell’apporto calorico e del peso
I livelli di autostima sono influenzati dalla forma fisica e dal peso: la perdita di peso è segno di autodisciplina, l’incremento viene esperito come perdita della capacità di controllo.
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criteri del dsm-5
A= Restrizione delle calorie rispetto al fabbisogno, che
comporta significativamente un basso peso corporeo
B= Intensa paura di acquisire peso o di diventare grassi o un comportamento persistente che interferisce con l'aumento di peso, nonostante il peso sia significativamente basso
C= Il modo in cui è vissuto il proprio peso o la forma del corpo, influenza l’auto-valutazione degli stessi o il persistente mancato riconoscimento della gravità dell’attuale peso corporeo
D= Nelle femmine dopo il menarca, amenorrea, cioè assenza di
almeno tre cicli mestruali consecutivi.
In genere giungono all’osservazione clinica sotto pressione
dei familiari, quando la perdita di peso è marcata
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50% e il 70% delle persone con anoressia raggiunge la
remissione dei sintomi al termine di un trattamento
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