Schopenhauer= Il fenomeno è solo un'illusione e il noumeno non è più un limite ma semplicemente ciò che si nasconde dietro al fenomeno. "Il mondo come volontà" spiega che il mondo è una nostra rappresentazione, un'illusione. Schopenhauer descrive il fenomeno con una metafora presa dai libri sacri indiani, dicendo che è un velo di Maya. La dea Maya mette tra gli uomini e la realtà un velo, questo ci impedisce di arrivare alla verità e ci dobbiamo fermare al fenomeno da un punto di vista conoscitivo. Schopenhauer spiega che è possibile aggirare il velo di Maya grazie alla nostra corporeità, l'uomo non è soltanto soggetto conoscente, in quanto corpo è anche oggetto della conoscenza. Questa corporeità ci spinge a voler vivere. Attraverso la volontà di vivere comprendiamo la realtà, ovvero che la vita cerca di perpetuare se stessa a nessuno scopo. Tutto ciò intorno a noi è volontà irrazionale. Il noumeno è cieco e irresistibile impeto. Cieco, irrazionale, unico e anonimo. Una pulsione irrazionale inconsapevole ci spinge a cercare di perpetuare la vita. Gli umani vengono ingannati con l'amore per adempiere a questo scopo.