Ceci n'est pas une pipe
Magritte è uno dei più grandi artisti del Surrealismo, una sorta di Movimento o una corrente culturale-artistica nata nel secondo decennio del Novecento dopo che il principale teorico della stessa, André Breton pubblico un Manifesto (1924), divenuto famoso che elencava tutte le idee e le teorie che si contrapponevano in maniera anche decisa ad alcuni pensieri, idee e modi di fare arte di quel tempo, in particolare quello Dadaista. René Magritte insieme a Salvador Dalì, sono i più illustri rappresentanti e promotori del cosiddetto “Surrealismo verista”. Questo termine deriva dal fatto che questi artisti nelle loro opere rappresentano spesso degli oggetti o cose vere, cioè che esistono nel mondo reale e che noi vediamo e usiamo spesso, mettendoli o accostandoli però in contesti inusuali, sorprendenti o addirittura inimmaginabili.
L’opera realizzata intorno al 1928-1929 con la tecnica dei colori ad olio su una tela avente come dimensioni 60 per 81 centimetri circa, può essere ammirata presso il County Museum of Art a Los Angeles negli Stati Uniti. Il belga Magritte in questa opera surrealista, cerca di trasmetterci un suo preciso pensiero, una sua idea su come vediamo e abbiamo cognizione della realtà che viviamo e che ci circonda. Vediamo una semplice pipa in legno realizzata sin nei minimi particolari in modo perfetto, che rasenta l’iper-realismo fotografico su uno sfondo monocolore. L’opera sembra infatti voler contraddire la “solita” realtà, dando nome a qualcosa (l’oggetto pipa) che non ha bisogno di essere nominato e allo stesso tempo negando che questo oggetto sia quello che palesemente è. Infatti Magritte, inserendo la scritta Ceci n’est pas une pipe che tradotto significa “questa non è una pipa” vuole comunicarci che la raffigurazione o l’immagine di un qualsiasi oggetto, in questo caso la pipa, non deve essere confusa con l’oggetto stesso, quello reale e tangibile. L’opera di Magritte mette in discussione quindi il concetto di definizione e quello di rappresentazione, attaccando alcune convinzioni sino ad allora avute dall’uomo sul modo di vedere e di pensare la realtà. Chiunque di noi, non potrà mai utilizzare la pipa raffigurata nel quadro, non potrà mai vedere uscire spire di fumo da essa. Ed è proprio questo il messaggio che ci comunica Magritte, facendoci capire che molto spesso, la nostra ragione, la nostra visione è sbagliata e “standardizzata”. Ci fa molto comodo dire che quella è una pipa, per semplificarci la vita e quindi la realtà.