nasce a Parigi nel 1859, dove frequenta la “scuola normale”, laureandosi in filosofia e matematica. Nel 1881 ottiene l’incarico di insegnante presso il liceo di Angers e nel 1889 si stabilizza definitivamente a Parigi. Qui inizia a insegnare al college de France e successivamente occupa la cattedra di filosofia moderna, tenendo corsi molto frequentati. Membro dell’Accademie francaise, nel 1928 gli viene conferito il premio Nobel per la letteratura. Bergson muore a Parigi nel 1941 durante l’occupazione nazista della Francia, dopo aver conosciuto, in quanto ebreo, gli orrori delle leggi razziali e della persecuzione, orrori che lo convinsero a restare fedele alla religione d’origine fino alla morte. Nel 1889 il filosofo pubblica il “Saggio sui dati immediati della coscienza”, che ottiene un grande successo e in cui egli descrive la dimensione originaria della coscienza. Altre importanti opere sono: “Materia e memoria”, “Le due fonti della morale della religione”.