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[3] DECAMERON - Coggle Diagram
[3] DECAMERON
Dante= autore a tutto cielo, prospettiva unitaria di Dio.
Petrarca= autore sospeso fra cielo e terra, materia poetica vista del soggetto, l'io protagonista del Canzoniere sospeso tra ideale che sente irraggiungibile e una realtà che delude e inganna
Boccaccio= autore a tutto terra, testimone dei nuovi valori realistici del suo tempo
Nel Decameron la realtà terrena sembra esplodere in tutta la sua irreducibile ricchezza e molteplicità. I 100 racconti del libro si muovono fra i saloni dei castelli e gli oscuri spazi leggendari delle terre più esotiche e nei vicoli di Firenze, Napoli e nel tempo perduto di una lontananza indistinta o nel fatto di cronaca nei quartieri
nelle pagine del libro si alternano vizi e virtù, sentimenti nobili e meschini, una luce brillante ora cupa che investe i protagonisti e le loro gesta/scopi
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il Boccaccio cittadino e mercante convive con un altro Boccaccio, quello che in gioventù leggeva i romanzi cavallereschi
per questo Boccaccio appare fiducioso che gli antichi valori possano trasferirsi nella nuova società borghese.
nel suo capolavoro egli mescola lingue e dialetti. il Decameron si stacca dalla lingua aristocratica (simile Petrarca) e si associa al modello della Divina commedia (di Dante). Egli decise di adattare gli ambienti e stili in base alle situazioni psicologiche
nel Decameron si passa dal linguaggio raffinato linguaggio della tradizione stilnovista alle esperienze degli autori classici. Da modi realistici dei poeti giocosi alle scoperta della lettura popolare. Per Boccaccio si indica la varietà della lingua e la varietà dello stile
modi narrativi: 1. città --> Boccaccio attribuisce al mondo cittadino connotazioni di varietà e pienezza nella vita 2. la campagna --> nel Decameron ritroviamo la campagna come rifugio e come ambiente di lavoro (luogo di una vita dura e faticosa) 3. peste --> viene rappresentata come male assoluto in quanto è causa di disgregazione sociale (distrugge vita cittadina)
nel suo libro manca la spinta spirituale. Boccaccio non accoglie criteri superiori, ma si limita ad attenersi a quello che ne può apparire
Boccaccio essendo figlio di un mercante non può guardare con simpatia questo mondo, ma evita fi alzare un inno al proprio ceto sociale, con equilibrio realismo non esita a rappresentare i mercanti
Boccaccio è uno scrittore complesso. Si era formato in gioventù, sui migliori modelli letterari; gli viene naturale dotare i propri racconti di una sapiente architettura letteraria, stile sorvegliato e classico
le 100 novelle del Decameron ripercorrono le vie che i mercanti segnano per le loro merci e le lettere di cambio. Un sentimento dinamico della realtà sostiene gli intrecci
la laicità non significa irreligiosità, la polemica contro il malcostume del clero non indica le basi della fede, essa era in sintonia con la tensione della chiesa del tempo verso quella forma morale e spirituale.
figure umane: 1. mercante astuto --> impegnato nei suoi traffici, raffigurato con un misto di simpatia e di severità 2. frate --> dovrebbe impersonare la morale religiosa, ma rappresentato come individuo avido o vizioso pronto a godere 3. donna --> poeti d'amor cortese avevano eletto la figura femminile a simbolo di bellezza soprannaturale, ma Boccaccio insiste sulla fisicità della donna e dell'amore di cui ella è portatrice/causa